Andando in rete alla ricerca di materiale sul poeta Tristan Corbière
ho scoperto questo regista particolarissimo, con uno stile assai personale,
si chiama Sergio Bissoli, sono film tagliati con l'accetta, primitivi e
delicati al tempo stesso, pregni di desiderio acceso, ai limiti della
prostituzione, periferici, scalcagnati ma con qualcosa di speciale,
fiori bastardi di una solitudine bastarda, ci puoi sentire l'alito di un
cane vagabondo, il ridicolo di una senilità ribelle, immagini trafugate
dalla propria marginalità vibrante...insomma, film che hanno un sapore,
un odore, una sinuosa disperata vitalità morente, film che non vedrete
mai da nessuna parte, perché sono film che Steven Spielberg non
riuscirebbe mai a concepire, ed è per questo che mi piacciono, sono
una luce sul meraviglioso mondo delle persone strambe...
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