mercoledì 29 novembre 2023

domenica 26 novembre 2023

sabato 25 novembre 2023

LES NAIFS - IL FATTO QUOTIDIANO

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/25/vi-presento-gabriele-e-massimiliano-insieme-sono-les-naifs-amano-mina-e-si-sono-scelti-per-sempre/7359622/

martedì 21 novembre 2023

TREMARE

Ho sempre sentito tremare le pietre,
fin da piccolo, avevo un piccolo terremoto
personale, una catastrofe deliziosa.
Ha sempre tremato il mondo attorno
a me. Le macerie erano le mie compagne
di giochi, fedeli compagne.
E anche tu tremi quando ti sfioro.
Tremi quando ti bacio.
Ma tu non sei pietra, non sei mondo.
Sei oltre, eppure vicina come una
ferita, intima come un tormento.
E anche io tremo, senza paura, senza
fuggire. Tremo per seguire le ombre.
Per seguire i tuoi passi. Tremo per starti
accanto. Anche l'orizzonte, anche
l'immensa placidità di questo mare
senza vento, è tutto un tremare ma solo
noi due lo sappiamo. Anche le montagne.
E i sassolini che lasciamo sul cammino.
Solo i morti non tremano.




lunedì 20 novembre 2023

NON PENSO

Non penso. Non penso mai.
Faccio tutto a casaccio.
Non mi impegno, mica sono
un oggetto da impegnare.
Palpo. Palpo le cose. Le sento.
Ho un amico che fa profumi
personalizzati. Mi piace l'unicità.
Mi farò fare il profumo Ricky
Farina. Godo. Godo di tutto.
Mi tiro avanti, mai indietro.
Sento e dissento. Lascio scorrere
le lacrime a valle. Danzo.
Sul precipizio degli orli.
Passo meravigliose serate con
gli amici, ma torno a casa
da solo. So che siamo soli.
Stasera un amico mi ha detto
che l'arte è il perfezionamento
della solitudine. Tesoro infinito.
Lui si chiude in bagno.
La solitudine è liberazione.
Conosco tante persone.
Un altro amico mi ha detto
che faceva la cacca insieme
alla sua donna. Lei sopra
di lui. Stronzi sincronizzati.
Ploff e ploff. Che amici
strani ho! Forse perché sono
strano anche io? Nel bagno
non faccio entrare nessuno.
Ci mancherebbe altro!
Non penso. Non penso mai.
Faccio tutto a casaccio.
Anche questa poesia.






INVITO CHISCIOTTE

IL COLOSSO AFRICANO

Ho sempre avuto un ottimo rapporto con i commercianti,
soprattutto fruttivendoli, panettieri e baristi, mi affeziono
a chi dà nutrimento e mi disseta. Giuseppe e Ivan, i miei
due cari fruttivendoli, mi lasciano, cambiano attività.
Sedotto e abbandonato. L'altro giorno ho visto il loro
negozio quasi spoglio, denudato, ho avuto un senso di
tristezza, stavano parlando con il nuovo proprietario,
un mio coetaneo, si chiama Massimo, ci siamo presentati.
Massimo ha i capelli neri, beato lui, ha tre figlie e mi
ha confidato che si è fatto il culo per farle studiare, 
massimo rispetto per Massimo, però è accaduta una cosa
che non mi è piaciuta. A un certo punto è entrato un
colosso africano che voleva vendere qualche accendino,
era molto serio, si è subito percepita tensione fra di
loro, "Nessuno vuole comprare i tuoi accendini, vai
pure", così gli hanno detto i miei cari Giuseppe e Ivan,
il colosso africano non si muoveva, ci fissava tutti
negli occhi, allora mi sono frugato nelle tasche e ho
tirato fuori due euro, il colosso mi ha sorriso, poi ha
mostrato un pugno gigantesco ai tre fruttivendoli,
era molto serio, non si capiva se era una minaccia o
un saluto, allora Giuseppe ha fatto pugno su pugno
come saluto e il colosso africano è andato via, lasciandoci
illesi, mentre avrebbe pututo sbriciolarci tutti con
un colpo solo. "Se non stiamo attenti ci ritroveremo
sommersi da questa gente" ha detto Massimo, il nuovo
fruttivendolo, e anche Giuseppe e Ivan hanno annuito.
Io non ho annuito. Io adoro gli africani e ho una
stima particolare per i colossi. Adoro i colossi e non
solo quelli di Rodi. Venero la pelle nera. Che fare?
Come comportarmi con il fruttivendolo entrante?
Andrò a fare la spesa da lui? In fondo è un padre di
tre figlie, un lavoratore, ma ha detto anche "attimino",
detesto chi dice "attimino", ci rifletterò. In ogni caso
ho salutato gentilmente tutti e tre. Gratti un po' di
vernice dalle persone e ci scopri il razzismo, magari
non un razzismo cattivo, ma una specie di ostile
diffidenza verso chi è percepito come un intruso.
Che strano. Bisognerebbe rispettare tutti, specialmente
i colossi con le mani grandi e i pugni enormi.
Specialmente chi vende accendini colorati senza
fare male a nessuno. Sono uscito dal loro negozio,
mi sono guardato in giro e ho visto il colosso che
si allontanava, ho immaginato la sua storia, le sue
fragilità, i suoi amori, la sua lotta, le sue avventure.
Venite colosssi, venite a salvarci dalle nostre paure.


