lunedì 17 settembre 2012

PENSIERI INATTESI


Sono forestiero a me stesso, mi chiedo il passaporto
e non mi riconosco, a volte mi trattengo alla frontiera,
poi scappo, fuggo, mi dileguo e solo allora mi riconosco.

*

Ogni giorno mi tolgo un pezzo, mi smonto, voglio
varcare l'estrema soglia solo con il mio sorriso.

*

Sono infantile perché so che la morte è l'infanzia
di Dio, sono infantile per capire meglio l'esistenza.

*

Un altare di polvere è la mia religione, consacro
tutto al vento, e non tremo davanti al Giudizio.

*

Odio gli annunci quando scrivono
"astenersi perditempo". Perdere tempo è
l'unica virtù rimasta in una società
assediata dal gelo degli ingranaggi.

*

Bisogna sfilacciare le trame, lacerare
il tessuto dell'io, e farsi una nuova pelle
per quei brividi che vengono dall'ignoto.

2 commenti:

RobySan ha detto...

Inattesi rimandi

Forastero perdido en el planeta
entre piedras ilustres, entre máquinas
reparto el sol del trópico en monedas.
Ciudadanos de niebla, hombres del viento
y del disfraz azul, de la alcancía
y del dios de los números:
Yo leo en vuestras máscaras floridas.
Manjar de espinas con sazón de hielo
me brindáis cada día. Nada os pido
cìnicos hospederos de este mundo,
Mercaderes de avispas:
soy hombre de los trópicos azules.
Os espío por cuenta de la luna.
Soy agente secreto de las nubes. [Jorge Carrera Andrade]
*
Il ricordo è il peggiore dei mali, sostituisce
corpi vigorosi con ombre dissolte
e dolci figure oggi infrante, impoverisce
il volto mutando il sorriso in pianto.
L’oblio è il nostro solo riposo, restituisce
la gloria mutata in innocue ossa
che un letto di marmo duro custodisce
con il suo freddo e insensibile cuore. [GMG]
*
...
Intendi chi ancora ti culla:
Intendi la dolce fanciulla
Che dice all'orecchio: Più Più
Ed ecco si leva e scompare
Il vento: ecco torna dal mare
Ed ecco sentiamo ansimare
Il cuore che ci amò di più!
Guardiamo: di già il paesaggio
Degli alberi e l'acque è notturno
Il fiume va via taciturno...
Pùm! mamma quell’omo lassù! [Dino Campana]
*
Le nuvole prego, non dio.
All’ombra dei pruni accanto alle urne colme di vuoto mi sedetti e attesi.
La notte giunse col suo gelido sovrapporsi di molli ombre,
confondendo paradiso e inferno come vita e morte,
sogno e incubo, eccitazione e noia.
Seppellì nel vago ogni apparente certezza, fede, realtà.
E l’alba ci sorprese, preludio a uno sterile purgatorio,
colpevole di riaffiorare il nulla che la notte aveva coperto.
Quando ci metteremo per un bosco
che da nessun sentiero sarà segnato
ora pro nobis dio di noi infelici,
che ti nutri generando buio nello spirito,
e voi santissime nuvole che agognaste un mio cenno
tra i filari nascosti della mia esistenza,
onore e gloria a voi, portatrici di buio,
voi che uccidete le stelle e fate soccombere la meraviglia,
voi che danzate fra giunchi intrecciati d'atomi di vita
e sventrate il mio desiderio
dilaniando la mia anima turgida
e destituendo la mia carnale gioventù,
dove il sole feconda l’erba bruciata
e non danzano più le ore future,
voi prostitute del cielo,
per cui ho pagato col sangue,
orate pro nobis,
finché il sole risplenderà sulle sciagure umane –
su queste lapidi di vento costruisco il mio paradiso
ciascuno al prun de l’ombra sua molesta
il lamento è alto, l'oblio involve
ogni cosa nella sua notte, tra essenza e dissolvenza,
lì sgocciola la scintilla, ora pro nobis,
nel canale dove nuotano i topi
e nel giardino delle immondizie
dove la mia stirpe ha seminato fiori,
ora pro nobis, ora pro nobis, vergine impura,
prega per noi inesistenti,
questo è il modo in cui il mondo ricomincia,
cadendo cadendo cadendo,
non nel dio della giacca, non in dio
ho vissuto il paradiso e ritorno al nulla
also begann Zarathustras Untergang. [GMG]
*
Odio i negozi con un cartello: "Ingresso libero"
Ma guarda un po'! Dopo tutto il gran daffare che
ci si è dati per affermare il libero mercato.
L'igresso è libero e non ce bisogno che me lo
dica tu, bietolone d'un mercante strapaesano.
*
Io dichiaro di ignorare le "trame" di qualsiasi romanzo; perché a conoscerle, avrei perso tempo e basta.
La mia soddisfazione è di poter trovare qualche "pezzo" dove sul serio lo scrittore sia riuscito a indicarmi
una qualunque parvenza della nostra fuggitiva realtà. [Federigo Tozzi]

Anonimo ha detto...

...è libero e non c'è bisogno...

(grrrr!)