giovedì 23 maggio 2013

LIPPARINI O DELLA PERSISTENZA DEL CIGNO


Ho un amico-nemico che si chiama Michele Lipparini. Gli sono affezionato, è un bravo
ragazzo, intelligente, ha una voce pastosa e una mente "caciottosa". Adora i formaggi.
E il cinema. E altre cose. Dice di essere anarchico e si mantiene facendo traduzioni
dall'inglese. Fa delle belle fotografie quando ha un attimo di respiro. Detto questo
passiamo al problema. Il Lipparini da anni va sostenendo che Ricky Farina non è poeta,
non ha cuore, non ha coraggio, e non ha una visione personale del mondo.
Premesso che non si può e non si "deve" piacere a tutti, i giudizi espressi con ebete
e perentoria testardaggine mi infastidiscono in generale e in questo caso nel particolare
dato che sono rivolti alla mia persona, al mio lavoro, alla mia poesia.
Lipparini sputa sentenze dall'alto, crede di essere in possesso di una verità estetica
che non ammette repliche, in sostanza è vittima di una presunzione patologica.
Un presuntuoso al massimo grado, senza umiltà. Senza un briciolo di umiltà.
Sapete che cosa è riuscito a dire di un mio film di nome Harka (un documentario
girato a Ventimiglia su un gruppo di tunisini che attendevano di varcare il confine
con la Francia)? " Hai ripreso quel cigno per troppo tempo ". C'è una scena nella
quele alcuni tunisini stringono amicizia con un cigno. A Lipparini non è andata giù
la persistenza del cigno, l'ha trovata stucchevole, poeticamente falsa. Posso anche
accettare questo tipo di critica, anche se non la condivido, ma non posso accettare
che tutto il documentario venga ridotto alla "persistenza del cigno". Non ha saputo
dire altro perché guarda i miei film distrattamente, con un pregiudizio già stampato
nella mente. E questo si potrebbe sostenere per molti altri film che ho girato. 
Harka, un film che ho girato da solo, partendo un giorno da Milano,
seguendo solo la mia ispirazione e la grazia del caso al quale sempre mi affido
e che sempre mi ripaga. E non avrei coraggio? Non avrei cuore? Per fortuna
il film è diventato popolare tra i tunisini, mi scrivono in molti per ringraziarmi.
Ha raggiunto quasi le 50.000 visualizzazioni, ed è sempre in crescita.
Noi registi abbiamo bisogno anche di queste soddisfazioni numeriche. Diciamo
che sono lo zuccherino del pubblico. E personalmente ho tanto bisogno di
dolcezza. La mia produzione è vasta, e non voglio fare l'avvocato di me stesso.
Potete trovare video-ritratti alle persone, monologhi, video-ritratti agli oggetti,
ai luoghi, e altro. Possono piacere alcune cose, altre no. Ma la verità è che
tutto quello che giro è il segno di una passione invincibile per la vita e le immagini.
E quindi nessuno venga a dirmi che non ho cuore. Io mi ritengo un autore.
Sono il primo spettatore di me stesso. E mi piaccio. E sono bravo. E non mi
considero inferiore a nessuno. Le mie impronte digitali sono uniche, come i
miei film. Ho uno stile. Uno stile mio. E questo mi basta. Mi allieta.
Lipparini può dire quello che vuole ma io reagirò sempre alla sua presunzione.
Odio i presuntuosi. Ma come amico lo amo, ed è per questo che reagisco.
D'ora in poi dica " a mio personalissimo e fallibile parere Ricky Farina non
è poeta, non è regista, non è niente ". E io risponderò "fottiti" perché anche
io sono terribilmente presuntuoso. Del resto non è forse presunzione pensare
di avere qualcosa da aggiungere alla visione del mondo dopo Truffaut, Fellini,
Welles e Kubrick? Bene, io sono Ricky Farina, un autore. Un poeta.  

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella sua biografia Il capito è uscito fuori a pranzo Charles ci narra che “un giorno ricevetti una lettera furibonda da un tale il quale sosteneva che non avevo diritto di dire che Shakespeare non mi piace. Troppi giovani mi avrebbero creduto senza nemmeno darsi la pena di leggere Shakespeare. Non avevo diritto di affermare una cosa simile. E così via. Non gli ho mai risposto. Lo faccio adesso. Fottiti, amico. E non mi piace nemmeno Tolstoj!”

rickyfarina ha detto...

Tu non dici Ricky Farina non mi piace, non ti limiti a questo, tu dici Ricky Farina non è questo e non è quello, la cosa è ben diversa, puoi dire ANCHE che
Dante non ti convince, ma non puoi dire che Dante non è un poeta. Puoi dire quindi Ricky Farina è un regista che non mi piace, è un poeta che non amo. Questo sì.
Se invece neghi la mia natura poetica e registica allora io ti mando a fare in culo e senza problemi perché ti comporti da stronzo e da ottuso.

Anonimo ha detto...

Chi mette commenti anonimi in questa pagina è sempre e solo il vecchio agile colon.
ciao Mister Farini!

http://youtu.be/4CJfnTgxXpE

rickyfarina ha detto...



Ops, inizio a perdere lucidità?

RobySan ha detto...

L'importante è non perdere luci d'età.

Agile colon? be'

Gelo l'icona
al coglione,
l'ego in calo,
ne colgo ali.
Là, col genio.
Genio local.


Naturalmente, non so se c'entra!

rickyfarina ha detto...


Fantastico RobySan, hai dato nuove possibilità al mio amico Nicola Gelo.