lunedì 27 settembre 2010

CRISI PERPETUA


Crisi del respiro in atto. Nessuna forma
di iperventilazione. Il respiro è regolare.
La crisi è nella sua regolarità. C'è una
follia che è sola mia, la follia nitida e
semplice della pura presenza al mondo.

Crisi cardiaca in atto. Nessuna forma di
tachicardia. Il cuore è regolare.
La crisi è nel suo ritmo regolare. Ogni
battito è uno schianto, mi stronca.
E sento il mio sangue coagularsi nel nulla.

Tutto si sgretola, le montagne rivelano
l'invisibile come una nudità nascosta.

Crisi della visione. Nessuna forma di
cecità. La crisi è nella luce. Un brivido
chiaroscurale si posa sulla superficie
del cristallino, e il consueto diventa
un estremo lembo dell'assurdo...

Il banale è la vertigine addensata di
questo scarnificato mistero che è la vita,
chi non lo comprende non sa, non saprà
mai godere del quieto delirio della vanità,
tutto è vano, tutto è invano, e così sia.

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