martedì 27 aprile 2010

I CULI DI BOUCHER E DI BELEN
















Che fine hanno fatto questi bei culoni nell'immaginario
della nostra modernità? Sono diventati campi di battaglia
per creme anticellulite, hanno perso il loro fascino, sono
solo una vergogna da nascondere, da estirpare con il
bisturi del chirurgo estetico. Eppure per chi possiede
una sensibilità che non si lascia imbrigliare dall'estetica
asfittica e plastificata dei nostri tempi, questi culi sono
fenomenali, sono un invito ad affondare i denti, a tuffarsi
perdutamente in questa gelatina di chiappe accogliente.
Sono culi simpatici, che non raccontano bugie, che non
ci illudono, culi materni, teneri, che si offrono come
morbidi cuscini per le nostre fantasticherie post coito.

Qui sotto invece abbiamo l'esempio di un culo stitico,
antipaticamente perfetto e respingente, un culo che sa
di palestra e cereali, di stacchetto musicale e vanità, un
culo che non lascia spazio all'immaginazione perché
è già stato riciclato e ruminato dai media, un culo che si spalma
nella mente di camionisti corrotti, di adolescenti segaioli,
di uomini di mezza età sconfitti, e di vecchi viagradipendenti.
Un culo senza poesia, macinato dal Dio denaro, e vomitato.

Però, diciamolo francamente: minchia, che culo ha Belen!

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