giovedì 21 novembre 2024

POESIA INCAZZATA

Quanto mi girano i versi, cazzo!
Quanto non sopporto quelli che
usano la parola poeta come un
complimento! "Sei un poeta, sei
un poeta!" blaterano senza sapere
un cazzo dei poeti, persone orribili
che venderebbero la madre per una
strofa riuscita bene! Brutta gente!
Fanno del dolore la propria culla
putrefatta! E poi si mettono pure
a tradurre altri poeti! Cricca orribile!
Dieci, mille, diecimila camionisti!
Molto meglio! Narcisi deformi che
si specchiano sulle riviste letterarie,
mentre sognano solo lo scandalo,
il gossip, l'ospitata da Mara Venier!
Porca vacca, quanto mi girano i
versi! Anche questo stronzo che mi
sta scrivendo adesso, che idiota!
Spera di fare la poesia ad effetto!
Si sente controcorrente l'imbecille!
E quando sfugge un congiuntivo
hanno subito pronta la scusa della
licenza poetica! Datemi un postino,
un idraulico, un sano meccanico!
Anche il fruttivendolo è meglio
con le sue pere Williams e il suo
caco mela! E volete mettere la
purezza di un analfabeta? Non c'è
paragone con l'ignobile poeta
di questa minchia! Porca vacca!
Ma che ti scrivi? Scemo! Vai a farti
una girata tra persone normali.
Sì, le persone normali che si fanno
il culo, il santo culo, ogni giorno!
Lui fa il poeta, lo scansafatiche!
Scansa i versi, piuttosto! Truffatore!
Manca poco che non sa avvitare una
lampadina, il nuvolofilo! E dillo,
dillo a tutti che hai letto solo
l'Inferno di Dante! Hai iniziato
il Purgatorio e poi hai smesso!
Dillo a tutti che non te ne frega
nulla degli Amori gialli!
Rimbaud? Non ti ricordi nulla!
Di D'annunzio ripeti la vaccata
delle costole per farsi le pompe!
Anche tu! Essere ignobile!
Per un filetto al pepe verde tu
bruceresti tutte le biblioteche!
Ah, lo champagne! Quella sì
che è poesia. Gli spaghetti alle
vongole! Le tagliatelle fatte in
casa! Tu in casa ti fai solo le seghe!
Smettila di scrivermi, stronzo!
Ora! E'un ordine!






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