Bisogna tenersi al sicuro. Non uscire di casa, se non per fare la spesa,
anzi, meglio mandare qualcuno: uno sacrificabile, meno bello e meno
intelligente di noi. Bisogna stare attenti, guardinghi, diffidare di tutto
e di tutto, soprattutto delle persone povere e quindi invidiose del nostro
status di benestanti. Bisogna scegliersi donne brutte, non desiderabili,
in modo da passare la soglia senza battere la testa. Meglio non avere
amici, gli amici non esistono, ci sono solo persone che ci frequentano
per noia o interesse. Non fidarsi di nessuno, nemmeno della mamma!
Del resto lei è la prima colpevole: ci ha vomitato in un mondo crudele
e periglioso, senza nemmeno consultarci, grande e irrimediabile
ingiustizia, ma ormai che ci troviamo nelle pastoie della vita, urge
la massima accortezza, il calcolo implacabile e preciso. Mi correggo,
non accoppiatevi nemmeno, anche le donne brutte possono piacere a
qualcuno, non c'è limite alla morbosità dei gusti! Meglio restare autonomi,
poi la donna è volubile, si sa, la donna è mobile! Una puttana al
mese andrà più che bene per scaricarsi, fino a quando le terribili gonadi
non eserciteranno più la loro pressione malefica su di noi. Ecco, vivete
così, sotto le coperte, al sicuro, al calduccio, e in estate andrà bene
un condizionatore. Non viaggiate, i treni deragliano, gli aerei cadono,
le strade sono pericolose, i sentieri brulicano di briganti. Ecco, fate
così, questo consiglio è la mia suprema forma di altruismo, la mia
bontà, il mio dono, la mia ultima debolezza. Soprattutto non leggete,
non studiate, la cultura è perniciosa, fa tremare la mente. Niente
musica, niente poesia. Al limite solo l'architettura, ma di stampo
carcerario, createvi un fortilizio per difendervi dall'esistenza!
Guai a chi vi toglie la vostra camicia di forza, sia maledetto nei
secoli dei secoli. Gli arcobaleni fanno schifo, sceglietevi un colore,
uno solo: il vuoto. Strangolate sul nascere ogni entusiasmo.
Sono pericolosi gli entusiasmi, vi fanno venire voglia di vivere.
Invece bisogna morire, lentamente, senza sbavature, in stato di grazia.
La grazia del vuoto, del nulla e della morte. Polvere siete e polvere
tornerete, nel frattempo: mettetevi sotto il tappeto, e siate morti!