Oggi giornata ricca. Un salto nella piccola libreria Menabò del mio amico Davide. C'è mio fratello che mi aspetta con un famoso psichiatra che mi fissa, gli psichiatri fissano, fissa il mio cappello con la scritta "persona famosa", poi scopro che nel suo fissarmi c'è tanta dolcezza e comprensione umana! Dopo cinque minuti chi ti entra? Salvatore Natoli, un famoso filosofo, si siede nella libreria, ci dice che nella peste manzoniana ci sono già i novax! Natoli è un uomo da sfogliare, immensa cultura a portata di mano ma, ma dobbiamo fuggire verso un appuntamento: ristorante cinese Mao in viale Porpora con l'amico Claudio. Claudio mangia cose così piccanti che farebbero resuscitare i vivi (i morti lasciamoli in pace), infatti si chiamano piatti di fuoco. Parliamo di politica e del nostro disgusto per personaggi come Orsini e Fusaro. Dopo Mao andiamo da Ale nel suo caveau. Ale è il mio Des Esseintes! Decadenza, parola meravigliosa! Siamo decadenti. Dannunziani. Morti di sonno! Ma anche vivi di sonno! Nel suo caveau c'è una cassaforte d'epoca piena di champagne e liquori. Tutto di altisssimo livello. E Ale offre a piene mani, nel caveau un bicchiere non deve mai restare vuoto, mai! Siamo quattro uomini ma verso sera arrivano anche le donne, solo che io ho bevuto troppo, sono stanco, e devo tornare a casa come un bravo ragazzo fedele! Ale mi accompagna con la sua jeep tutta vento e spericolatezza per le strade di Milano. Durante il tragitto riflettiamo sul fatto che a messa non ci fanno bere il vino! Già. Ma chi se ne frega! Ho in corpo tre bicchieri di Caol Ila, che mi importa del sangue di Cristo! Dio, che meraviglia la decadenza!
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