giovedì 31 marzo 2011
AFORISMA DEL GIORNO
"Basta il pensiero" si dice a volte, ma a me il pensiero
non basta, pensare mi mette appetito.
Ricky Farina
mercoledì 30 marzo 2011
TERZO AFORISMA DEL GIORNO
Non amo ciò che è lontano, le stelle non mi fanno impressione,
mi emoziona di più una lampadina fulminata che posso svitare
e cambiare, amo ciò che può farmi sanguinare, preferisco una
ferita a un sogno, le ferite posso curarle, i sogni no...
Ricky Farina
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Era un uomo allegro ma aveva un'allegria terminale,
gli diagnosticarono ancora tre mesi di allegria.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Non osate bruciarmi o seppellirmi, sono sicuro che avrò
una putrefazione spettacolare, come siete schizzinosi voi
viventi, rinunciate all'epifania del dissolvimento solo per
risparmiarvi l'intenso aroma della Verità, che follia...
Ricky Farina
martedì 29 marzo 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Riesco a sopportare una quantità minima di dolore,
per questo vado al funerale degli sconosciuti.
Ricky Farina
lunedì 28 marzo 2011
EGLI
Egli aveva un tipo di relazione molto superficiale
con i tacchini. Non ne comprendeva la natura.
Un giorno si recò fino all'istmo di Panamà
per vedere una specie particolare di tacchini.
Ma non ne cavò un ragno dal buco circa la
particolare natura di quei tacchini, li trovò
stupidi quasi quanto le galline. Poi pensò che
la stupidità genera la perfezione: l'uovo. E si
vergognò profondamente di se stesso. Quindi
decise di creare una religione, il tacchinesimo,
che idolatrava il tacchino e le galline vergini.
Il tacchinesimo oggi arriva a contare circa
novemila credenti, è una religione di nicchia, ma
i suoi fedeli hanno una particolarità: sono tutti
miliardari eccentrici, alcuni concentrici. Egli
è diventato ricco, lo era già, ma è diventato
ancora più ricco, viaggia in una limousine viola,
e dentro la limousine c'è un coguaro argentato,
oltre al tacchino, e alla gallina. Visto che il business
delle religioni gli ha portato ricchezza egli ha in
mente di fondare anche il coguarianesimo.
Ma questa è un'altra storia, egli ora è felice.
con i tacchini. Non ne comprendeva la natura.
Un giorno si recò fino all'istmo di Panamà
per vedere una specie particolare di tacchini.
Ma non ne cavò un ragno dal buco circa la
particolare natura di quei tacchini, li trovò
stupidi quasi quanto le galline. Poi pensò che
la stupidità genera la perfezione: l'uovo. E si
vergognò profondamente di se stesso. Quindi
decise di creare una religione, il tacchinesimo,
che idolatrava il tacchino e le galline vergini.
Il tacchinesimo oggi arriva a contare circa
novemila credenti, è una religione di nicchia, ma
i suoi fedeli hanno una particolarità: sono tutti
miliardari eccentrici, alcuni concentrici. Egli
è diventato ricco, lo era già, ma è diventato
ancora più ricco, viaggia in una limousine viola,
e dentro la limousine c'è un coguaro argentato,
oltre al tacchino, e alla gallina. Visto che il business
delle religioni gli ha portato ricchezza egli ha in
mente di fondare anche il coguarianesimo.
Ma questa è un'altra storia, egli ora è felice.
AFORISMA DEL GIORNO
Ho un erotismo di natura infantile e aurorale, mi basta
una carezza o un buffetto genitale per eiaculare.
Ricky Farina
venerdì 25 marzo 2011
TERZO AFORISMA DEL GIORNO
Ogni volta che mi guardo allo specchio ho la segreta
speranza che ci sia un errore di persona.
Ricky Farina
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Ho scoperto una rondine agonizzante nel mio cortile,
voleva fare primavera, ma la primavera l'ha uccisa.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Se senti che tutto ti sta crollando addosso diventa
la nuvola di te stesso, spaccati la testa contro il cielo.
Ricky Farina
giovedì 24 marzo 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Mi hanno posto un quesito sulla morte, ho risposto
questo:" credo semplicemente che la morte sia quella
condizione nella quale non puoi più spolverarti."
Ricky Farina
mercoledì 23 marzo 2011
POESIA SGRAMMATICATA
Anche se non so se quando se
la poesia non è per me, tutti riversi
quei versi che dall'anima mia
colano giù, già, per fare che?
Un tentativo è perché la vera
poesia è che quando l'ascolti è
come se ascoltato è il silenzio che
nel cuore è più silenzio di prima
o che? non so perché, ma tu scrivi
se, se quando se la poesia è quel poco
di silenzio in più che, se quando se
la poesia è la vita che, tace ma, o
quando che, se quando se, a tacere
è la vita che, se quando se, la poesia
è quella parola che non è ma è se
la vita è quel quando che dentro è.
la poesia non è per me, tutti riversi
quei versi che dall'anima mia
colano giù, già, per fare che?