venerdì 17 novembre 2023

domenica 12 novembre 2023

FONDAZIONE 22

POESIA PER GAZA - IL FATTO QUOTIDIANO

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/12/poesia-per-gaza/7344952/

sabato 11 novembre 2023

GIRARE

Hai girato i tacchi. A spillo.
A me sono girate le palle.
Ci siamo presi in giro?
Il nostro amore che cosa è stato?
Un giro dell'oca?
Ho bevuto troppo.
Mi gira la testa.
Vuoi dormire un'ultima volta con me?
Puoi girarti dall'altra parte
se lo desideri.
Non giriamoci intorno.
Ci amiamo ancora.
Non andare via.
Facciamo un altro giro.



POESIA NETFLIX

Lei era bellissima, io ero bellissimo.
Lei aveva le tette piccole, io il coso grosso.
Lei era ricchissima e annoiata.
Io pisciavo sui fiori del suo parco.
Il giardiniere mi odiava e il maggiordomo
voleva uccidermi perché lasciavo
cadere la cenere del sigaro sui tappeti.
Lei con me si divertiva perché ero libero
e maleducato. Mi regalava opere d'arte.
Picasso, Gris, Picabia e altre cosette.
Io ero anche gay, non volevo farmi
mancare nulla del sesso. Ero onnivoro.
La vita la mangiavo a bocconi e falcate
e mangiavo anche lei, carne tenera.
Lei era abituata a ospiti con macchine
di lusso, io andavo a trovarla in motorino.
Giravamo il mondo, pagava sempre lei.
Lei era sposata con un politico, un ex
fascista omosessuale. Mi facevo fare
delle donazioni, tanti tanti soldi, perché
io amo i soldi, l'arte e il sesso. Ero così
maleducato che diventavo poetico ai
suoi occhi. Mi amava, ero l'opposto di
quel pinguino perverso del marito.
Lei era depressa, io le donavo sorrisi
a non finire. Scureggiavo nel suo veliero.
Bevevo champagne dai suoi stivali di
Gucci. E lei rideva come una bambina.
Lei era un'ereditiera, una delle donne
più ricche del mondo. Il padre fascista
e chimico aveva fatto i soldi colorando
i capelli delle donne. Io coloravo la sua
vita. Un giorno le chiesi di adottarmi e
la figlia mi denunciò per truffa emotiva
ai danni di una donna dalla mente
friabile. Io amo essere denunciato.
Amo tutto. Ci fu un processo bellissimo,
appassionante. Eravamo sulla bocca
di tutti, e io ero sulla bocca di lei.
Sono stato l'unico a scovare la sua anima,
anche se sono un meraviglioso farabutto.
Ma che importa? Ora lei è morta.
Io no. Io sono vivo. Continuo a fare
fotografie, a dipingere, a pisciare sui
fiori dei parchi cittadini. In casa ho
tante opere d'arte che mi fanno compagnia.
Amo la bella vita. Sono un genio.
Sono ricco, anche se sono stato condannato
a pagare una multa salata.
La figlia è diventata una delle donne
più ricche del mondo, dopo la morte
della madre. La figlia mi odia
perché ho reso sua madre felice.
Non c'è più religione a questo mondo.
I farabutti sono il sale della vita.

venerdì 10 novembre 2023

giovedì 9 novembre 2023

mercoledì 8 novembre 2023

martedì 7 novembre 2023

sabato 4 novembre 2023