Sei appena morto. Ti stanno cucendo
gli angoli del respiro. Un filo di bava
cristallina cola sul tuo mento. Magma
di futuro ardente ti brucia la gola.
Sei una statua molle, senza gesti, posata
dentro una bara foderata di seta.
Il cuore fermo seduce un'ultima
primavera che ti fiorisce nella carne.
Vorresti donare al mondo un grido,
lanciare fuori dal cerchio pietrificato
un ricordo ancora pulsante, ma il
sudario della memoria ti soffoca.
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