Un tentativo è perché la vera
poesia è che quando l'ascolti è
come se ascoltato è il silenzio che
nel cuore è più silenzio di prima
o che? non so perché, ma tu scrivi
se, se quando se la poesia è quel poco
di silenzio in più che, se quando se
la poesia è la vita che, tace ma, o
quando che, se quando se, a tacere
è la vita che, se quando se, la poesia
è quella parola che non è ma è se
la vita è quel quando che dentro è.
martedì 22 marzo 2011
FACCIAMO NOTTE
Facciamo notte, così per gioco, anche
nella bocca dorata di questo mattino.
Ignoriamo il sole, stella impertinente
che ci è cascata quasi sulla testa.
Facciamo notte, non abbandoniamo
i sogni alla fustigazione dell'alba.
Mettiamo in crisi i ritmi circadiani,
la cronobiologia, facciamo notte...
Anche ora che canta l'usignolo, noi
tappiamoci le orecchie, sordi al canto.
Rivoltiamo le coperte, tuffiamoci nel
silenzio rimasto integro sotto le lenzuola.
Il nostro desiderio è uno spazio incantato,
non permettiamo alla luce di ferirci.
Ribelliamoci alle sveglie, tutte le sveglie
sono tiranniche, facciamo notte.
E nell'oscurità sperimentiamo nuovi
accoppiamenti, nuovi intrecci di corpi.
La colazione può attendere.
nella bocca dorata di questo mattino.
Ignoriamo il sole, stella impertinente
che ci è cascata quasi sulla testa.
Facciamo notte, non abbandoniamo
i sogni alla fustigazione dell'alba.
Mettiamo in crisi i ritmi circadiani,
la cronobiologia, facciamo notte...
Anche ora che canta l'usignolo, noi
tappiamoci le orecchie, sordi al canto.
Rivoltiamo le coperte, tuffiamoci nel
silenzio rimasto integro sotto le lenzuola.
Il nostro desiderio è uno spazio incantato,
non permettiamo alla luce di ferirci.
Ribelliamoci alle sveglie, tutte le sveglie
sono tiranniche, facciamo notte.
E nell'oscurità sperimentiamo nuovi
accoppiamenti, nuovi intrecci di corpi.
La colazione può attendere.
AFORISMA DEL GIORNO
(Tagliar corto con la filosofia.)
Siamo mortali, quindi moriremo.
Più semplice di così si muore.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Sono a favore della lapidazione delle donne, ma
in modo gentile, con la ghiaia.
Ricky Farina
lunedì 21 marzo 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Con i sogni che scavano il volto
solo i morti non hanno tempi morti,
sono morti a tempo pieno, e noi
vivi barcolliamo negli attimi.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Ho chiesto per cinque volte il senso della vita
ai miei cinque sensi. Solo uno non ha risposto.
Quattro risposte in tutto e tutte uguali: svolgere
la propria funzione fino in fondo. Vedere fino
alla fine. Sentire fino alla fine. Toccare fino alla
fine. Gustare fino alla fine. Il naso si è astenuto.
Ricky Farina
domenica 20 marzo 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Il mio cuore attrae la vita e pompa avvenire nel mondo
in una instancabile sintesi di fuga verso l'ignoto.
Ricky Farina
sabato 19 marzo 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Si fece seppellire in mutande e canottiera, voleva sentirsi a
casa sua anche dentro la bara.
Ricky Farina
venerdì 18 marzo 2011
MI BRUCIO LE DITA
Mi brucio le dita quando ti penso.
Mi si rivolta il cervello contro.
Rivoltella di pensieri, caricatore
vuoto. E percepisco l'assurdo e
l'ordinario come equivalenti. Poi
uno sberleffo mentale per fare
il gioco delle dispersioni effimere.
Una bistecca, un cuore al sangue.
Allucinazioni sedimentate in un
delirio perpetuo. Potrei strozzare
una giraffa. Potrei suonare il clacson
nel baricentro muto della notte.
Ma ho pietà di me. Di te. Schiamazzi
in luogo pubico: il mio cazzo.
E il nulla mi lusinga con le sue
braci di fresca lontananza, mentre
tu ardi per incontrare la tua ombra.
Un altare di polvere la follia.
Mi si rivolta il cervello contro.
Rivoltella di pensieri, caricatore
vuoto. E percepisco l'assurdo e
l'ordinario come equivalenti. Poi
uno sberleffo mentale per fare
il gioco delle dispersioni effimere.
Una bistecca, un cuore al sangue.
