Non c'è niente. Niente. Qualche arancia, forse.
C'è Dio ma è inesistente. Tutto il Creato è una
bolla di sapone. L'universo è una controfigura
del Nulla. C'è qualche pagina ben scritta.
Ci sono i bambini che ridono, i vecchi che si
ricordano del presente, le donne che amano.
C'è il vento che ascolta le lontananze, e ci sono
funghi da mangiare, e non tutti sono velenosi.
C'è tutto. Tutto. Ma è un tutto che evapora.
E'un tutto che sa di nulla. Niente. Niente. Niente.
Ci sei tu. Pelle da baciare e ombra sul cuscino
del futuro. Ci sono i fiori e le anguille, le carote.
I vampiri nei sogni. Le candele. Le cerbiatte.
E i crateri oscuri della paura. Niente. Tutto.
C'è la vita. Con le sue ferite. Il sale di una bella,
bellissima lacrima. E questo dolore, una partitura
perfetta. Di gemiti. La musica che dissolve.
I passi che non abbiamo fatto, le vertigini che
abbiamo sfiorato. Niente. Tutto. Un gioco.
Illusionismo. Una magia di fuoco e morte.
3 commenti:
una poetica impressionista che procede per zoomate fluide, istantanee, intime, vertiginose;
una poetica ubriaca di se stessa
per restituirsi all'accaduto..
.attimi
Ricky
Non si sta male in questa bolla di sapone
Io cerco sempre di trovavare il lato positivo nelle cose
e nella vita
Insomma sei insoddisfatto!
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