Tu mi dici che sono testardo, mentre ti accendi
una sigaretta vicino alla finestra buia.
Hai un modo di fumare che mi fa sbarellare,
soprattutto quando fumi nuda, solo con le
mutandine a coprire quelle che un pazzo
un giorno chiamò "vergogne".
Io mi rifiuto di essere considerato testardo,
mi rifiuto ostinatamente, anche se mi fai
sorridere e nello stesso tempo mi ecciti.
Allora tu con un colpo di genio mi dici
"Lo vedi che sei testardo? Ti rifiuti in modo
testardo di essere chiamato testardo!".
Così mi arrendo alla tua bellezza, alla
bellezza della tua logica aristotelica e sì,
lo ammetto, sono un testardo che non ne
trovi in giro di testardi così. Un testardo
assoluto, oso dire, mentre mi avvicino alla
finestra buia dove tu stai fumando.
"Andiamo in Scozia questa estate" ti dico
in un sussurro all'orecchio. "Ci facciamo il
giro dei laghi, andiamo a trovare il mostro
di Loch Ness, perché noi amiamo i mostri,
noi stessi siamo mostruosi amanti leggendari".
Tu mi prendi alla gola e mi baci con un
morso, apri la finestra buia, entra il vento.
Getti il mozzicone ardente.
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