lunedì 10 settembre 2018

OTTAVIA E ANNA

Una grande attrice interpreta le parole di una grande giornalista.


5 commenti:

attimiespazi ha detto...

ho dato una lettura per sapere qualcosa di più sulla prima e la seconda guerra in Cecenia.
la storia penso che sia essenziale.
la povera e coraggiosa Anna sicuramente dava fastidio ai russi che durante la guerra imposero una forte censura alle fonti di informazioni, adottata prima da Elstin e successivamente da Putin. era già stata minacciata, sapeva che prima o poi ci avrebbe lasciato la pelle.
per quanto riguarda le posizioni da parte dell'occidente su quelle due guerre
leggo che Clinton sentenziò che non era necessario sanzionare la Russia per le vicende cecene;
Kofi Annah si limitò ad invitare alla "precauzione" per evitare vittime civili;
l'Unione Europea non ha mai messo in possibilità alcuna sanzione economica a carico dei russi.
c'è stata una completa INAZIONE da parte degli occidentali di fronte a questo terribile conflitto.
quindi, sì, l'indignazione c'è per Anna, questa giornalista coraggiosa che si è ritrovata sola contro tutti, sotto minaccia di morte: sola contro russi e ceceni, ma anche americani ed europei che non hanno mosso un dito per far cessare quello schifo di guerra, nonostante si sapesse cosa succedesse, nonostante Anna e altri reporter di guerra facessero trapelare notizie. gli occidentali, americani in testa, sono stati complici passivi.
quindi, per me, sono TUTTI moralmente responsabili della barbara uccisione di Anna, anche se c'è un mandante che non avrà mai un nome.

--------------
da WP

Diritti umani e terrorismo
Crimini di guerra
Gli ufficiali russi e i ribelli ceceni hanno regolarmente e ripetutamente accusato i propri avversari di aver commesso diversi crimini di guerra incluso: rapimento, omicidio, presa di ostaggi, saccheggio, stupro e varie altre violazioni delle leggi di guerra. Organizzazioni umanitarie e internazionali tra cui il Consiglio d'Europa e Amnesty International hanno criticato entrambi gli schieramenti di "palesi e costanti" violazioni del Diritto internazionale umanitario.



>>>

attimiespazi ha detto...

>>>

I gruppi russi per i diritti umani hanno stimato che in Cecenia ci sono state 5.000 sparizioni forzate dal 1999.

Il segretario di stato USA Madeleine Albright nel suo discorso del 24 marzo 2000 alla Commissione sui Diritti Umani delle Nazioni Unite ha ricordato che:

«Noi non potevano ignorare il fatto che migliaia di civili ceceni sono morti e che più di 200.000 sono stati spinti fuori dalle loro case. Insieme con altre delegazioni avevamo espresso il nostro allarme per le persistenti violazioni dei diritti umani da parte delle forze russe in Cecenia, incluse le uccisioni extragiudiziali. Ci sono anche altri resoconti per cui i separatisti ceceni hanno commesso abusi, tra cui l'uccisione di civili e prigionieri. ... La guerra in Cecenia ha notevolmente danneggiato la posizione internazionale della Russia e sta isolando la Russia dalla comunità internazionale. Il lavoro della Russia per riparare il danno sia in patria sia all'estero o la sua scelta di rischiare un ulteriore isolamento è la sfida più immediata e importante a cui la Russia si affaccia.»

Secondo il rapporto annuale di Amnesty International del 2001:

C'erano frequenti resoconti in cui le forze russe hanno bombardato indiscriminatamente zone civili. Civili ceceni, incluso il personale medico, ha continuato a essere bersaglio da attacchi militari da parte delle forze russe. Centinaia di civili ceceni e di prigionieri di guerra furono giustiziati. A giornalisti e controllori indipendenti è continuamente rifiutato l'accesso alla Cecenia. Secondo i rapporti, i combattenti ceceni spesso minacciarono e talvolta uccisero membri russi dell'amministrazione civile e giustiziarono i soldati russi catturati.
Nel 2001 il Museo Commemorativo dell'Olocausto degli Stati Uniti ha inserito la Cecenia nell'elenco dei genocidi:

