lunedì 31 gennaio 2022
QUELLO CHE DICE AGOSTI
UN UOMO
domenica 30 gennaio 2022
PENSIERI DEL GIORNO
sabato 29 gennaio 2022
RICKY PER SEMPRE
Non è con la retorica che vi salverete
venerdì 28 gennaio 2022
CRISTO E SILVANO
IO GIUDICO
TEMPO DA PERDERE
DICHIARAZIONE DI DESIDERIO
giovedì 27 gennaio 2022
PENSIERO DEL GIORNO
mercoledì 26 gennaio 2022
TU LO SAI
ALLA HA IL MAL DI SCHIENA
martedì 25 gennaio 2022
L'INCONTRO CON AMINE
lunedì 24 gennaio 2022
ALESSANDRO LITTERA E SARA CUNIAL
Sara Cunial ha chiamato la polizia per denunciare i carabinieri che non hanno denunciato i primi carabinieri che le hanno impedito di entrare a votare.
GLI IDIOTI IDIOTI
domenica 23 gennaio 2022
Il virus è bello perché è variante, la vita è bella perché è varia.
giovedì 20 gennaio 2022
TERAPIE INTENSIVE
Attimi, bambini, odio, moderazione, vaccini.
mercoledì 19 gennaio 2022
UNA POESIA
SPUNTI
MITICO TAR
Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione dei decreti che estendono l'obbligo vaccinale anche al Corpo dei Vigili del Fuoco: "Nell'interesse della collettività, la saturazione degli ospedali lede il diritto alla salute dei pazienti con altre patologie"
Roma, 18 gennaio 2022 – Respinta la richiesta di sospensiva, i vigili del fuoco dovranno essere vaccinati e avere il green pass in regola per accedere al posto di lavoro. A deciderlo è stato il Tar del Lazio che, con un’ordinanza, ha respinto la richiesta di sospensione delle circolari del Ministero dell’Interno del 2 dicembre e del Capo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco dell'11 dicembre 2021. Si tratta dei provvedimenti che, in attuazione della normativa sulle misure di contrasto alla pandemia, hanno stabilitol'obbligo vaccinale per i Vigili del Fuoco.
Per il Tribunale del Lazio, “non sussistono ragioni per accogliere la richiesta di rinvio pregiudiziale alla Corte d G iustizia dell'Unione Europea”, quindi “l'istanza cautelare va respinta”. Una sconfitta del fronte no-vax, anche i vigili del fuoco dovranno adeguarsi all’obbligo vaccinale per poter rimanere in servizio, così come accade per gli insegnanti e gli operatori sanitari. Con l'emergenza sanitaria in corso, i giudici sono dalla parte del Governo: lo ha di fatto ribadito anche il Tar della Campania, che il 10 gennaio ha sospeso l'ordinanza del governatore De Luca, che aveva scelto la via del rigore dispondendo la chiusura delle scuolefino al 29 gennaio.
I motivi del ricorso
Il ricorso era basato sul presupposto che l’obbligo vaccinale violerebbe le più importanti Carte dei diritti fondamentali dell’uomo, sia a livello nazionale che europeo. Una posizione che non ha convinto i giudici amministrativi del Lazio, secondo i quali “la domanda dei ricorrenti si fonda su un assunto di fatto errato, così come già chiarito dal Consiglio di Stato”. E questo perché “i vaccini autorizzati non ‘sono farmaci sperimentali – come asseriscono i ricorrenti – autorizzati in via temporanea e provvisoria, non ancora testati e quindi potenzialmente pericolosi per la salute dell'uomo’, ma sono, al contrario, prodotti regolarmente autorizzati dalla Commissione, previa
raccomandazione dell'Ema, attraverso la procedura di autorizzazione condizionat
a e presidiata da particolari garanzie”.