Allucinazioni sedimentate in un
delirio perpetuo. Potrei strozzare
una giraffa. Potrei suonare il clacson
nel baricentro muto della notte.
Ma ho pietà di me. Di te. Schiamazzi
in luogo pubico: il mio cazzo.
E il nulla mi lusinga con le sue
braci di fresca lontananza, mentre
tu ardi per incontrare la tua ombra.
Un altare di polvere la follia.
giovedì 17 marzo 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Cerco piccoli sbocchi di grazia, insenature di stupore,
avvallamenti di magia, ed è l'eroismo tenue dei poeti.
Ricky Farina
martedì 15 marzo 2011
lunedì 14 marzo 2011
IL SANGUE DELLE SCINTILLE
Distenditi nell'incubo,
sfiora con le dita i suoi
confini, e accogli
l'inevitabile.
Eri la muffa preziosa
di un utero in fiore, ora
sei raggrumato, cartilagine
friabile.
Il sangue delle scintille
ti brucia l'anima, hai solo
parole ottenebrate da donare
al prossimo.
Non fai che imitare il vento
che si spezza, il vento
che si ritorce su se stesso,
e avvampa di quiete...
sfiora con le dita i suoi
confini, e accogli
l'inevitabile.
Eri la muffa preziosa
di un utero in fiore, ora
sei raggrumato, cartilagine
friabile.
Il sangue delle scintille
ti brucia l'anima, hai solo
parole ottenebrate da donare
al prossimo.
Non fai che imitare il vento
che si spezza, il vento
che si ritorce su se stesso,
e avvampa di quiete...
sabato 12 marzo 2011
AFORISMA DEL GIORNO
La vita mortale mi è simpatica, amo la sua modica
quantità di eternità, giusto per non morire di noia.
Ricky Farina
venerdì 11 marzo 2011
IL RISVEGLIO
Come dinamite lieve il risveglio
crea invisibili macerie di sogni.
Un sogno più profondo è aprire
gli occhi nell'incanto del mattino,
dove gli oceani sono in attesa.
Agonizza ancora per poco la notte
nel soffice segreto dei cuscini.
Nitidi accadimenti reclamano la loro
parte di realtà su questo pianeta.
Si sentono appena le radici del giorno,
nulla è saldo in questa vertigine
di emisferi.
crea invisibili macerie di sogni.
Un sogno più profondo è aprire
gli occhi nell'incanto del mattino,
dove gli oceani sono in attesa.
Agonizza ancora per poco la notte
nel soffice segreto dei cuscini.
Nitidi accadimenti reclamano la loro
parte di realtà su questo pianeta.
Si sentono appena le radici del giorno,
nulla è saldo in questa vertigine
di emisferi.
AFORISMA DEL GIORNO
Perdere il proprio tempo è il primo passo verso
la salvezza, l'amore è l'atletica dell'attesa.
Ricky Farina
giovedì 10 marzo 2011
mercoledì 9 marzo 2011
POESIA
Pensavo a come è difficile dirsi addio
quando si abita sullo stesso pianerottolo.
Cambiare serrature, mettersi una parrucca,
fare finta di nulla quando ti incontro?
Traslocare, sì, traslocare per dirti addio
seriamente, un addio da professionisti.
Pensavo a come è difficile dirsi addio
quando si abita sullo stesso pianeta...
Quando si hanno gli stessi sogni, lo
stesso abbonamento al planetario...
Non è più semplice un arrivederci?
Un arrivederci trafugato dalla notte.
quando si abita sullo stesso pianerottolo.
Cambiare serrature, mettersi una parrucca,
fare finta di nulla quando ti incontro?
Traslocare, sì, traslocare per dirti addio
seriamente, un addio da professionisti.
Pensavo a come è difficile dirsi addio
quando si abita sullo stesso pianeta...
Quando si hanno gli stessi sogni, lo
stesso abbonamento al planetario...
Non è più semplice un arrivederci?
Un arrivederci trafugato dalla notte.
martedì 8 marzo 2011
UNA POESIA DI MARIN SORESCU
IL CIECO
A volte di notte -
passata la mezzanotte
e solo il mercoledi -
gli ritornava la vista.
Era come
l'improvviso apparire di una stella,
solo e soltanto per lui:
una grande luce, dolce, vellutata,
come una candela per i neonati,
una luce come l'aureola che cinge il santo petto.
Una luce straordinaria!
Sapeva che non sarebbe durata molto.
E per averne testimonianza,
prese un gesso lì a portata di mano,
si portò dritto alla parete
e vi scrisse sopra: "Vista".
Si avvicinò poi alla porta e vi scrisse:
"Vista".
Sulla finestra: "Vista".
Sull'attacapanni: "Visto".
Sul pavimento: "Visto".
Segnava come in un indomito inventario
gli oggetti nella stanza della sua cecità.