La Cecenia è stata devastata, inclusa la quasi totale distruzione di Groznyj, la capitale cecena. L'artiglieria russa e l'aviazione ha indiscriminatamente martellato aree civili. Le organizzazioni per i diritti umani hanno anche documentato diversi massacri di civili ceceni da parte delle unità russe. Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Cecenia è pacificata dalla primavera del 2000. Ma la pace per i civili ceceni è stata elusiva, vittime di una continua guerra di logoramento. Essi sono afflitti dagli abusi commessi dalle forze russe - arresti arbitrari, estorsioni, torture, omicidi. I civili ceceni soffrono anche perché non sono stati sostenuti per ricostruire i servizi sociali di base come l'educazione.I ribelli ceceni hanno commesso anche loro abusi sui civili, ma mai con lo stesso peso o con la stessa intensità delle forze russe.
Il governo russo ha omesso di perseguire ogni responsabilità nei processi per crimini contro l'umanità commessi durante il conflitto in Cecenia. Incapaci di ottenere giustizia a livello nazionale, centinaia di vittime di abusi hanno presentato domanda alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Nel marzo 2005 la corte ha emesso le prime sentenze sulla Cecenia, il verdetto accusava il governo russo di violazioni di diritto alla vita e vietando la tortura.


attimiespazi ha detto...

>

La mancata reazione della comunità internazionale
Nonostante le acclarate violazioni dei diritti umani da parte di entrambi gli schieramenti, la comunità internazionale ha faticato visibilmente ad andare oltre una semplice condanna politica del conflitto, sottraendosi sempre all'eventuale applicazione di sanzioni economiche o embarghi. Emblema di questa inazione occidentale furono le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti d'America, Bill Clinton, il quale già all'epoca del primo conflitto in Cecenia (1994-1996) aveva affermato in un incontro a Mosca con Borin Eltsin, che la Cecenia fosse parte integrante della Russia. Ancor più netta fu la sua posizione nel 1999, quando in una conferenza presidenziale a Washington tenutasi l'8 dicembre di quell'anno, Clinton ribadì che non era interesse degli Stati Uniti sanzionare la Russia per le vicende cecene. Linea morbida fu adottata anche dal Segretario Generale dell'ONU Kofi Annan che si limitò a richiamare i combattenti "alla precauzione" chiedendo loro di "fare il possibile per limitare le vittime civili", e dall'Unione Europea che si dichiarò "profondamente scossa per gli avvenimenti in Cecenia" auspicandosi un "immediato cessate il fuoco", senza mai fare riferimento ad alcuna possibile sanzione economica.

Molti geopolitici e analisti hanno riconosciuto nell'inazione occidentale, e soprattutto americana, un evidente impossibilità di sanzionare la Russia per le vicende cecene alla luce dell'intervento NATO in Jugoslavia durante le guerre jugoslave.

Terrorismo ceceno

Foto delle vittime della strage di Beslan sul muro della palestra della scuola
A partire dal 2002 terroristi paramilitari ceceni, guidati fino al 2006 da Shamil Basayev, hanno lanciato una serie di attacchi contro i civili in Russia per rivendicare le pretese separatiste. Centinaia di persone sono rimaste uccise in una serie di attentati, spesso suicidi come i seguenti:

2004 Attentato ferroviario a Stavparol (46 vittime);
2004 Attentato ferroviario a Mosca (40 vittime);
2004 Attentato aereo a Tula Oblast (89 vittime);
I ceceni per due volte hanno anche preso dei civili in ostaggio con azioni eclatanti che si sono concluse in massacri:

2002 Crisi del Teatro Dubrovka: 850 persone furono prese in ostaggio in un teatro a Mosca che finì quando le forze speciali russe OSNAZ fecero irruzione con agenti chimici; 129 ostaggi e 39 (dei 40) terroristi rimasero uccisi;
2004 Strage di Beslan: nell'attacco a una scuola della città nord-osseta, i terroristi ceceni tennero in ostaggio 1127 persone fino all'irruzione delle forze speciali russe; tra le vittime 334 furono i civili, 11 i soldati russi e 31 i sequestratori (su 32).
Anche dopo la conclusione ufficiale del conflitto si sono ripetuti attacchi dei separatisti ceceni contro civili russi:

2009 Attentato al treno Nevsky Express (27 vittime);
2010 Attentato suicida alla metropolitana di Mosca (38 vittime);
2011 Attentato suicida all'aeroporto Domodedovo (37 vittime).


____

riccardofarina69 ha detto...

Esattamente. Così mi piaci Attimi!

marti64 ha detto...

Tutto è bene quel che finisce bene
Armonia..., peace and love