venerdì 25 ottobre 2024

CARTA DA ZUCCHERO

CADE UNA MATITA

Cade una matita sul pavimento.
Fa per piegarsi a raccoglierla ma
di colpo una fitta di insensatezza
al costato. Perché raccoglierla?
Tanto ricadrà a terra, è il destino
di tutte le cose, anche di questa
matita-Sisifo. La legge di gravità
è la legge della vita. Dovrebbe
anche alzarsi dal letto, la luce ha
i suoi inviti, le sue seduzioni.
Decide di restare a letto, anche
se deve pulire casa e quindi
alzare la matita. Un amico
gli ha detto che dopo due settimane
la sporcizia resta se stessa, non
peggiora. Sarà l'inizio di quella
cosa che chiamano depressione?
Gli torna alla mente una battuta
di Fanny Ardant in un film di
Truffaut. Fanny è a letto in una
clinica, un amico le dice che
bisogna saper voltare pagina e
lei risponde: "Ci sono pagine
che pesano cento chili". Ecco.
Si fa tardi, ma tardi per che cosa?
Ci sono due trilioni di galassie,
più galassie che granelli di sabbia
sulla Terra. Eppure lui si sente
al centro dell'universo in questo
impreciso momento. Un fuoco
dentro gli brucia l'anima, gli dice
"sei tu, sei solo tu, non c'è altro".
Allora raccoglie la matita perché
è la sua matita, non quella di un
altro, e la matita ha bisogno di
lui, del suo candore, della sua
purezza, forse del suo coraggio.
Pulirà casa, tornerà a camminare
nelle geometrie della luce.
Ci sono due trilioni di galassie ma
una sola vita, la sua.
La tua.


 

giovedì 24 ottobre 2024

mercoledì 23 ottobre 2024

L'immaginazione di Ricky

Funziona così

Funziona così: un giorno un amico ti fa una foto a tradimento
di spalle, ti vedi il culo grosso e finalmente decidi di metterti
a regime alimentare: il pane che adori, le pizze che vorresti
sposare in chiesa, la pasta che per te è essenza vitale, i dolci
che rendono la vita meno amara, il vino che trabocca d'amore
e d'amicizia, tutto questo viene messo all'indice per almeno
sei mesi. Questo è il proposito, all'inizio non ci credi ma quella
foto ti ritorna in mente, la linea diventa la tua ossessione, tu
che non hai mai capito e amato la geometria, ora pensi solo
alla linea. Con uno sforzo immane fai la prima settimana di 
dieta, soffrendo come un cane, sognando pizza margherita
tutte le notti e arriva sempre (è matematico) un amico o una
amica che ti dice: "Ti vedo ingrassato". Allora il mondo ti
crolla addosso, vorresti strozzare chi ha pronunciato la frase
nefasta, ma fai finta di nulla, ti mangi le unghie dalla rabbia
ma stai zitto, covi la tua vendetta, sei a dieta da una settimana
e ne farai un'altra e un'altra ancora e un giorno quella persona
dovrà confessare al mondo che sei dimagrito, che hai una
linea invidiabile! Fra sei mesi tutti dovranno ricredersi.
E finalmente, nonostante il cattivo umore costante, arriva
l'agognato giorno in cui ti vedi in forma, ti entrano anche
i pantaloni di qualche anno fa, di colpo ti senti un eroe, un
eroe felice che ha raggiunto la sua meta con coraggio, che
ha lottato contro i demoni digrignanti della fame, così esci
di casa fiero della tua linea, innamorato della geometria e
che cosa accade nella tua gioia unidimensionale? La stessa
persona che ti aveva visto ingrassato dopo una settimana
di dieta, immancabilmente ti dice: "Ma che ti è successo?
Sei malato?". E allora in quel momento tu sai che potresti
diventare un assassino. Lo sai e ne hai paura. E fuggi in
lacrime verso la prima pasticceria che incontri sul cammino.

Il prurito e il calzino

Calatemi negli abissi del dolore
e mi vedrete fare l'uncinetto,
se solo sapessi praticare questa
sublime arte tessile! 

