lunedì 31 gennaio 2011
domenica 30 gennaio 2011
L'ATTESA
Tu che sbricioli girasoli dentro eclissi private,
e ti fai beffe delle tenebre, tu che parcheggi il
tuo respiro in sosta vietata e soffochi nello
splendore di un uragano millimetrico, tu che
fai l'inventario di tutte le tue distrazioni per
sedurre la morte, tu che alzi gli occhi al cielo
quando calpesti le radici, tu che mediti sui
chiodi conficcati nella carne mentre soffi nella
panna montata dei tuoi giorni, tu che non sai
più essere semplice, puro, e hai reso mistero
incodificabile anche il sorriso di tuo figlio, tu,
meteora sospesa in un cosmo disordinato,
avvampante allucinazione di nitide aurore,
scardina le tue certezze, apriti all'imprevisto,
socchiudi tutte le porte spalancate e attendi.
e ti fai beffe delle tenebre, tu che parcheggi il
tuo respiro in sosta vietata e soffochi nello
splendore di un uragano millimetrico, tu che
fai l'inventario di tutte le tue distrazioni per
sedurre la morte, tu che alzi gli occhi al cielo
quando calpesti le radici, tu che mediti sui
chiodi conficcati nella carne mentre soffi nella
panna montata dei tuoi giorni, tu che non sai
più essere semplice, puro, e hai reso mistero
incodificabile anche il sorriso di tuo figlio, tu,
meteora sospesa in un cosmo disordinato,
avvampante allucinazione di nitide aurore,
scardina le tue certezze, apriti all'imprevisto,
socchiudi tutte le porte spalancate e attendi.
sabato 29 gennaio 2011
MENTINE GREEN TEA
Nessuno mi può sconfiggere, ho le mie
mentine in tasca, sono sugar free, e with
green tea, le mie mentine adorate che
dopo la cenere del fumo rinfrescano la
bocca, posso combattere contro le tenebre,
aderire alla luce, sfiorare le ali degli
angeli, e posso gettare la mia sete nelle
sorgenti, senza paura posso scalare
vertigini di fuoco, perché ho le mie mentine
sugar free, with green tea, nulla può
scalfirmi, nulla può avvelenarmi, il morso
della vipera è l'antidoto, il granchio
oscuro nel polmone è gioia di respiro,
la tigre è fuoco d'artificio d'artigli, e tu,
e tu sei l'amore, e non ho più paura.
mentine in tasca, sono sugar free, e with
green tea, le mie mentine adorate che
dopo la cenere del fumo rinfrescano la
bocca, posso combattere contro le tenebre,
aderire alla luce, sfiorare le ali degli
angeli, e posso gettare la mia sete nelle
sorgenti, senza paura posso scalare
vertigini di fuoco, perché ho le mie mentine
sugar free, with green tea, nulla può
scalfirmi, nulla può avvelenarmi, il morso
della vipera è l'antidoto, il granchio
oscuro nel polmone è gioia di respiro,
la tigre è fuoco d'artificio d'artigli, e tu,
e tu sei l'amore, e non ho più paura.
venerdì 28 gennaio 2011
AFORISMI PER VIVERE
Se soffri molto, se un dolore ha piantato il suo vessillo nella tua mente,
adotta la tecnica di decentramento emotivo: innamorati di un tostapane.
*
Fai scoppiare nell'ombra piccole vertigini multicolori, e riduci le
tenebre a coriandoli, poi siediti sul tuo trono di polvere.
*
L'amore spirituale non conosce il sapore della cenere, della polvere,
dei morsi, per questo l'amore spirituale è così banale.
*
Non seguire mai le verità conclamate, segui invece le verità
sommesse, quelle che bisbigliano nelle tue fertili bugie.
*
Non leccarti le ferite, lasciale sanguinare, lascia che sia il tempo
a prosciugarle, ogni ferita ha una sua durata naturale.
*
Non ho mai inseguito un sogno, i miei sogni non fuggono,
si accampano nella mia anima e accendono un fuoco.
*
Gioca col fuoco, anche le ustioni hanno qualcosa da
insegnarti.
*
Non fare mai l'amore se prima non hai sputato tre volte
nel gorgo della morte.
adotta la tecnica di decentramento emotivo: innamorati di un tostapane.
*
Fai scoppiare nell'ombra piccole vertigini multicolori, e riduci le
tenebre a coriandoli, poi siediti sul tuo trono di polvere.
