giovedì 28 luglio 2022

SURUR E LEILA

Surur era sposato felicemente con Leila da quasi 50 anni. Non avevano figli,
si bastavano reciprocamente, ma erano affezionati ai nipoti, i figli della sorella
di Leila. La loro vita era cadenzata da un rosario di abitudini codificate, e quindi
avevano quello che possiamo chiamare, senza timore di esagerare, uno stile.
Surur ogni mattina andava nel bagnetto di servizio e si faceva la barba con la
radiolina accesa e un rasoio elettrico comprato in Libano tanti anni prima.
Guardandosi allo specchio alzava sempre le sopracciglia per sfottersi.
Leila invece preparava la colazione ascoltando Maria Callas, la divina.
Non poteva mai mancare il latte condensato della Nestlè che Leila mangiava
affondando il cucchiaino, golosissima. Avevano un gruppo di amici con i
quali la domenica si ritrovavano per pranzo sempre al solito ristorante,
ordinavano da mangiare di tutto, ma il vino era sempre Fontana di Papa
dei Colli Albani, fresco e giovane, andava giù che era una meraviglia.
Gli amici più intimi erano Remo e Sgandurra. Remo fumava tre pacchetti
di Muratti al giorno, aveva gli occhiali e dei baffi. Sgandurra era vedovo e
lavorava in una compagnia aerea. Di questi amici non diremo altro, lasciamo
libero sfogo alla fantasia del lettore. Una mattina d'estate, all'hotel Ambassador,
Leila ebbe un ictus. Surur la fece portare subito in elicottoro all'ospedale.
Riuscirono a salvarla ma Leila rimase come rintronata, non riconosceva
più la voce della Callas e aveva un modo di ridere stranissimo, come se
si mangiasse i denti e poi li risputasse in una sorta di risata extracorporea.
Leila visse altri 5 anni, circondata dalle premure di Surur, poi morì.
Surur restò solo.  Si fece crescere la barba, assunse una badante ed ebbe
un prolasso ai testicoli. I nipotini ogni tanto andavano a trovarlo ma
sempre più di rado.  Quando la badante gli faceva il bidet, Surur si
eccitava e le urlava "succhiamelo". Aveva perso completamente la testa.
Tutta la sua eleganza era andata a farsi fottere. Quando Surur lasciò
questo mondo nel frigo c'erano ancora due barattoli di latte condensato
della Nestlè. La foto di Leila sul comodino sparì, ma nessuno ci fece caso

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