BAMBINI E TAR DEL LAZIO
martedì 18 gennaio 2022
L'ERRORE DI FONDO E MAMMA RAI
lunedì 17 gennaio 2022
DISCRIMINAZIONI
domenica 16 gennaio 2022
NO VAX E GEOVA
CESARE PIERI
venerdì 14 gennaio 2022
DJOKOVIC - IL FATTO QUOTIDIANO
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/14/djokovic-dovrebbe-giocare-secondo-me-ma-con-una-bella-ffp2/6456256/
Ad Alex biciclette un giorno dirò la verità
giovedì 13 gennaio 2022
RIVOLTANTE
RIPROVO COL TARZANTIVO
mercoledì 12 gennaio 2022
GIANDANTE X - NUOVA EDIZIONE ARRICCHITA
https://www.insidertrend.it/2022/01/12/arte/libri-personaggi-il-saggio-di-roberto-farina-su-giandante-x/?fbclid=IwAR0j_P8YziEOI5YTQ8TUD_CauwJ0_4y6KxMBQsEV6P45wVVtug5QF34l-g0
IO VACCINO
68 BIMBI
Sono 68 i bimbi sotto i 3 anni che in Italia sono ricoverati in terapia intensiva dopo essere risultati positivi al Covid-19. È l'allarme lanciato dalla Società italiana di pediatria (Sip), che sottolinea come in generale stiano aumentando i ricoveri tra i più giovani, contrariamente al primo lockdown e già solo a qualche settimana fa.
Nello specifico, al 5 gennaio sono 268 i ragazzi sotto i 19 anni ricoverati in terapia intensiva, mentre erano 263 una settimana prima. I numeri più alti si registrano nella fascia d'età 16-19 (76 posti letto occupati) e in quella inferiore ai 3 anni (68, appunto). Quanto alla fascia 3-5 anni i ricoveri in area critica ammontano a 24, nella fascia 6-11 a 39 e nella fascia 12-15 a 61.
martedì 11 gennaio 2022
GIOIA OSCURA
IL VIDEO A CARLOTTA
DAVID SASSOLI
lunedì 10 gennaio 2022
CAMOLE O TARME DELLA FARINA
L'INFAME VERGOGNA NO VAX
Sta diventando impossibile operare anche i pazienti con tumore perché non si ha la disponibilità del posto di terapia intensiva nel postoperatorio. La Società italiana di chirurgia (Sic) lancia l’allarme per la “drammatica” riduzione degli interventi ordinari negli ospedali, che nelle diverse Regioni sono diminuiti dal 50 all’80 per cento. “Le Aziende sanitarie sono costrette a destinare ampi spazi di ricovero ai pazienti Covid e le terapie intensive sono in gran parte occupate da pazienti principalmente no vax – spiega la Sic – si assiste all’aggravamento delle patologie tumorali che spesso arrivano tardi in ospedale ormai inoperabili“. Se le zone a colori, basate proprio sui tassi di occupazione dei posti letto ospedalieri, non testimoniano una situazione allarmante, visto che tutta Italia si trova ancora in fascia gialla o addirittura bianca, è perché ormai sono scollate dalla realtà. I dati invece testimoniano come la nuova ondata sia ormai arrivata anche nei reparti: solo nell’ultima settimana i ricoverati positivi sono aumentati di 4mila.
“La riduzione degli interventi chirurgici è drammatica, questa purtroppo è l’altra faccia del Covid”, sottolinea il presidente della Società Italiana di Chirurgia (Sic), Francesco Basile, che ha manifestato la forte preoccupazione per difficoltà presenti in tutte le Regioni. “Posti letto di chirurgia dimezzati, blocco dei ricoveri in elezione, terapie intensive riconvertite per i pazienti Covid, infermieri e anestesisti delle sale operatorie trasferiti ai reparti Covid. In questo modo – continua Basile – l’attività chirurgica in tutta Italia è stata ridotta nella media del 50% con punte dell’80%, riservando ai soli pazienti oncologici e di urgenza gli interventi. Ma spesso non è possibile operare neanche i pazienti con tumore perché non si ha la disponibilità del posto di terapia intensiva nel postoperatorio”.