Lei mi disse che aveva voglia di un uomo di colore.
Andai dal mio sarto di fiducia: "Vestimi con i colori
dell'arcobaleno, attillami tutto, caro mio".
"Non importa il prezzo, per lei questo e altro e oltre"
Il sarto non fece una piega e non è un colmo.
Mi fece un vestito super che sapeva di dopopioggia.
Andai dal mio fiorista di fiducia e mi feci fare un
mazzo di rose di tutti i colori possibili, ero allegro,
sfrenatamente allegro, ubbidiente al mio amore.
Bussai alla sua porta e apparve un uomo nero,
possente, si presentò: "Io sono Uzoma Makumba,
tu chi sei e che cosa vuoi con quelle rose del cazzo?"
Indietreggiai, indietreggiai sempre di più fino
a guadagnare la rampa delle scale che feci con un
balzo inaspettatamente felino e scappai sotto il sole.
Ero felice e stupito. "Il mio amore, il mio amore
riesce sempre a sorprendermi". Gettai i fiori in un
tombino, apparve il volto di uno cantoniere sorridente.
Nessun commento:
Posta un commento