lunedì 9 giugno 2025

Ricky, segretario di seggio.

2 commenti:

Hayak ha detto...

Caro Ricky, voglio darti una dritta che possa aiutarti a sostenere la tesi del traghetto contro quella dell'aereo. Anche io adoro non staccarmi dal pianeta per viaggiare. Aggiungi che ho al mio attivo oltre 50 anni di navigazione a vela, grazie alla quale ho potuto maturare una filosofia del viaggio diversa da quella di chi si sposta da A per arrivare a B.
Il criterio ce lo ha rappresentato molto bene Fabrizio de André (aridanghete dirai) in quella splendida canzone che è Khorakhané (A forza di essere vento), in cui in un passo dice "per la stessa ragione del viaggio, viaggiare". Molto semplicemente, senza fronzoli, ci dice che viaggiare non è l'attesa di arrivare a B partendo da A, bensì è parte integrante della vita; non è un intermezzo, una sala d'attesa. Altrimenti è noia. Nel tramite ci sono tante cose da gustare.
Ecco perché il traghetto è un vettore caldo e l'aereo uno freddo. In traghetto incontri gente, puoi osservarla, assisti a scenette curiose, ti intrufoli nei cavoli altrui...
Prova a cambiare il punto di vista di Ethel con queste poche riflessioni. Magari in Sardegna andrai col traghetto e anche il viaggio sarà vacanza.

rickyfarina ha detto...

Certo, e poi c'è quella bellissima poesia di Kavafis: ITACA.