venerdì 7 settembre 2018

COME ERA VERDE LA MIA VALLE

Quando un poeta si occupa di temi ambientali, sociali e politici, vengono
fuori film di questo tipo. Farina è sempre dalla parte dei buoni, è come se
avesse nel DNA La carica dei 101! Ma Farina potrebbe fare film a qualsiasi
cosa: a un canguro, a un chiodo, a un preservativo. Il suo occhio è nato
cinematografico, è un cineocchio, tutto quello che tocca diventa poesia.
Diventa Farina. Fuori da ogni logica industriale, Farina scende in strada
(quando scende), si mette il cavalletto in spalla e si fa sedurre dalla vita.
La vita è il suo tema. Potete immaginarvi le infinite sfumature che questo
tema racchiude. Stamattina per esempio è stato in spiaggia, c'era una
luce nel cielo che doveva essere catturata, Dio in persona gli ha chiesto
di filmare il Creato, e Farina ha girato Una mattina di settembre.
Ogni film è un incontro, l'incontro di stamattina è stato un cane(Farina
adora i cani) di nome Milo, protagonista di un primo piano. Farina
è un filmmaker libero, non ha guinzagli al collo, fa quello che vuole
e quello che desidera. Le persone intelligenti lo amano, gli stronzi
lo detestano. E diciamola tutta: come si fa a non detestare(se sei uno
stronzo) un uomo libero, geniale e affascinante? 


1 commento:

Anonimo ha detto...

Sai cosa si dice di chi parla in terza persona, si?