*
L'amore spirituale non conosce il sapore della cenere, della polvere,
dei morsi, per questo l'amore spirituale è così banale.
*
Non seguire mai le verità conclamate, segui invece le verità
sommesse, quelle che bisbigliano nelle tue fertili bugie.
*
Non leccarti le ferite, lasciale sanguinare, lascia che sia il tempo
a prosciugarle, ogni ferita ha una sua durata naturale.
*
Non ho mai inseguito un sogno, i miei sogni non fuggono,
si accampano nella mia anima e accendono un fuoco.
*
Gioca col fuoco, anche le ustioni hanno qualcosa da
insegnarti.
*
Non fare mai l'amore se prima non hai sputato tre volte
nel gorgo della morte.
giovedì 27 gennaio 2011
mercoledì 26 gennaio 2011
martedì 25 gennaio 2011
TU VAI AVANTI
Per me non c'è scampo, tu vai avanti,
come nei film americani quando l'attore
agonizzante si rivolge al protagonista,
non pensare a me, è tutta finzione, un
melodramma a mio uso e consumo,
contro la noia, contro lo spettro gelido.
Tu vai avanti, lasciami in questo deserto
devastato dalla sete, il condor attende nel
cielo rovente, col suo volo circolare crea
la spirale del mio addio, ma tu non avere
pietà di me, la pietà è per i deboli, per chi
si arrrende all'orizzonte, ma tu devi vivere.
Portami inciso nella tua corteccia cerebrale,
ti chiedo solo questo, non dimenticarmi, anzi,
dimenticami, anche i ricordi sono una catena,
liberati, e non cercare nel vento risposte che
non esistono, vai avanti senza di me, questo è
il segreto della gioia: un oblio implacabile.
The end.
come nei film americani quando l'attore
agonizzante si rivolge al protagonista,
non pensare a me, è tutta finzione, un
melodramma a mio uso e consumo,
contro la noia, contro lo spettro gelido.
Tu vai avanti, lasciami in questo deserto
devastato dalla sete, il condor attende nel
cielo rovente, col suo volo circolare crea
la spirale del mio addio, ma tu non avere
pietà di me, la pietà è per i deboli, per chi
si arrrende all'orizzonte, ma tu devi vivere.
Portami inciso nella tua corteccia cerebrale,
ti chiedo solo questo, non dimenticarmi, anzi,
dimenticami, anche i ricordi sono una catena,
liberati, e non cercare nel vento risposte che
non esistono, vai avanti senza di me, questo è
il segreto della gioia: un oblio implacabile.
The end.
AFORISMA DEL GIORNO
La goccia scava la pietra, il pensiero scava il cielo
e la musica lo dissolve.
Ricky Farina
lunedì 24 gennaio 2011
UN AMICO D'INFANZIA
Mi chiamano, mi giro. Un amico che non
vedevo da molto tempo, un amico d'infanzia.
Ci abbracciamo, ci scrutiamo i segni del tempo
sui nostri volti, è una giornata di sole.
- Quanto tempo Piergiorgio, ti ricordi quando
mi allacciavi le scarpe alle elementari? -
- Sei sempre stato un pigro Riccardo, ma che
fai nella vita?-
- Continuo a farmi allacciare le scarpe, e tu? -
- Io faccio pompe, ma che hai capito? Pompe
idrauliche, sono ingegnere, sposato e divorziato -
- Figli? -
- No, nessuno, ti offro un caffè -
E mentre ci avviciniamo al bar penso tra me
che sarebbe bello farmi allacciare le scarpe
da Piergiorgio, ancora una volta...l'ultima.
vedevo da molto tempo, un amico d'infanzia.
Ci abbracciamo, ci scrutiamo i segni del tempo
sui nostri volti, è una giornata di sole.
- Quanto tempo Piergiorgio, ti ricordi quando
mi allacciavi le scarpe alle elementari? -
- Sei sempre stato un pigro Riccardo, ma che
fai nella vita?-
- Continuo a farmi allacciare le scarpe, e tu? -
- Io faccio pompe, ma che hai capito? Pompe
idrauliche, sono ingegnere, sposato e divorziato -
- Figli? -
- No, nessuno, ti offro un caffè -
E mentre ci avviciniamo al bar penso tra me
che sarebbe bello farmi allacciare le scarpe
da Piergiorgio, ancora una volta...l'ultima.
AFORISMI DI UN UOMO BELLO
Spesso e volentieri ho eiaculazioni spontanee
davanti allo specchio.
*
Sono tutte aride quelle donne che non si bagnano
per una mia stretta di mano.