Devastate il mio spirito, lanciate
contro il mio volto un addio implacabile
e mi vedrete cogliere margherite
sull'orlo di un precipizio.

Ficcatemi la testa dentro un pozzo
di morte, cucitemi nella carne
la disperazione e mi vedrete andare
leggero a un corso di tango.

Ma basta un calzino allentato
che scende alla caviglia mentre passeggio
o un prurito fastidioso all'ano e
di me non resterà più nulla,

solo un rantolo esangue.

martedì 22 ottobre 2024

IL VICINO DI CASA DI MIO FRATELLO

 IL VICINO DI CASA DI MIO FRATELLO
Mio fratello ha un vicino di casa molto strano.
Vive in un piccolo appartamento da solo.
Non ha più la mamma
e il papà. Avrà 58 anni.
Porta sempre un maglione di lana colorato,
certi giorni anche d'estate, per lui il clima è un fatto
puramente interiore. Non lo vedi quasi mai triste
ma quando gli capita ti sembra una persona sacra.
Usa la gentilezza per tenere le distanze,
non si fa conoscere, per conoscerlo devi
origliare dai muri, se sei curioso.
Capita anche di non dovere
per forza origliare perché tiene il volume
dei giochi altissimo.
Sì, è un uomo di 58 anni che
gioca circa otto ore al giorno alla Formula Uno.
Ha un sedile, uno schermo, ovviamente un
volante e sullo schermo
deve superare altre macchine
di Formula Uno. Tutto finto ma
lui lo rende vero con la sua dedizione.
Potrebbe essere una sorta di eremita digitale,
uno stilita della velocità immaginaria.
Eppure lui è immobile. Chiuso nel suo
piccolo appartamento. Non lo abbiamo
mai sentito stappare una bottiglia di champagne,
forse non ha mai vinto. Ma non molla.
Non si arrende, magari spera
di incontrare una bella ragazza ai box.
Chissà. Ha fatto della sua solitudine un Gran Premio.
Le vie della solitudine sono infinite.

domenica 20 ottobre 2024

LE CAREZZE

 
Tu vuoi sapere la verità?
Vuoi sapere perché sono
un tifoso delle carezze?
Non è facile dirlo, proverò
a spiegarmi. Io sento che
il mondo sa essere crudele.
Mi fa paura tutto quello che
può accadere alla nostra pelle.
Ustioni, artigli e ferite.
Invece le carezze sono
angeliche, sono l'infanzia
pura dell'erotismo.
Capisci?

sabato 19 ottobre 2024

L'INQUILINO DEL SECONDO PIANO

Ho mangiato una pizza genovese dagli arabi sotto casa.
Loro chiamano genovese una pizza con pesto, panna, funghi
e pomodoro. Molto buona. Sono tornato a casa e in
ascensore distrattamente ho schiacciato quarto piano, mentre
io abito al secondo, ma il 4 è proprio sopra il 2 e a
volte mi capita di sbagliarmi. Mentre salivo al quarto mi
è venuto da pensare che la mia vita era al secondo e
che stavo andando verso una vita immaginaria, un Ricky
immaginario che ancora non conosco. Potevo uscire e
conoscere quel me stesso che mi attendeva oltre l'ascensore,
ma c'erano serrature ostili ovunque e allora ho schiacciato
il secondo piano a me famigliare. In ascensore ero solo
e non potevo parlare del tempo con nessuno. Oggi piove,
comunque. Mentre infilavo le chiavi nella serratura
adatta alle circostanze della mia identità attuale, ho avuto
un brivido: e se stessi entrando in una vita sbagliata?
Ma no, ma no, mi sono rassicurato subito. Io sono
l'inquilino del secondo piano. E se iniziassi ad andare
al terzo piano? Così, per gioco. Poi al quarto e così via
fino al settimo. Quanti Ricky non conosco ancora?
E quante serrature ci sono ancora da violare nella vita?

 


mercoledì 16 ottobre 2024

martedì 15 ottobre 2024

lunedì 14 ottobre 2024

venerdì 4 ottobre 2024

mercoledì 2 ottobre 2024

martedì 1 ottobre 2024