Ma tu guarda il Mercato come riduce certa gente? E poi mi cazzi perché gli do troppa importanza!
Cambiamo discorso.
Ho visto NOTTURNO CHISCIOTTE e mi è venuta la labirintite al coccige. Tecnicamente intendo. Stai girando con una Bugatti in una pista di go-kart.
Ultima possibilità: setta la camera per registrare in AVCHD 1.920x1.080 50p 28 Mbps e gira un video di 1 minuto e spediscimelo via WeTransfer alla mia email che dovresti ancora avere. Voglio vedere se stai registrando male o se è il risultato del montaggio che non va. Intanto vedo di procurami sto Final Cut della minchia.
Diceva qualcuno, per fare "la foto perfetta" servono tre cose fondamentali: PADRONANZA TECNICA BUONGUSTO FORTUNA ...tralasciando la prima con le altre sei messo bene, fai ancora un piccolo sforzo.
Ecco cosa capita a chi non tiene in considerazione la differente capacità di un altro popolo di interpretare ironia, sarcasmo o pungolate. Ecco cosa capita a chi, credendosi ormai universalmente riconosciuto e potente, pensa di poter dire e fare sempre ciò che vuole. Se poi dietro vi è un grosso business ...si corre ai ripari con scuse sforzate/poco credibili con volti da pesce lesso. Se i creatori degli spot volevano lanciare il messaggio ...”la Cina può mangiare/vestire italiano senza dimenticare la sua tradizione e restare comunque cinese” ....beh ritengo gli spot piuttosto cretini. Oltre che al capitalismo i due si sono piegati ad una tradizione/orgoglio millenarii ed al comunismo decennale. Io sono dell’idea che l’ideologia cinese non ami molto essere invasa dagli stranieri e tanto meno usata per spot sarcastici, infatti loro si inseriscono commercialmente negli altri Stati silenziosamente, senza pubblicità indiscreta o pungolante.....ed in questo modo, grazie sempre all’interesse di pochi nei piani alti che hanno permesso la loro infiltrazione selvaggia, hanno inficiato ben bene il commercio locale dei paesi in cui si sono inseriti senza mostrare nessun interesse ad integrarsi. Mi chiedo se il Fisco Cinese è altrettanto generoso quanto il nostro sugli sgravi fiscali in caso di apertura di una attività da parte di stranieri. Chicca
Chicca, un mio caro conoscente è scappato in Cina per sopravvivere con la sua azienda agli strascichi della crisi 2008. mi pare abbia anche una succursale e collaboratori in Turchia. ha resistito fino al 2012 poi ha dovuto emigrare. qualcosa aveva già subodorato perché ricordo che stava studiando il cinese. un imprenditore di tutto spunto, con una capacità intuitiva di investimento e di management notevoli, ma non ce l'ha fatta. mi è dispiaciuto molto, lo conoscevo da un po', gli ultimi tempi era anche caduto in depressione e quando mi raccontava con gli occhi lucidi della sua azienda e di come non si facesse capace di questa falcidiata a quello che aveva costruito in una vita intera era qualcosa da brivido. quella crisi sembrava avere inghiottito silenziosamente non solo la sua attività commerciale ma anche la sua dignità di imprenditore e uomo..
Chicca la fiscalità cinese è una materia tra le più complesse e misteriose: varia se sei un esportatore, un importatore di materia prima o di prodotti finiti, se operi in una zona di esclusione economica e, soprattutto, se rientri in una categoria atta al finanziamento delle forse armate ad es. come quelle legate al turismo, che sono società compartecipate al 51% con l'esercito cinese, cioè a dire: tu straniero vai in Cina? Sappi che l'albergo in cui stai è al 51% dell'esercito cinese, quindi tu stai finanziando con la tua visita, il tuo viaggio, quello che potrebbe domani essere il tuo peggior nemico. E questa è una cosa assolutamente cinese... Non esiste, in nessun modo, maniera o caso, che un'azienda cinese che lavori in JV o partnership con un'azienda straniera sia in minoranza azionaria o di capitale: i cinesi hanno, devono avere la maggioranza, sempre. Fanno sempre attenzione, poi, a fare accordi con gli stati direttamente, o aziende statali, perché se succede, e succede, che non si rispettino gli impegni o ci siano problemi di soldi, loro subentrano, rilevano tutto, e si tengono le infrastrutture: vedi ad es. tutti i porti dello Sri Lanka, porti e aeroporti in Africa, e pure in Europa. Il loro pensiero è sempre strategico, mai tattico. Ora, immaginati questi due coglioni sopra, che pensano di saperne più di un cinese. Ma la cosa divertente, in realtà, è un'altra.
Dove fanno produrre, i nostri due rappresentanti della siculo michio mafiosa italianità, le cagate che vendono in tutto il mondo, grazie alle sponsorizzazioni di quattro bagasce tipo Madonna et similia, e pubblicità di maschi che scopano qualche troia in barca tra i Faraglioni? Ma in Cina, ovviamente! Quindi, il danno, non è solo che siccome sei uno stupido, anzi due, sei fuori dal mercato cinese, ma perdi pure tutta la catena di produzione che ti serve per il resto del mondo. E io credo sia questo che ha imbolsito la faccia di questi due deficienti, più che la perdita del fatturato. Perché di idioti che comprano le puttanate che questi si inventano ce ne sono e saranno sempre. Ma se hai un ban dal governo cinese, sia nella vendita che nell'acquisto, chiudi. E adesso lo scopriamo.
Un messaggio al blogger: ti avevo detto di dare un'occhiata a questa faccenda, se provi a ricordare. Se fossi in te, Farina, farei molta attenzione a scrivere pezzi ironici su D&G. Forse non te ne rendi conto, ma ti somigliano tanto tanto.
MAI SOTTOVALUTARE LA PREVEDIBILITA' DELLA STUPIDITA'.
l'abituale superficialità del blogger, fa dubitare abbia visto lo spot che ha portato alle scuse dei due "maoisti col culo altrui" sopra.
Consiglio quindi una più attenta e ampia analisi, perché questa non è solo una pagina tragicomica di quello che succede quando si pensa di essere degli artisti (di successo o meno): questa è sociologia, e pure antropologia. Questa è la realtà di un popolo di stupidi, che pensano di essere dei geni.
Andrea, ravviso in te due fenomeni: la mancanza di ironia e la presunzione. I difetti sono il sale di una personalità, ma la mancanza di ironia è un difetto proprio antipatico. Non trovi? O ti senti ironico?
sul FQ.it io farei un articolo sul linguaggio sempre più sguaiato che si usa sui social, sui blog, su yt. si è persa la cultura dell'estetica, dell'eleganza, dello stile personale nello scrivere per esprimere le proprie idee. si ricorre spesso alle offese personali tra interlocutori come se si fosse in un'arena in cui l'amore per le parole, che ci consento di esprimere i nostri pensieri, venga totalmente cancellato da quella che sembra essere una prevaricazione linguistica fine a se stessa. la spinta comunicativa che c'è in ognuno di noi, grazie a internet, dovrebbe stimolarci a migliorare in tal senso, e invece mi sembra che non ci sia alcuna intenzione di evolversi sotto questo punto di vista. boh..
Qui non trovo spunti per essere ironico. Pochissimi. Il clima è pesante, i pozzi avvelenati. Ma accetto volentieri il rilievo sulla presunzione, ci sta. E' una caratteristica comune, sebbene non generica, ai quasi vecchi o in procinto di divenirlo. A me di passare per presuntuoso, sapendo di esserlo, non frega niente, e del giudizio degli altri non mi interessa praticamente nulla. E questo mi fa essere presuntuoso. E' un ciclo chiuso. Quindi sì, quando mi rivolgo a te sono essenzialmente presuntuoso? E allora? Ho la presunzione di definirti uno stupido, e noto che a te la cosa da un enorme fastidio. Guarda che non lo faccio per offenderti. Credimi, se ci riesci.
vedi, Andrea, forse non capisci una cosa o ti rifiuti di farlo: se tu mi fai capire che ti dà fastidio che io ti chiami soldatino (anche se le mie possono essere intenzioni non offensive) io smetto. tu ti comporti inversamente. se sai che a qualcuno possa infastidire qualcosa, non ti fermi. è il tuo giochino stupido che affossa le tue grandi capacità dialettiche, le adombra miseramente..
Avevo penso 10 anni, credo, quando mio padre mi ha portato a vedere al cinema "Il Dormiglione". Più che il film in se, non avevo esperienze e ricordi atti a capire la maggior parte delle battutte, ero felice e felicemente stupito dal vedere un uomo di pietra come mio padre che rideva per ciò che Allen diceva e faceva nel film. Non potevo perciò non interessarmi a lui in seguito. STRAORDINARIO. Per me lo è stato, fino a che il suo slancio comico è andato esaurendosi, diciamo fino a Zelig. Poi, per me, qualcosa è cambiato, e ha smesso di piacermi. O forse sono cambiato io. La sua genialità non è scomparsa, ma non è stata più al servizio del cinema, ma solo di se stesso. Questo, ben inteso, secondo me. E quindi, il mio giudizio, è diviso in prima e dopo. E così come è entusiasta per il prima, è spietatamente indifferente per il dopo.
Credo che questa sia la differenza, una delle tante, tra me e te, e tanta altra gente. Io non ho problemi ha dirti che sei bravo. ma un minuto dopo, se ciò che fai non mi piace, o lo trovo addirittura stupido, non mi faccio nessun problema e non ho nessun tipo di preconcetto o preclusione a dirtelo. Questo, è spesso sconvolgente per persone come te. Lo so bene. Ma non me ne frega meno di un cazzo.
per vivere in una comunità - e noi possiamo considerarci una piccola comunità - non è possibile pensare solo a noi stessi e pensare che quello che consideriamo giusto per noi sia giusto anche per altri o che non ce ne debba fregare men che meno. non è possibile, a meno che tu non vada a vivere su un monte, isolato da tutti dove puoi vivere come ti va. dal momento che entri nel gioco della comunicazione tra utenti dovresti imparare anche ad Ascoltare quello che ti comunicano gli altri anche con gesti stizziti. continuare ad ignorare ciò è come essere un bambino viziato che si intestardisce sulle proprie esigenze, sulle proprie priorità, sulle proprie concezioni rigide e inalienabili.
lo so, ke mie sono parole buttate al venti, perché non te ne frega una benemerita cipolla :-) ma, a me, il vento piace da impazzire..
Il mio modo di vedere le cose, è sempre critico. E la critica non è mai preconcetta.
Esempio: Fellini è un genio? Sì. E' stato un maestro, ha indicato una via da seguire a moltissimi registi che hanno visto alcune sue opere. I film di Fellini sono di una noia pressoché mortale (soprattutto gli ultimi) e non hanno avuto sostanzialmente successo commerciale? E' un dato di fatto. E allora com'è che tutti i registi di successo del mondo, soprattutto ma non solo commerciale, dicono che Fellini è il loro maestro, un genio? Perché ciò che loro hanno capito che c'era nei film di Fellini poteva dare risultati se adattato e implementato da altro. L'idea di cinema di Fellini era geniale, ma i suoi film erano dei pompini allucinanti. Ma nessuno si azzarda a dirla questa cosa, che è evidente al 99% della popolazione mondiale. Perché? E qui che viene il bello. Si tratta di puro e semplice conformismo.
Quando Farina dice che noi, noi, non lui, siamo pecore, ha senz'altro ragione. Ma lui, è sicuro di essere qualcosa di diverso? Io direi proprio di no. Anzi. Farina non usa specchi, che gli fanno evidentemente una paura fottuta, ma si fa dei video. Perché? Lo specchio non ha pietà: il video sì. Il video, il cinema, per definizione, è una proiezione di luce manipolata su uno schermo. Tolto Farina, che mi interessa relativamente, se non come esempio, come studio, questa è la realtà sempre più persistente in cui ci veniamo a trovare tutto: videocracy. E una realtà manipolata, addirittura auto manipolata, è sintomo di una enorme paura. Paura soprattutto di non avere capito la fregatura generale che ci circonda, e che impedisce di dirci l'un l'altro: "mi sei simpatico, hai fatto cose egregie, ma adesso stai facendo cagate e stupidate". E peggio di non dirlo a noi stessi, davanti a quello specchio. Questo vale per qualsiasi cosa, sempre, ovunque, verso chiunque. Si pensi a una posizione politica. O all'idolatria, o una fede che diventa fanatismo.
Siamo circondati da gente fanatica, idolatrante. Gente tanto stupida quanto pericolosa, che non si rende conto di quanto è stupida e pericolosa.
Lascia stare Attimi, questo è come Freddy che a Chicca non ha mai smesso di offenderla. Questo lo fa con Ricky ma ha la stessa fissazione e gli stessi comportamenti. Ignoralo.
"attimiespazi2 dicembre 2018 02:54 sul FQ.it io farei un articolo sul linguaggio sempre più sguaiato che si usa sui social, sui blog, su yt. si è persa la cultura dell'estetica, dell'eleganza, dello stile personale nello scrivere per esprimere le proprie idee. si ricorre spesso alle offese personali tra interlocutori come se si fosse in un'arena in cui l'amore per le parole, che ci consento di esprimere i nostri pensieri, venga totalmente cancellato da quella che sembra essere una prevaricazione linguistica fine a se stessa. la spinta comunicativa che c'è in ognuno di noi, grazie a internet, dovrebbe stimolarci a migliorare in tal senso, e invece mi sembra che non ci sia alcuna intenzione di evolversi sotto questo punto di vista. boh..
Attimi:... Davvero pretendi che qui i frequentatori possano avere la tua classe e la tua "socratica e olimpica compostezza" (cit.)? Tu sei una mosca bianca.
Anonimo 5:13 che vuoi che confermi? Ti posso solo confermare che il Fosca ha delle convinzioni ....ma se fosse in grado di leggere nella mente capirebbe che certe sue convinzioni sono solo frutto di illusioni. Non so decidermi se sia più stupido credere nelle illusioni create da altri o ...nelle illusioni create da noi stessi. Va beh più o meno ....sempre stupidi si è. Chicca
Bisogna sempre cercare di essere il meno stupidi possibile. Provaci.
Non mi frega nulla dei giudizi delle persone, non delle persone (tranne alcune che mi annoiano) in quanto tali. Non si può. L'interazione è una cosa impossibile da evitare. E poi perché?
O meglio: è ovvio che ognuno di noi giudichi e scelga, e faccia scelte, compia atti in funzione di giudizi e scelte altrui che lo riguardano. Ma venirne influenzati in maniera tale per cui rinunciare alla propria identità e peculiarità è lo specchio di questo mondo alla D&G.
Mi annoiano quelli che non sanno scrivere ad esempio, perché saper scrivere è saper pensare. Mi annoiano i citatori seriali di pensieri altrui, gli aforisti per forza, anche.
La noia è una specie di relè che scatta nella mia mente in presenza di gente che non sa pensare.
Non dico di pensare bene o male: questo non è noioso. Ma proprio di non saper pensare.
E anche quelli che tentano di imitare i modi di fare di un'identità, ti annoiano? A me sì. Qui ho visto dei tentativi di copia a carta carbone, mal riusciti, tra l'altro.
Quello che vedi qui, e altrove, e il giudizio che ne trai, riguarda te e influenza te, non me. Quello che annoia te riguarda te, non me.
Nel mio caso l'annoiamento mi fa disinteressare a una persona (difficilmente a una cosa). Ma è un modo mio. Non so per altri come funzioni.
Quello che pensi tu sono affari tuoi. Ovvio che, se ne scrivi in un contesto pubblico, questo influenzi in modo diverso chi legge. Questo vale per chiunque.
La tua noia è solo tua, non è cedibile. Tu magari vorresti condividerla, ma è un errore e un'illusione. Questa è una debolezza (relativa).
Un fastidio, un disappunto, non è noia. "Mi dai noia" è un modo "toscano" di definire la noia che ne distorce il senso.
Il solo fatto di interloquire con qualcuno dicendogli "Mi dai noia" o "Mi annoi" in maniera ripetuta e citata magari anche altrove con qualcun altro è una semplice contraddizione.
37 commenti:
Ma tu guarda il Mercato come riduce certa gente?
E poi mi cazzi perché gli do troppa importanza!
Cambiamo discorso.
Ho visto NOTTURNO CHISCIOTTE e mi è venuta la labirintite al coccige.
Tecnicamente intendo.
Stai girando con una Bugatti in una pista di go-kart.
Ultima possibilità: setta la camera per registrare in AVCHD 1.920x1.080 50p 28 Mbps e gira un video di 1 minuto e spediscimelo via WeTransfer alla mia email che dovresti ancora avere.
Voglio vedere se stai registrando male o se è il risultato del montaggio che non va.
Intanto vedo di procurami sto Final Cut della minchia.
Diceva qualcuno, per fare "la foto perfetta" servono tre cose fondamentali:
PADRONANZA TECNICA
BUONGUSTO
FORTUNA
...tralasciando la prima con le altre sei messo bene, fai ancora un piccolo sforzo.
Da oggi ho capito. Dovevo solo cliccare "mantieni il formato originale!". Ahah.
Ecco cosa capita a chi non tiene in considerazione la differente capacità di un altro popolo di interpretare ironia, sarcasmo o pungolate. Ecco cosa capita a chi, credendosi ormai universalmente riconosciuto e potente, pensa di poter dire e fare sempre ciò che vuole. Se poi dietro vi è un grosso business ...si corre ai ripari con scuse sforzate/poco credibili con volti da pesce lesso. Se i creatori degli spot volevano lanciare il messaggio ...”la Cina può mangiare/vestire italiano senza dimenticare la sua tradizione e restare comunque cinese” ....beh ritengo gli spot piuttosto cretini. Oltre che al capitalismo i due si sono piegati ad una tradizione/orgoglio millenarii ed al comunismo decennale. Io sono dell’idea che l’ideologia cinese non ami molto essere invasa dagli stranieri e tanto meno usata per spot sarcastici, infatti loro si inseriscono commercialmente negli altri Stati silenziosamente, senza pubblicità indiscreta o pungolante.....ed in questo modo, grazie sempre all’interesse di pochi nei piani alti che hanno permesso la loro infiltrazione selvaggia, hanno inficiato ben bene il commercio locale dei paesi in cui si sono inseriti senza mostrare nessun interesse ad integrarsi. Mi chiedo se il Fisco Cinese è altrettanto generoso quanto il nostro sugli sgravi fiscali in caso di apertura di una attività da parte di stranieri. Chicca
Chicca,
un mio caro conoscente è scappato in Cina per sopravvivere con la sua azienda agli strascichi della crisi 2008. mi pare abbia anche una succursale e collaboratori in Turchia. ha resistito fino al 2012 poi ha dovuto emigrare. qualcosa aveva già subodorato perché ricordo che stava studiando il cinese. un imprenditore di tutto spunto, con una capacità intuitiva di investimento e di management notevoli, ma non ce l'ha fatta. mi è dispiaciuto molto, lo conoscevo da un po', gli ultimi tempi era anche caduto in depressione e quando mi raccontava con gli occhi lucidi della sua azienda e di come non si facesse capace di questa falcidiata a quello che aveva costruito in una vita intera era qualcosa da brivido. quella crisi sembrava avere inghiottito silenziosamente non solo la sua attività commerciale ma anche la sua dignità di imprenditore e uomo..
.a
Chicca
la fiscalità cinese è una materia tra le più complesse e misteriose: varia se sei un esportatore, un importatore di materia prima o di prodotti finiti, se operi in una zona di esclusione economica e, soprattutto, se rientri in una categoria atta al finanziamento delle forse armate ad es. come quelle legate al turismo, che sono società compartecipate al 51% con l'esercito cinese, cioè a dire: tu straniero vai in Cina? Sappi che l'albergo in cui stai è al 51% dell'esercito cinese, quindi tu stai finanziando con la tua visita, il tuo viaggio, quello che potrebbe domani essere il tuo peggior nemico. E questa è una cosa assolutamente cinese... Non esiste, in nessun modo, maniera o caso, che un'azienda cinese che lavori in JV o partnership con un'azienda straniera sia in minoranza azionaria o di capitale: i cinesi hanno, devono avere la maggioranza, sempre. Fanno sempre attenzione, poi, a fare accordi con gli stati direttamente, o aziende statali, perché se succede, e succede, che non si rispettino gli impegni o ci siano problemi di soldi, loro subentrano, rilevano tutto, e si tengono le infrastrutture: vedi ad es. tutti i porti dello Sri Lanka, porti e aeroporti in Africa, e pure in Europa. Il loro pensiero è sempre strategico, mai tattico.
Ora, immaginati questi due coglioni sopra, che pensano di saperne più di un cinese. Ma la cosa divertente, in realtà, è un'altra.
Dove fanno produrre, i nostri due rappresentanti della siculo michio mafiosa italianità, le cagate che vendono in tutto il mondo, grazie alle sponsorizzazioni di quattro bagasce tipo Madonna et similia, e pubblicità di maschi che scopano qualche troia in barca tra i Faraglioni? Ma in Cina, ovviamente! Quindi, il danno, non è solo che siccome sei uno stupido, anzi due, sei fuori dal mercato cinese, ma perdi pure tutta la catena di produzione che ti serve per il resto del mondo. E io credo sia questo che ha imbolsito la faccia di questi due deficienti, più che la perdita del fatturato. Perché di idioti che comprano le puttanate che questi si inventano ce ne sono e saranno sempre. Ma se hai un ban dal governo cinese, sia nella vendita che nell'acquisto, chiudi. E adesso lo scopriamo.
Un messaggio al blogger: ti avevo detto di dare un'occhiata a questa faccenda, se provi a ricordare. Se fossi in te, Farina, farei molta attenzione a scrivere pezzi ironici su D&G.
Forse non te ne rendi conto, ma ti somigliano tanto tanto.
MAI SOTTOVALUTARE LA PREVEDIBILITA' DELLA STUPIDITA'.
Tra l'altro:
l'abituale superficialità del blogger, fa dubitare abbia visto lo spot che ha portato alle scuse dei due "maoisti col culo altrui" sopra.
Consiglio quindi una più attenta e ampia analisi, perché questa non è solo una pagina tragicomica di quello che succede quando si pensa di essere degli artisti (di successo o meno): questa è sociologia, e pure antropologia. Questa è la realtà di un popolo di stupidi, che pensano di essere dei geni.
E quindi, Farina, ti suggerisco cautela.
Grazie Andrea per i consigli sempre apprezzatissimi,
non ho mai pensato di essere un genio, che cosa dici?
La genialità mi pensa, è cosa diversa.
Tra l'altro, uno come me è libero proprio perché avendo tutto
non ho nulla da perdere.
Lo spot l'avevo visto e ti dirò: c'è di peggio.
Andrea, ravviso in te due fenomeni: la mancanza di ironia e la presunzione.
I difetti sono il sale di una personalità, ma la mancanza di ironia
è un difetto proprio antipatico. Non trovi? O ti senti ironico?
Per esempio: che ne pensi di Woody Allen?
sul FQ.it io farei un articolo sul linguaggio sempre più sguaiato che si usa sui social, sui blog, su yt.
si è persa la cultura dell'estetica, dell'eleganza, dello stile personale nello scrivere per esprimere le proprie idee.
si ricorre spesso alle offese personali tra interlocutori come se si fosse in un'arena in cui l'amore per le parole, che ci consento di esprimere i nostri pensieri, venga totalmente cancellato da quella che sembra essere una prevaricazione linguistica fine a se stessa.
la spinta comunicativa che c'è in ognuno di noi, grazie a internet, dovrebbe stimolarci a migliorare in tal senso, e invece mi sembra che non ci sia alcuna intenzione di evolversi sotto questo punto di vista.
boh..
.a
questa, forse, è stupidità..
Ma va?! Ah scusa è un commento per vate & socio FF.
Qui non trovo spunti per essere ironico. Pochissimi. Il clima è pesante, i pozzi avvelenati.
Ma accetto volentieri il rilievo sulla presunzione, ci sta. E' una caratteristica comune, sebbene non generica, ai quasi vecchi o in procinto di divenirlo.
A me di passare per presuntuoso, sapendo di esserlo, non frega niente, e del giudizio degli altri non mi interessa praticamente nulla. E questo mi fa essere presuntuoso. E' un ciclo chiuso. Quindi sì, quando mi rivolgo a te sono essenzialmente presuntuoso? E allora?
Ho la presunzione di definirti uno stupido, e noto che a te la cosa da un enorme fastidio.
Guarda che non lo faccio per offenderti. Credimi, se ci riesci.
vedi, Andrea, forse non capisci una cosa o ti rifiuti di farlo: se tu mi fai capire che ti dà fastidio che io ti chiami soldatino (anche se le mie possono essere intenzioni non offensive) io smetto.
tu ti comporti inversamente. se sai che a qualcuno possa infastidire qualcosa, non ti fermi. è il tuo giochino stupido che affossa le tue grandi capacità dialettiche, le adombra miseramente..
.attimi
Avevo penso 10 anni, credo, quando mio padre mi ha portato a vedere al cinema "Il Dormiglione". Più che il film in se, non avevo esperienze e ricordi atti a capire la maggior parte delle battutte, ero felice e felicemente stupito dal vedere un uomo di pietra come mio padre che rideva per ciò che Allen diceva e faceva nel film.
Non potevo perciò non interessarmi a lui in seguito. STRAORDINARIO. Per me lo è stato, fino a che il suo slancio comico è andato esaurendosi, diciamo fino a Zelig.
Poi, per me, qualcosa è cambiato, e ha smesso di piacermi. O forse sono cambiato io.
La sua genialità non è scomparsa, ma non è stata più al servizio del cinema, ma solo di se stesso. Questo, ben inteso, secondo me. E quindi, il mio giudizio, è diviso in prima e dopo. E così come è entusiasta per il prima, è spietatamente indifferente per il dopo.
Credo che questa sia la differenza, una delle tante, tra me e te, e tanta altra gente.
Io non ho problemi ha dirti che sei bravo. ma un minuto dopo, se ciò che fai non mi piace, o lo trovo addirittura stupido, non mi faccio nessun problema e non ho nessun tipo di preconcetto o preclusione a dirtelo. Questo, è spesso sconvolgente per persone come te.
Lo so bene. Ma non me ne frega meno di un cazzo.
Attimi, tu non hai capito che a me non c'è nulla che qui mi dia fastidio. Non può.
E se per te o altri non è così, a me non me ne frega niente. E del tuo e altrui giudizio meno che meno.
Ci sono commenti (e post) che hanno senso, logica, ironia... e li può fare chiunque.
Poi ci sono le cagate. Anche queste le possono fare tutti.
Quindi?
per vivere in una comunità - e noi possiamo considerarci una piccola comunità - non è possibile pensare solo a noi stessi e pensare che quello che consideriamo giusto per noi sia giusto anche per altri o che non ce ne debba fregare men che meno. non è possibile, a meno che tu non vada a vivere su un monte, isolato da tutti dove puoi vivere come ti va. dal momento che entri nel gioco della comunicazione tra utenti dovresti imparare anche ad
Ascoltare
quello che ti comunicano gli altri anche con gesti stizziti.
continuare ad ignorare ciò è come essere un bambino viziato che si intestardisce sulle proprie esigenze, sulle proprie priorità, sulle proprie concezioni rigide e inalienabili.
lo so, ke mie sono parole buttate al venti, perché non te ne frega una benemerita cipolla
:-)
ma, a me, il vento piace da impazzire..
.a
(non rileggo, devo scappare)
Il mio modo di vedere le cose, è sempre critico. E la critica non è mai preconcetta.
Esempio: Fellini è un genio? Sì. E' stato un maestro, ha indicato una via da seguire a moltissimi registi che hanno visto alcune sue opere.
I film di Fellini sono di una noia pressoché mortale (soprattutto gli ultimi) e non hanno avuto sostanzialmente successo commerciale? E' un dato di fatto.
E allora com'è che tutti i registi di successo del mondo, soprattutto ma non solo commerciale, dicono che Fellini è il loro maestro, un genio?
Perché ciò che loro hanno capito che c'era nei film di Fellini poteva dare risultati se adattato e implementato da altro. L'idea di cinema di Fellini era geniale, ma i suoi film erano dei pompini allucinanti.
Ma nessuno si azzarda a dirla questa cosa, che è evidente al 99% della popolazione mondiale. Perché? E qui che viene il bello.
Si tratta di puro e semplice conformismo.
Quando Farina dice che noi, noi, non lui, siamo pecore, ha senz'altro ragione. Ma lui, è sicuro di essere qualcosa di diverso? Io direi proprio di no. Anzi.
Farina non usa specchi, che gli fanno evidentemente una paura fottuta, ma si fa dei video.
Perché?
Lo specchio non ha pietà: il video sì. Il video, il cinema, per definizione, è una proiezione di luce manipolata su uno schermo.
Tolto Farina, che mi interessa relativamente, se non come esempio, come studio, questa è la realtà sempre più persistente in cui ci veniamo a trovare tutto: videocracy.
E una realtà manipolata, addirittura auto manipolata, è sintomo di una enorme paura. Paura soprattutto di non avere capito la fregatura generale che ci circonda, e che impedisce di dirci l'un l'altro: "mi sei simpatico, hai fatto cose egregie, ma adesso stai facendo cagate e stupidate". E peggio di non dirlo a noi stessi, davanti a quello specchio.
Questo vale per qualsiasi cosa, sempre, ovunque, verso chiunque.
Si pensi a una posizione politica. O all'idolatria, o una fede che diventa fanatismo.
Siamo circondati da gente fanatica, idolatrante. Gente tanto stupida quanto pericolosa, che non si rende conto di quanto è stupida e pericolosa.
Attimi
non è che a me delle tue parole non frega niente... non mi frega niente dei tuoi giudizi.
Liberissima di pensare, anche, che non me ne freghi niente di te.
Il concetto di comunità è molto relativo. Relativo anche nella quantità di persone che servono per farla. Riconsidererei il contesto.
Toto che se fossimo qui in 3000000 io scriverei le stesse identiche cose. E tu?
Lascia stare Attimi, questo è come Freddy che a Chicca non ha mai smesso di offenderla. Questo lo fa con Ricky ma ha la stessa fissazione e gli stessi comportamenti. Ignoralo.
Ma vaffanculo a merdoso! Chicca ci gode quando la offendo un po'. Tu che cazzo ne sai... imbecille!
a FF 04:36 e sempre, nei secoli dei secoli
"attimiespazi2 dicembre 2018 02:54
sul FQ.it io farei un articolo sul linguaggio sempre più sguaiato che si usa sui social, sui blog, su yt.
si è persa la cultura dell'estetica, dell'eleganza, dello stile personale nello scrivere per esprimere le proprie idee.
si ricorre spesso alle offese personali tra interlocutori come se si fosse in un'arena in cui l'amore per le parole, che ci consento di esprimere i nostri pensieri, venga totalmente cancellato da quella che sembra essere una prevaricazione linguistica fine a se stessa.
la spinta comunicativa che c'è in ognuno di noi, grazie a internet, dovrebbe stimolarci a migliorare in tal senso, e invece mi sembra che non ci sia alcuna intenzione di evolversi sotto questo punto di vista.
boh..
.a"
per dire, no?
No no no, il socio ce l'ha il suo stile, eccheccazzo porcoiddio
Chiccuzza confermi Freddy 04:36?
Chiccuzzo
Attimi:... Davvero pretendi che qui i frequentatori possano avere la tua classe e la tua "socratica e olimpica compostezza" (cit.)? Tu sei una mosca bianca.
Attimi, gli anonimi, Chicca, Fosca, Farina, e chi cazzo se lo incula, io...
Merda canticchiante.
Anonimo 5:13 che vuoi che confermi? Ti posso solo confermare che il Fosca ha delle convinzioni ....ma se fosse in grado di leggere nella mente capirebbe che certe sue convinzioni sono solo frutto di illusioni. Non so decidermi se sia più stupido credere nelle illusioni create da altri o ...nelle illusioni create da noi stessi. Va beh più o meno ....sempre stupidi si è. Chicca
Andrea dichiara che non gliene frega nulla di alcuno. E allora cosa viene a fare qui? Incongruenze rilevata anche nel personaggio vodkiano.
01:17
Bisogna sempre cercare di essere il meno stupidi possibile. Provaci.
Non mi frega nulla dei giudizi delle persone, non delle persone (tranne alcune che mi annoiano) in quanto tali. Non si può. L'interazione è una cosa impossibile da evitare. E poi perché?
O meglio: è ovvio che ognuno di noi giudichi e scelga, e faccia scelte, compia atti in funzione di giudizi e scelte altrui che lo riguardano. Ma venirne influenzati in maniera tale per cui rinunciare alla propria identità e peculiarità è lo specchio di questo mondo alla D&G.
Anonimo 02:40.. Di quali persone ti frega e chi ti annoia?
Mi interessano tutti quelli che non mi annoiano.
Mi annoiano quelli che non sanno scrivere ad esempio, perché saper scrivere è saper pensare. Mi annoiano i citatori seriali di pensieri altrui, gli aforisti per forza, anche.
La noia è una specie di relè che scatta nella mia mente in presenza di gente che non sa pensare.
Non dico di pensare bene o male: questo non è noioso. Ma proprio di non saper pensare.
E anche quelli che tentano di imitare i modi di fare di un'identità, ti annoiano? A me sì. Qui ho visto dei tentativi di copia a carta carbone, mal riusciti, tra l'altro.
Quello che vedi qui, e altrove, e il giudizio che ne trai, riguarda te e influenza te, non me. Quello che annoia te riguarda te, non me.
Nel mio caso l'annoiamento mi fa disinteressare a una persona (difficilmente a una cosa). Ma è un modo mio. Non so per altri come funzioni.
Quello che pensi tu sono affari tuoi. Ovvio che, se ne scrivi in un contesto pubblico, questo influenzi in modo diverso chi legge. Questo vale per chiunque.
La tua noia è solo tua, non è cedibile. Tu magari vorresti condividerla, ma è un errore e un'illusione. Questa è una debolezza (relativa).
Poi bisognerebbe distingue la NOIA dal FASTIDIO.
Un fastidio, un disappunto, non è noia. "Mi dai noia" è un modo "toscano" di definire la noia che ne distorce il senso.
Il solo fatto di interloquire con qualcuno dicendogli "Mi dai noia" o "Mi annoi" in maniera ripetuta e citata magari anche altrove con qualcun altro è una semplice contraddizione.
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