*
Nell'amore il rispetto non c'entra, non riesco a
rispettare le donne, come si fa a rispettare una
creatura che ti suscita pensieri di penetrazione
anale? No, il rispetto lo tengo per altro, con le
donne voglio il piacere, il dolore, la lacerazione.
*
Sono sempre altro, e vedo sempre attorno a me
altri, l'eterosessualità è la mia condanna, anche
quando faccio l'amore con me stesso, anche in
una ipotetica omosessualità: è sempre l'altro.
*
La musica è il mio sistema nervoso, quando faccio
l'amore sono un solista, m'illudo di incontrare qualcuno,
invece è uno scontro pelvico, non c'è vera fusione,
discioglimento, ma il corpo dell'altro mi rimanda al mio,
e resto sempre solo, e dopo l'assolo nessun applauso.
*
Mi fa tenerezza il mio cazzo quando diventa duro, è così
arrabbiato, incazzato, si guarda in giro nervoso in cerca di
corpi, ma trova solo ombre, e allora si incazza ancora di
più, e alla fine mi sputa addosso per disprezzo, ma lo perdono.
davanti allo specchio.
*
Sono tutte aride quelle donne che non si bagnano
per una mia stretta di mano.
*
Nell'amore il rispetto non c'entra, non riesco a
rispettare le donne, come si fa a rispettare una
creatura che ti suscita pensieri di penetrazione
anale? No, il rispetto lo tengo per altro, con le
donne voglio il piacere, il dolore, la lacerazione.
*
Sono sempre altro, e vedo sempre attorno a me
altri, l'eterosessualità è la mia condanna, anche
quando faccio l'amore con me stesso, anche in
una ipotetica omosessualità: è sempre l'altro.
*
La musica è il mio sistema nervoso, quando faccio
l'amore sono un solista, m'illudo di incontrare qualcuno,
invece è uno scontro pelvico, non c'è vera fusione,
discioglimento, ma il corpo dell'altro mi rimanda al mio,
e resto sempre solo, e dopo l'assolo nessun applauso.
*
Mi fa tenerezza il mio cazzo quando diventa duro, è così
arrabbiato, incazzato, si guarda in giro nervoso in cerca di
corpi, ma trova solo ombre, e allora si incazza ancora di
più, e alla fine mi sputa addosso per disprezzo, ma lo perdono.
domenica 23 gennaio 2011
LA DISUBBIDIENZA
Ti illudi di disubbidire alla realtà
con i tuoi giochi cerebrali, le tue
piccole fantasie ferite, accidiose.
Crei varchi, ci infili dentro i tuoi
ingredienti: stupore, dolore, amore.
Fai crescere l'ignoto nel tuo sangue.
Ma basta che ci sia un taglio di luce
diverso a posarsi sulle tue geometrie
da impiccato, e torni a oscillare nel
vuoto, nel brivido della vanità.
con i tuoi giochi cerebrali, le tue
piccole fantasie ferite, accidiose.
Crei varchi, ci infili dentro i tuoi
ingredienti: stupore, dolore, amore.
Fai crescere l'ignoto nel tuo sangue.
Ma basta che ci sia un taglio di luce
diverso a posarsi sulle tue geometrie
da impiccato, e torni a oscillare nel
vuoto, nel brivido della vanità.
sabato 22 gennaio 2011
MI SORRIDI ANCORA
Non so, non so se sia più feroce questa
malinconia, freccia rallentata nella mente,
o la tua placata distanza che non morde
più la carne, aculeo in altri corpi, ignoti.
Un relitto bruciato dal sole, il nostro amore
morente, la danza dei vermi sulle labbra,
quasi a ricordare che tutto è musica, disperata
musica, e non c'è scampo per noi, trafitti.
Potrei, per gioco, arroventare il cielo e
cuocermi una nuvola, prendere per mano
l'orizzonte e condurlo nel mio santo abisso,
ma non riesco a fare pace con il tuo viso.
Mi sorridi ancora, ed è solo un sogno...
malinconia, freccia rallentata nella mente,
o la tua placata distanza che non morde
più la carne, aculeo in altri corpi, ignoti.
Un relitto bruciato dal sole, il nostro amore
morente, la danza dei vermi sulle labbra,
quasi a ricordare che tutto è musica, disperata
musica, e non c'è scampo per noi, trafitti.
Potrei, per gioco, arroventare il cielo e
cuocermi una nuvola, prendere per mano
l'orizzonte e condurlo nel mio santo abisso,
ma non riesco a fare pace con il tuo viso.
