Forse tu vuoi un mattino che sia solo
un mattino, puro e illeso, e nulla più.
Ma io ti invito a pensare a questo nostro
mattino fatto di tanti piccoli risvegli.
Il risveglio degli occhi, con l'iride scheggiata
di sogni e la pupilla imbevuta di silenzio.
Il risveglio della bocca, voragine leggera
pronta a gustare la polpa dell'avvenire.
Il risveglio delle mani, mimica sensuale
di un mondo che si lascia toccare.
Il risveglio del cuore, ritmo segreto che
sprofonda la notte in azzurre velocità.
Il risveglio della libertà, angoscia e ferita
di essere un uomo assediato dalle scelte.
E il tuo risveglio, gemello siderale di questa
aurora che ci fa tremare le vene.
Continua a credere a tutti questi risvegli o
non avrai altro che un mattino, solo un
mattino.