Giuseppe Ciampa, detto Pepé, al terzo "attimino" poteva rompere un'amicizia. La prima volta ti spiegava che attimo significa proprio ciò che non si può ulteriormente dividere e quindi attimino era un affronto all'etimologia della parola stessa. Al secondo "attimino" cercava di usare contro gli irriducibili almeno la logica e l'ironia e diceva "Ascolta, se dici attimino mi devi concedere anche l'esistenza dell'attimone, non ti rendi conto che è ridicolo attimone?", ma quando la capa tosta ripeteva davanti a lui per la terza volta "attimino" allora Pepé perdeva le staffe e ammoniva "Se ripeti un'altra volta quella parola da segretarie, ti tolgo il saluto per sempre". E così avvenne. Fu un attimo.
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