Mi sorridi ancora, ed è solo un sogno...
venerdì 21 gennaio 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Sono un tipo impressionabile, trovo che vivere sia
impressionante, mi sento una lastra fotografica.
Ricky Farina
giovedì 20 gennaio 2011
A UN PASSO DAL BUIO
A un passo dal buio.
Con gli occhi immersi nel
petrolio.
E foreste di zolfo a
farsi lacrima.
E tu che soffi nel vetro
del mattino.
Con gli occhi immersi nel
petrolio.
E foreste di zolfo a
farsi lacrima.
E tu che soffi nel vetro
del mattino.
lunedì 17 gennaio 2011
AFORISMI NATI AL MATTINO
Non mi sono mai arreso all'evidenza, qualche volta mi sono
arreso all'incertezza.
*
Se ti senti solo metti due olive nel Martini.
*
La vita è gratis ma ci costa cara.
*
Vicino al mare sento di avere la risposta a una
domanda che non esiste.
*
Abbiamo messo la nostra passione nei litigi, e
nell'amore solo l'abitudine.
*
Era talmente democratico che non riusciva a
ordinare nulla al ristorante.
arreso all'incertezza.
*
Se ti senti solo metti due olive nel Martini.
*
La vita è gratis ma ci costa cara.
*
Vicino al mare sento di avere la risposta a una
domanda che non esiste.
*
Abbiamo messo la nostra passione nei litigi, e
nell'amore solo l'abitudine.
*
Era talmente democratico che non riusciva a
ordinare nulla al ristorante.
venerdì 14 gennaio 2011
giovedì 13 gennaio 2011
UNA POESIA DI MEDEA MERINI
La mia dolce amica Medea ha scritto questa meravigliosa poesia
dopo avere visto il mio film sulle tapparelle, che dire? Innescare
simili parole mi rende orgoglioso.
dopo avere visto il mio film sulle tapparelle, che dire? Innescare
simili parole mi rende orgoglioso.
Muoio di tuo abbandono. Nel deserto di bugie
ai vertici di un sacrificio. Lecco sangue raggrumato
dentro i polmoni dell’anima, ha gusto di sale sulle ferite
e odore di obitori sudici di fine.
Ho troppe confusioni. Perdo il senso
del misero conoscimento. Le parole non sanno
invece perdere la forma: nemmeno trattenerla.
L’utero è vuoto di ogni tua disperazione centellinata
come mirra ai piedi della crocifissione; è becero
per tutti quegli orgasmi muti che hai mortificato.
Perisce la meschina accettazione
che hai usato come compromesso. Resta la Follia:
brucia la pelle, come acqua bollente
dentro la caverna di ardente ibernazione.
La mia mediocrità è piena, come la tua assenza:
maledizione ricada su quell’abbandono!
Vedo una bara scarna ed una tomba chiusa:
ti lascio una preghiera per mancare alla sventura
e impreco contro te, già sconfitta: hai convinto Lucifero
a dimenticare. Per vendermi alla vipera immortale
che ha occhi di tenebra e bocca di blasfema.
mercoledì 12 gennaio 2011
IL RASOIO
Un rasoio, un rasoio di tranquillità.
E le vene si aprono con docile freschezza.
Mi tornano in mente gli appuntamenti
mancati e mancanti, sorrido, sorrido.
Pensavo che l'addio fosse una cosa
grandiosa, invece è solo questo piccolo
tremore di tenebra infantile.
E le vene si aprono con docile freschezza.
Mi tornano in mente gli appuntamenti
mancati e mancanti, sorrido, sorrido.
Pensavo che l'addio fosse una cosa
grandiosa, invece è solo questo piccolo
tremore di tenebra infantile.
martedì 11 gennaio 2011
NON SI PARLA D'AMORE
No, non si parla d'amore in questa poesia.
Lucida rivolta contro i sentimenti.
Purificazione del cuore, turbinoso cuore.
Calma, serenità, pace, anche dei sensi.
In questa poesia si parla di cellulosa.
La cellulosa è uno dei più importanti
polisaccaridi, ridi, forza ridi! Scherzo,
parliamo d'amore, come vuoi, anima mia,
senza amore non sai vivere, vero? Senza
amore non sai nulla, e di nulla hai voglia.
L'amore con l'a minuscola, l'amore piccolo
per le cose piccole, un soffio di vento, una
stringa slacciata, una cravatta dimenticata,
l'amore che non alza la voce, l'amore sommesso
ma non sottomesso, no, quello mai! Vero?
