della loro vita, l'estate porta a questi momenti di sincerità. Fu Tizi il primo a buttarsi mentre
erano in attesa di un vassoio di pennette rosa all'astice. Rob e Ric si pregustavano le risate
asciugando bicchieri di vino bianco in un sorso. "Allora ragazzi, viaggio in Messico con un
caro amico, siamo negli anni Novanta, io ho appena fatto il militare e ho una grande
voglia di divertirmi, il mio amico sta per sposarsi e si concede l'ultimo viaggio da scapolo.
Conosciamo ad Acapulco due ragazze ricche che ci invitano nel loro albergo di lusso con
una piscina enorme e azzurra come il cielo, mentre stiamo giocando a palla a volo in piscina,
io e il mio amico sentiamo all'improvviso una fitta allo stomaco, il mio amico si dirige
subito verso la scaletta e inizia a correre cagandosi nel costume, io faccio la cazzata di
andare verso il bordo della piscina e nello sforzo per tirarmi su evacuo tutto nella piscina,
una scia di merda impressionante in tutto quell'azzurro, c'è un fuggi fuggi generale, le
mamme urlano e portano via i bambini, tutti scappano, arrivano quelli della sicurezza,
ma anche io, tutto colante di merda, riesco a scappare verso il mare e raggiungo il mio
amico, ci laviamo nel mare, dopo due ore torniamo nell'albergo e per fortuna le due
ragazze ricche ci rendono gli zainetti, ma con un'espressione piena di disgusto, e
ovviamente tutti i progetti di scoparsele vanno in fumo, anzi, in merda". Rob e Ric non
credono alle proprie orecchie, "ma questa è veramente una figura di cacca colossale,
non ne ho mai sentita una simile, ma dici sul serio Tizi? Hai cagato in una piscina
a cinque stelle?" "ve lo giuro su mia figlia, Montezuma sapete, non si scappa alla sua
maledizione, saranno stati quei maledetti cubetti di ghiaccio nel gin tonic". Dio mio,
era veramente la figura di cacca delle figure di cacca, arrivò il vassoio con le pennette
in salsa rosa all'astice, "e ora tocca a voi ragazzi, raccontatemi le vostre figure di cacca".
Ric e Rob si guardarono, cercarono nella memoria qualcosa di lontanamente paragonabile
a quell'immensa figura di cacca appena sentita, ma non riuscirono a trovarla.
Ric disse "Tizi, restiamo così, con l'immagine di quella piscina azzurra in Messico,
lordata dalla tua diarrea, mentre tutti urlano ed escono e la sicurezza dell'albergo
arriva minacciosa, mentre tu e il tuo amico, con i costumi pieni di merda colante
ve la svignate di gran corsa verso il mare, tutto quello che potremmo dirti non sarebbe
all'altezza, la tua diarrea nel cloro, il Messico, le due ragazze ricche che vi vedono
scappare, nessuna nostra figura di cacca può reggere il confronto, quindi non lasciamo
freddare queste meravigliose pennette rosa e diamoci dentro". Tizi sorrise compiaciuto
"sapevo che vi avrei colto di sorpresa, ma non vi ho detto una cosa, questa è solo
la seconda figura di cacca più grande della mia vita..." A questo punto la curiosità
era veramente troppa, lasciarono freddare le pennette e si misero in ascolto della
più grande figura di cacca nella vita del loro amico Tizi, ma questa figura di cacca
il lettore dovrà immaginarsela, noi non abbiamo il coraggio di raccontarvela.
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