Anche sulla mano che reggeva di solito il bastone
col quale tastava, graffiò febbrilmente:
"Oggi in tale data ho visto chiaramente
questa mano"
poi si coricò, stanco.
Nei giorni successivi
fu un cieco normale, un cieco felice,
perché tutte le cose fra le quali
brancolava
sapeva d'averle viste.
E continuò a essere un cieco felice, felice
fino a che il gesso non si fu cancellato.
(Traduzione di Andreea Florea e Giovanni abbate)
AFORISMA DEL GIORNO
La vita è semplice, il suo mistero consiste nell'assoluta
mancanza di mistero: si nasce per crepare. Ma nell'attesa
anche un solo attimo rubato alle tenebre è un prodigio.
Ricky Farina
lunedì 7 marzo 2011
AFORISMA DEL GIORNO
Pensare è già una forma di imbecillità rispetto alla saggezza
della pietra o del cielo, pensare positivo poi è uno stadio di
demenza avanzata, avere la testa rigogliosa di girasoli capovolti,
questo è il primo passo verso l'abisso della neutralità geniale.
Ricky Farina
domenica 6 marzo 2011
AFORISMA DEL GIORNO
A volte aiuta pensare di essere un fagiolo, un fagiolo
non è mai triste, l'esercizio metamorfico è alla base di
ogni sana struttura mentale, quando sto per cedere
al dolore del mondo io vedo attorno a me solo fagioli.
Ricky Farina
venerdì 4 marzo 2011
IL DIVORATORE
Mangio luce. Mangio luce. Mangio luce.
Cubo nero indigesto.
Temporale di vetro. Fango sotto le unghie.
Mangio fulmini. Mangio soli.
Giardino. Fossa. Fiore. Cadavere.
Fiume. Cadavere. Fiume.
Mangio verità. Mangio menzogna.
Vaso comunicante. Nulla.
Trabocca.
Cubo nero indigesto.
Temporale di vetro. Fango sotto le unghie.
Mangio fulmini. Mangio soli.
Giardino. Fossa. Fiore. Cadavere.
Fiume. Cadavere. Fiume.
Mangio verità. Mangio menzogna.
Vaso comunicante. Nulla.
Trabocca.
AFORISMA DEL GIORNO
La poesia manda in frantumi l'universo, è come
un elefante in una cristalleria, ogni poeta ha un
cuore di cristallo e sogna il suo elefante intimo.
Ricky Farina
giovedì 3 marzo 2011
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Se incontri una persona che ha perduto un sogno
falle dono del tuo ultimo risveglio...
Ricky Farina
NEL MIO
Io sto nel mio,
nel mio mondo.
Che poi è anche
il tuo. E lo sai.
Non vivo sulle
nuvole, no.
Attraverso piazze
e libero statue.
Mi ribello alla dittatura
dell'ombra.
Nutro di plutonio
i miei sogni.
Che poi sono anche
i tuoi. E lo sai.
Non andrò in cielo
con gli angeli.
Preferisco i vermi,
vicino ai fiori.
nel mio mondo.
Che poi è anche
il tuo. E lo sai.
Non vivo sulle
nuvole, no.
Attraverso piazze
e libero statue.
Mi ribello alla dittatura
dell'ombra.
Nutro di plutonio
i miei sogni.
Che poi sono anche
i tuoi. E lo sai.
Non andrò in cielo
con gli angeli.
Preferisco i vermi,
vicino ai fiori.
mercoledì 2 marzo 2011
FACCIO A MENO DI TE
Faccio a meno di te. Mi porto il tuo addio
cucito nel sangue dei miei passi.
Sono bello come il sole, sono vivo come
la pioggia, sono fresco come il fuoco.
Devo ancora impiccare l'ultimo ricordo
che mi lega a te, e poi sarò libero.
Spalanco cancelli di polvere sull'ignoto,
e straccio le ricevute dei tuoi baci.
Sono fiero, sono feroce, la nostalgia è solo
uno stormo di pensieri in volo.
Ho un respiro terrestre, le mani nella quiete
e una voce che si spezza se dico il tuo
nome.
cucito nel sangue dei miei passi.
Sono bello come il sole, sono vivo come
la pioggia, sono fresco come il fuoco.
Devo ancora impiccare l'ultimo ricordo
che mi lega a te, e poi sarò libero.
Spalanco cancelli di polvere sull'ignoto,
e straccio le ricevute dei tuoi baci.
Sono fiero, sono feroce, la nostalgia è solo
uno stormo di pensieri in volo.
Ho un respiro terrestre, le mani nella quiete
e una voce che si spezza se dico il tuo
nome.
AFORISMA DEL GIORNO
Spesso ci dimentichiamo di essere felici, ma basta
un respiro fra due macigni per ricordarci la vita.
Ricky Farina
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