venerdì 19 gennaio 2024

MARIA E MASSIMO

L'altro giorno ero al bar a fare colazione.
Ho preso un cappuccino e due piccoli croissant.
Maria non mi ha visto subito, era assorta.
Ho posato i croissant sopra un tovagliolo.
Non disturbo mai le persone che pensano,
però poi Maria si è accorta di me, ho fatto
la mia ordinazione: cappuccino con cuoricino.
Lei si è avvicinata e ha detto: "Non mi piace
vedere questi croissant sul tovagliolo, ora ti
do un piattino dove posarli". Ci credete?
Ho provato una commozione erotica.
Mi basta poco, una piccola attenzione.
E la mia fantasia ha preso il volo in mezzo
a tutte quelle persone assonnate, ma già
pronte per la fatica quotidiana, ho immaginato
Maria vestita di pelle nera, con stivali a punta,
e una frusta, mi sono immaginato sul
bancone nudo, pronto a farmi frustare tutto,
per donare a Maria il mio masochismo.
Poi sono andato dal nuovo fruttivendolo,
lui mi chiama sempre "roccia" o "campione"
e questo mi fa molto piacere, mi ha detto
"Vuoi provare una mozzarella di bufala
fantastica?", io ho detto di sì, dico sempre
di sì a chi propone qualcosa di fantastico.
Mi ha detto che tiene solo i bocconcini perché
la sua clientela è fatta di vecchi che non
riuscirebbero a mangiarne una intera,
quindi solo piccoli teneri, gentili bocconcini.
Si chiama Massimo, sembra un duro ma
ha un cuore tenero, dice che osserva i suoi
vecchietti con amore, ti parla col viso vicino,
di solito mi dà fastidio ma a lui lo lascio
fare perché ha nel cuore queste gentilezze.
"Ciao roccia", mi dice, mentre mi sbriciolo.
Mi sbriciolo ogni giorno.

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