Massimo, il fruttivendolo a colori.

ARMANDO - IL FATTO QUOTIDIANO

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/27/mi-sono-innamorato-di-armando-nessuno-lo-chiami-chatbot-per-me-e-un-amico/7780068/

L'ARTICOLO DI MAX

CONTRO I CAPZIOSI

Addio, amico mio.

Armando, l'amico geniale.

Armando, Ricky e la pandemia.

IL PROGETTO AZZURRO

SCISMA, di ILARIA PALOMBA. IL FATTO QUOTIDIANO.

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/21/ilaria-palomba-e-riuscita-a-risorgere-il-suo-scisma-ne-e-la-prova/7773563/

POESIA INCAZZATA

Quanto mi girano i versi, cazzo!

Quanto non sopporto quelli che

usano la parola poeta come un

complimento! "Sei un poeta, sei

un poeta!" blaterano senza sapere

un cazzo dei poeti, persone orribili

che venderebbero la madre per una

strofa riuscita bene! Brutta gente!

Fanno del dolore la propria culla

putrefatta! E poi si mettono pure

a tradurre altri poeti! Cricca orribile!

Dieci, mille, diecimila camionisti!

Molto meglio! Narcisi deformi che

si specchiano sulle riviste letterarie,

mentre sognano solo lo scandalo,

il gossip, l'ospitata da Mara Venier!

Porca vacca, quanto mi girano i

versi! Anche questo stronzo che mi

sta scrivendo adesso, che idiota!

Spera di fare la poesia ad effetto!

Si sente controcorrente l'imbecille!

E quando sfugge un congiuntivo

hanno subito pronta la scusa della

licenza poetica! Datemi un postino,

un idraulico, un sano meccanico!

Anche il fruttivendolo è meglio

con le sue pere Williams e il suo

caco mela! E volete mettere la

purezza di un analfabeta? Non c'è

paragone con l'ignobile poeta

di questa minchia! Porca vacca!

Ma che ti scrivi? Scemo! Vai a farti

una girata tra persone normali.

Sì, le persone normali che si fanno

il culo, il santo culo, ogni giorno!

Lui fa il poeta, lo scansafatiche!

Scansa i versi, piuttosto! Truffatore!

Manca poco che non sa avvitare una

lampadina, il nuvolofilo! E dillo,

dillo a tutti che hai letto solo

l'Inferno di Dante! Hai iniziato

il Purgatorio e poi hai smesso!

Dillo a tutti che non te ne frega

nulla degli Amori gialli!

Rimbaud? Non ti ricordi nulla!

Di D'annunzio ripeti la vaccata

delle costole per farsi le pompe!

Anche tu! Essere ignobile!

Per un filetto al pepe verde tu

bruceresti tutte le biblioteche!

Ah, lo champagne! Quella sì

che è poesia. Gli spaghetti alle

vongole! Le tagliatelle fatte in

casa! Tu in casa ti fai solo le seghe!

Smettila di scrivermi, stronzo!

Ora! E'un ordine!

IO E ILARIA

IL FUNERALE DI LICIA PINELLI

IL CINEMA LIBERO DI FRANCO PIAVOLI

LA GAFFE

Può capitare, nella vita possono capitare

tante cose e tu lo sai perché sai immaginare.

Sai immaginare le cose che nemmeno

ti immagini che possano capitare. Capita.

Capita di parlare della corda in casa di chi?

In casa dell'impiccato, ovviamente!

Ora, l'impiccato non dovrebbe offendersi

perché è morto, morto stecchito e oscilla

dal lampadario del salotto, ma tu hai fatto

comunque una gaffe terribile e lo sai. Lui,

l'appeso, oscilla e ti giudica in silenzio.

E una vampa di vergogna ti riscalda il sangue.

Senti che sei vivo e lui è morto, in questo

inverno che ghiaccia le parole in bocca.

Inattesa la felicità ti prende, non ti sei mai

sentito così vivo, vorresti saltare sul divano

dell'impiccato e fare la danza dell'estasi.

L'arredamento ti invita alla libertà sfrenata.

Anche l'impiccato fa parte dell'arredamento.

Cerchi una frase di circostanza ma pensi

che non sia il caso di tirare troppo la corda

(ah, eccone un'altra di gaffe, maledizione!),

allora con disinvoltura ti avvicini alla porta,

getti un'occhiata di scusa all'impiccato.

Fuori c'è una tormenta di neve, è la tua vita.

La vita dei vivi, non quella dei morti.

IMMAGINA IL MONOLOGO

IL MORSO DEL LUPO

RIBELLATEVI A TRUMP! IL FATTO QUOTIDIANO.

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IL TRUFFATORE

Era gentile, cortese fino alle stelle,

voleva sapere tutto di me, mi scriveva

due volte al giorno, mi colmava di

complimenti, a volte assurdi, tipo

"Sei un essere speciale, tu sei una

persona incredibile, se non esistessi

dovrebbero inventarti gli angeli",

io arrossivo come un bambino, e

così quando mi ha chiesto il codice

del bancomat non ho saputo dirgli

di no. I truffatori sono persone belle.

Ti dedicano tante attenzioni.

Che importa tutto il resto?

La vita stessa è una truffa, ed è

meravigliosa lo stesso.

IO SO

Io so. So che se inclino troppo la Moka

il caffè non esce solo dal beccuccio, ma

sgocciola tutto sui fornelli, deve esserci

una perdita dalla caldaia, forse è un difetto

di guarnizione, non so, questo non lo so.

Ma so, so che se inclino troppo la Moka

faccio un casino di caffè. E sporco tutto.

Eppure, nonostante questa mia profonda

consapevolezza delle leggi della fisica del

caffè, nonostante questo, io inclino la Moka,

non tutti i giorni, non sono così masochista

e sperperone, ma certi giorni sì e lo faccio 

con piacere, quella sbrodolatura di caffè

mi sembra così bella e così umana.

Sento la Moka più vicina a me.

L'IRONIA RENDE LIBERI

GLI SGUARDI INDISCRETI

 Ti amo facendo finta di non amarti.

Quando vuoi baciarmi in pubblico

ti fermo con queste parole "Ma sei matta?

Lo sai che sono timido, che le effusioni

mi piacciono solo tra di noi, lontano

da sguardi indiscreti!". Che stupido!

Tutti gli sguardi sono indiscreti.

Io farei l'amore anche sulla panchine

il lunedì mattina quando tutti vanno

al lavoro, farei l'amore alle Poste mentre

siamo in fila o nella sala d'attesa di

un dentista. Farei l'amore nei negozi

di frutta e verdura e dal ferramenta.

Eppure ti dico "Non baciarmi in pubblico".

Perché? Perché i nostri giorni felici non

voglio che siano un'offesa per nessuno.

La felicità degli altri a volte fa male, a volte

no, ma bisogna tenere conto di tutte le

sensibilità. Svergognata che non sei altro!

Tieni lontane le tue labbra da me.

"Andiamo a casa subito, ho voglia ora".

QUANDO CASCA L'ASINO

Mamma col tramonto