venerdì 1 luglio 2016

IL GENIO DELLA LUCE

7 commenti:

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

La luce che colpisce svela come l'enigma cioe un innegabile sapienza, genialità intrinseca Superiore presente nella creazione: un ragno, sprovvisto di encefalo, costruirsce una ragnatela perfetta geometricamente e funzionale, incredibile.Ciao Riccardo, grazie per questo film molto poetico, dove per 5 minuti, fissando la ragnatela constringi a pensare.

Anonimo ha detto...

È un po' che non ti stuzzico Riccardo....e ispirata dal blog di Roberto e dal tuo video con la tela di ragno, propongo anche a te questo racconto..."Riccardo entrò nell'abitazione come da accordi telefonici. Si diresse nella camera precedentemente indicatagli. Lei era lì ....coperta dal lenzuolo con le sue forme che creavano colline, vallate e declivi. Le abbassò il lenzuolo scoprendo la sua indifesa nudità ....lei si stiracchiò come una micetta ed aprì i suoi occhioni su di lui. "Massaggio con olio grazie" ....sussurrò ancora assonnata. Riccardo si unse le mani con l'olio profumato posto sul comodino ed iniziò un lento massaggio ....prima davanti e poi sul retro, riempiendosi le maschie mani delle sue rotondità carnalmente femminee. "Colazione" ....ordino' lei. Riccardo si recò in cucina e prese lesto un vassoio mettendo ogni golosità a disposizione. La osservò sgranocchiare lentamente mentre lei, sorniona nella sua nudità, lo guardicchiava indifferente. "Doccia" ....disse schioccando le dita. Lui la prese tra le braccia e la mise sotto la doccia......insaponandola piano cercò di prolungare il più possibile quel momento. La tamponò col bianco salviettone e sedutala davanti allo specchio le acconciò i capelli. Poi iniziò a vestirla ....la delicata culotte di seta e pizzo, il reggiseno a catturarle il seno sfacciato, l'abito leggero. Si inginocchiò ad allacciarle i sandali per poi risalire e col fard sfiorarle le guance, poi col lucidalabbra segui il contorno delle sue labbra. "Grazie, sei stato bravo ed ubbidiente" ...fece lei...allungandogli una carezza. "Sicura di non aver bisogno d'altro mia Signora" chiese lui eccitato, desideroso e speranzoso. "No grazie.....quando sarai in grado di amarmi ....se ne potrà riparlare" .....e con un sorrisino lo accompagnò alla porta e dopo avergli solleticato il mento....lo chiuse fuori". Potrebbe questo racconto essere come filamenti luminosi di una tela di ragno? Potrebbe catturare la fantasia di un uomo vissuto? Chicca

rickyfarina ha detto...


CHICCA, sono al mare, completo relax, e domani parto per la Calabria di Medea. BUONE VACANZE A TUTTI I MIEI PICCHIATELLI.

attimiespazi ha detto...

KISS and HUG for you
MY INCREDIBLE !..

;-*

.moments

Unknown ha detto...

Stanno sempre in vacanza i mantenuti. Che trageddia la vita è? Povero il nostro poeta maledetto dei lupini. Ti annoierai SUPERIORMENTE! Orrido... Orrido! Ti capisco. Avoja... Come ti capisco! :-C