Dopo che abbiamo fatto l'amore
e disfatto il letto, tu guardi sempre
fuori dalla finestra, ti giri per farmi
baciare la tua schiena, mi hai dato tutto
e ora vuoi darmi anche le spalle,
superfluo, c'è spietatezza nella
tua generosità. Immagino i tuoi occhi
che vagano nell'infinito incorniciato,
alla ricerca di un'altra idea, di un
altro delirio, una trappola a cielo aperto,
con le lenzuola e i cuscini stravolti.
Le mie mani ti stringono, le tue mani
si aprono per raccogliere un raggio di
luce. Il cuore non è mai sazio, non ci
abbandona, non può fare a meno di
noi, batte e ribatte a ogni nostra
domanda. Perché? Perché l'essere
e non il nulla? Ti giri, mi guardi, mi
mostri i denti, hai concepito un altro
morso, un morso celestiale.
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