lunedì 31 dicembre 2018

BUON ANNO!

Esci fuori dalla tua testa, Ricky!
Così mi ripeto davanti alla cassa
del supermercato. Non rimuginare,
guardali, sono tutti qua a fare la
spesa e stasera festeggiano col botto.
Sperano tutti in un anno migliore,
un anno meraviglioso, fortunato.
E anche tu speri, sei uno di loro.
Esco fuori dalla mia testa? Come
faccio? Poso gli occhi sul giovane
cassiere col ciuffo, si chiama Riccardo
come me! Lo dice la targhetta,
Ho trovato un altro Riccardo, ma
è diverso, lui è giovane e lavora.
Ecco il rito del consumismo, penso.
Non mi dispiace, ognuno con la
propria spesa che ci rispecchia.
Ogni spesa ha il nostro volto.
Dietro di me c'è uno che assomiglia
al caviale. Un bel tipo elegante.
Davanti a me un uomo col naso
rosso, assomiglia alla sua bottiglia
di vino di poco prezzo e al cotechino,
ed è gentilissimo, lo avverto.
Nessun attentato terroristico, per ora.
Tutti dovrebbero tornare a casa
sani e salvi, pronti per il cenone.
La mia testa pensa. Pensa. E non
so perché, o forse lo so, mi viene
in mente l'incrociatore Indianapolis,
affondato nella seconda guerra mondiale,
880 vittime, 4 giorni in mare, tra
disidratazione e squali. Che situazione
incresciosa! Essere divorati da uno
squalo, magari di notte, sotto le
stelle, tanti giovani fatti a pezzi, con
la torta di mele della mamma a
casa, lontanissima dall'orrore.
Sogni, speranze, amori, tutto finisce
nell'apparato digestivo di uno
squalo. Perché penso questo al
supermercato? Sono forse un sadico?
Lo faccio per sentirmi al sicuro?
Protetto dalla mia spesa: patate,
mousse di formaggi, spumante?
No, non c'è protezione, la vita è così,
non lascia scampo, l'Indianapolis
è un simbolo denso, densissimo.
Qui è tutto più diluito, ma è la stessa
cosa, facciamo gruppo, ci facciamo
caldo, ci diamo speranza, ma siamo
persi nell'oceano, affondati dalla
nascita, e ogni tanto arriva uno squalo
che ci sbrana. Ieri ero sdraiato sul letto
a leggere La condizione umana di
Malraux. Mio fratello è entrato in stanza
e mi ha detto: "E'morto Paolo Caredda".
Paolo, regista e scrittore, come me.
Morto. Qualcosa nel sangue.
Uno squalo nel sangue.
Paolo, Paolo, pronunciare il tuo
nome ora mi dà i brividi. La vita!
Mi piace, mi piace molto, ma è come
essere innamorati di una puttana.
Paolo, che brividi.
Buon anno.

13 commenti:

marti64 ha detto...

Che messaggio profondo,la vita che fugge, proprio per questo dobbiamo
apprezzarla ulteriomente, perchè vivere la vita come l'attesa di una puttana sul selciato di una strada, non si può averla tutta per se, quindi la vita non riesci a
viverla appieno.Rafforza l'idea di vita, poterla vivere facendo gruppo, forse
non si riuscirebbe a vivere senza fare gruppo.
al nostro piccolo gruppo che sta prendendo forma su questo blog, faccio
gli auguri di buon anno e soprattutto felice con la propria famiglia i propri cari
Un abbraccio a tutti compreso Ricky

Martina

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Chissà che pensa, la gente che vede al supermercato, un cretino vestito come Humphrey Bogart?

Graziano Mannu ha detto...
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Graziano Mannu ha detto...
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Graziano Mannu ha detto...
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Graziano Mannu ha detto...

Regista e scrittore come te ti piacerebbe, senza offesa vengo in pace. Perchè "come me"? La frase era,
è perfetta senza. Paolo Caredda regista e scrittore. Senti come suo a bene a ripeterla in testa o a voce Alta. Altissima. Da provare a gridarla fuori dalla finestra, che magari funziona anche in quel caso. Al posto di apparato digerente stomaco ci sta meglio almeno lî, almeno per me per adesso e te lo dico solo per sport, la cosa importante è Paolo Caredda regista e scrittore. Senti come suona bene?

riccardofarina69 ha detto...

Come me suona che lo sentivo anche un collega.

riccardofarina69 ha detto...

Come io e Paolo siamo colleghi di Truffaut e Dante. Senza complessi di inferiorità.

Graziano Mannu ha detto...

Ah ok. Si si. Torquato Tasso no?

riccardofarina69 ha detto...

Diffida di un artista che non sia megalomane e pazzo, come Tasso del resto.

Graziano Mannu ha detto...

Off topic, per caso ti dice niente Best 50? Un lavoro fatto con Paolo anni fa.

riccardofarina69 ha detto...

No. Quindi conosci Paolo? Io sono a Roma fino a domani ma mio fratello è andato a Genova al cimitero per conoscere i suoi amici, tutti tipi in gamba mi ha detto, come Paolo.