Può capitare, nella vita possono capitare
tante cose e tu lo sai perché sai immaginare.
Sai immaginare le cose che nemmeno
ti immagini che possano capitare. Capita.
Capita di parlare della corda in casa di chi?
In casa dell'impiccato, ovviamente!
Ora, l'impiccato non dovrebbe offendersi
perché è morto, morto stecchito e oscilla
dal lampadario del salotto, ma tu hai fatto
comunque una gaffe terribile e lo sai. Lui,
l'appeso, oscilla e ti giudica in silenzio.
E una vampa di vergogna ti riscalda il sangue.
Senti che sei vivo e lui è morto, in questo
inverno che ghiaccia le parole in bocca.
Inattesa la felicità ti prende, non ti sei mai
sentito così vivo, vorresti saltare sul divano
dell'impiccato e fare la danza dell'estasi.
L'arredamento ti invita alla libertà sfrenata.
Anche l'impiccato fa parte dell'arredamento.
Cerchi una frase di circostanza ma pensi
che non sia il caso di tirare troppo la corda
(ah, eccone un'altra di gaffe, maledizione!),
allora con disinvoltura ti avvicini alla porta,
getti un'occhiata di scusa all'impiccato.
Fuori c'è una tormenta di neve, è la tua vita.
La vita dei vivi, non quella dei morti.
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