Limpido. Come solo i recessi dell'essere possono essere. Un'anima all'imbrunire danza tra i rami: rami ed anima diventano tabernacoli di resistenza. I passanti di Farina sono icone di un mondo nel quale ci si può ancora muovere senza la diffidenza di questi anni senza carattere, sono un elogio elegantissimo ad una diversità che è valore e non paura. Del resto, i film di Farina sono politici prima ancora che poetici e, nell'albero che trema, nell'autobus che passa, nello sconosciuto che va, resta la natura di un Dio che giocando col fango ha creato la favola più bella di sempre. Un Dio che balla, un Dio casalingo che è sintesi d'Assoluto e d'Abisso, che è Parola e Visione, che è esso stesso sacerdote e azione. (Il tuo riflesso è eros che si muove in pancia. Spero che tu ne abbia contezza. Mi innalzi e anche di questo prima o poi risponderai ad una qualche corte marziale).
alchimie di ombre e vento. Alberi che tremano intorno alle prigioni luminose degli esseri umani. Altri mondi nel mondo. Un modo di resistere e sopravvivere per farsi compagnia...
4 commenti:
Titolo incompleto. Manca "visto dal mio loculo!" Ahahahahahhahaha
Con accento sulla U?
Medea:
Limpido. Come solo i recessi dell'essere possono essere. Un'anima all'imbrunire danza tra i rami: rami ed anima diventano tabernacoli di resistenza. I passanti di Farina sono icone di un mondo nel quale ci si può ancora muovere senza la diffidenza di questi anni senza carattere, sono un elogio elegantissimo ad una diversità che è valore e non paura. Del resto, i film di Farina sono politici prima ancora che poetici e, nell'albero che trema, nell'autobus che passa, nello sconosciuto che va, resta la natura di un Dio che giocando col fango ha creato la favola più bella di sempre. Un Dio che balla, un Dio casalingo che è sintesi d'Assoluto e d'Abisso, che è Parola e Visione, che è esso stesso sacerdote e azione.
(Il tuo riflesso è eros che si muove in pancia. Spero che tu ne abbia contezza. Mi innalzi e anche di questo prima o poi risponderai ad una qualche corte marziale).
Alessandro Manuli:
alchimie di ombre e vento. Alberi che tremano intorno alle prigioni luminose degli esseri umani. Altri mondi nel mondo. Un modo di resistere e sopravvivere per farsi compagnia...
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