Amo il cinema, e lo amerò sempre: Truffaut, Welles, Fellini,
Bunuel, Rossellini e molti altri. Ma grazie al web si è
aperta una possibilità straordinaria, i punti di vista si
sono vertiginosamente moltiplicati, siamo come ritornati
alle origini del cinema: i fratelli Lumiére che riprendono
la colazione in famiglia, gli operai, i treni che arrivano
alla stazione...frattaglie quotidiane, frammenti di verità
destinati a diventare "fantapassato", il documento
paradossalmente diventa finzione, e la finzione di un
Méliès invece si fa documento, si storicizza. Ognuno
di noi ha una trama straordinaria da raccontare: la
propria vita. E io sono interessato a tutto. Alla
recitazione di Marlon Brando ma anche allo sguardo
del mio amico Marietto che fuma guardando lontano.
E ho fame di sguardi veri, di verità. Il cinema non è filmare
le cose ma i rapporti fra le cose, dice Godard. Ognuno
di noi ha le proprie cose e i propri rapporti, e un punto
di vista unico sul mondo. Questo per me è cinema.
Senza industria alle spalle. Cinema leggero, così
leggero da portarmi nelle viscere della vita...
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