Che c'è anima mia? Perché sempre questo
velo di tristezza sul viso? Vortica le pupille
al cielo, ed esplodi la tua gioia per il Creato,
infanga l'odio e corri a perdifiato sulle colline
e prosciuga col tuo respiro le lacrime nelle valli!
Più facile a dirsi che a farsi, sei stanca, avvilita,
strisci sulla terra come un verme, e sogni di rodere
la polpa del frutto, ma non sai più essere brivido,
tempesta, musica di nervi fluidi, non sai più essere
vita! Quindi, come dicevo, parliamo di cellulosa.
La cellulosa è uno dei più importanti polisaccaridi...
Lucida rivolta contro i sentimenti.
Purificazione del cuore, turbinoso cuore.
Calma, serenità, pace, anche dei sensi.
In questa poesia si parla di cellulosa.
La cellulosa è uno dei più importanti
polisaccaridi, ridi, forza ridi! Scherzo,
parliamo d'amore, come vuoi, anima mia,
senza amore non sai vivere, vero? Senza
amore non sai nulla, e di nulla hai voglia.
L'amore con l'a minuscola, l'amore piccolo
per le cose piccole, un soffio di vento, una
stringa slacciata, una cravatta dimenticata,
l'amore che non alza la voce, l'amore sommesso
ma non sottomesso, no, quello mai! Vero?
Che c'è anima mia? Perché sempre questo
velo di tristezza sul viso? Vortica le pupille
al cielo, ed esplodi la tua gioia per il Creato,
infanga l'odio e corri a perdifiato sulle colline
e prosciuga col tuo respiro le lacrime nelle valli!
Più facile a dirsi che a farsi, sei stanca, avvilita,
strisci sulla terra come un verme, e sogni di rodere
la polpa del frutto, ma non sai più essere brivido,
tempesta, musica di nervi fluidi, non sai più essere
vita! Quindi, come dicevo, parliamo di cellulosa.
La cellulosa è uno dei più importanti polisaccaridi...
AFORISMA DEL GIORNO
Propositi per il nuovo anno: cercare nuove sorgenti per l'emozione,
crearle se non le trovo, spalancare gli abissi di Psiche, eludere
l'Assoluto, dedicarsi all'effimero, scandalizzare l'ignoto con bolle
di semplicità, e mimetizzarsi nell'invisibile per spiare meglio.
Ricky Farina
lunedì 10 gennaio 2011
venerdì 7 gennaio 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Non darti pace, non darti tregua, inseguiti come se fossi un criminale,
un dinamitardo della speranza, un terrorista della serenità, e ricrea il mondo
a immagine e somiglianza del tuo delirio.
Ricky Farina
mercoledì 5 gennaio 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Continuava a fare il punto della situazione, aveva una visione
puntinista dell'esistenza, era un divisionista del vivere, ma a un
certo punto, non si sa se esclamativo o di domanda, morì.
Ricky Farina
martedì 4 gennaio 2011
lunedì 3 gennaio 2011
LEPRE MAGICA
Un fiore nel velluto della noia,
e un grido. E il tuo ricordo come una
ferita caldissima nel mio gelo.
Cerco il cielo della tua carne come
un bambino che si è perso, e sono
vago, indistinto, nebbia di dolore.
Il mio sangue nella notte è musica,
il passo è ritmo di secoli infranti e
l'ombra non sa più dove adagiarsi.
Nell'incanto di una lacrima pura
ritrovo il mio volto, strana felicità
dell'abbandono, estasi del solco.
Se per magia passasse una lepre
su questi marciapiedi di catrame
le correrei dietro con l'affanno di
un sorriso.
e un grido. E il tuo ricordo come una
ferita caldissima nel mio gelo.
Cerco il cielo della tua carne come
un bambino che si è perso, e sono
vago, indistinto, nebbia di dolore.
Il mio sangue nella notte è musica,
il passo è ritmo di secoli infranti e
l'ombra non sa più dove adagiarsi.
Nell'incanto di una lacrima pura
ritrovo il mio volto, strana felicità
dell'abbandono, estasi del solco.
Se per magia passasse una lepre
su questi marciapiedi di catrame
le correrei dietro con l'affanno di
un sorriso.
domenica 2 gennaio 2011
sabato 1 gennaio 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Non è vero che chi non mi ama non mi merita, molte persone
mi meritano, per questo non mi amano.
Ricky Farina
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