lunedì 29 marzo 2010

OGGI TI COMPREARAI UNA PISTOLA


Il mondo è perduto, e tu conservi con cura
il tuo piccolo mondo, difendi il tuo orticello,
una piccola quiete personale, lontano da tutto
ciò che brucia e urla, vivi in una bolla di gioia
addomesticata, coltivi stupori da comodino.

Non c'è gloria né fierezza, tantomeno eroismo.
Ti sei costruito un meschino recinto di benessere,
ti assolvi, perdoni la tua miseria, riesci anche a
godere della tua ombra, la spolveri e la domenica
la porti a messa, fai collezione di lamenti e salmi.

Non sai amare, non sai odiare, sei un assuefatto,
ti logori in contumacia da te stesso, Cristo per
te è solo un fachiro fallito, non conosci il volto
della speranza, non ti disperi, conosci solo l'orlo
dell'abisso, e la morte non ti fa caldo né freddo.

Il mondo è perduto, ma tu sei limpido, una nullità
equilibrata, simmetrica con l'agonia dei fiori, hai
un odore di chiuso, di nobile c'è solo la muffa nella
tua vita, hai avuto un'infanzia terrena, masticavi
radici e sputavi resina, ora sei un adulto senza linfa.

Oggi ti comprerai una pistola, la punterai alla tempia,
e farai fuoco, ma non scintille, sarai un cadavere come
tanti, un morto qualunque, un liquame di ricordi uscirà
dal foro del proiettile, e la vita ti avrà già dimenticato.
Il mondo è perduto, e il tuo piccolo mondo è sparito.


Nessun commento: