Cara Paoly, mi spiace tantissimo perderti, ma hai proprio esagerato citando
Hitler e la mia vanità, non c'è contesto che possa giustificare anche solo
pronunciare il nome di quel mostro orrendo su questo blog, io amo i mostri
come Frankenstein, non come Hitler. E non hai capito il significato di fuffa
detto da Medea che non era certo rivolto alle vostre persone, sei in una fase
di cambiamento e puoi fare quello che desideri ma non puoi travisare, se
travisi ti rispondo per le rime. Se basta una stranissima illuminazione sulla
via della tua personalissima Damasco per farti disaffezionare da un blog,
allora forse la fuffa c'è, e non devi certo venire tu a insegnarmi il rispetto
e l'amore per le persone che mi seguono, sono sempre stato gentile con voi,
gentile anche con le mie polemiche e le mie contrarietà. Lo spessore delle
critiche lo decido io, so ancora distinguere gli insulti dalle critiche.
Vanitosa sei tu che ti sei sentita colpita da una fuffa immaginaria, hai
creato una montagna da un sassolino, e il sassolino manco c'era. Quindi
fai quello che desideri, non c'è problema, ma sei in una fase allucinata,
lasciatelo dire, e non sei per nulla lucida, lasciati dire anche questo.
Ad maiora
Ricky
8 commenti:
Riccardo...
Ancora Hitler, che chiunque al mondo cita, grazie al cielo. E credo occorrerebbe citarlo più spesso, dati i tempi che corrono. Perché dalla fuffa nacque la teoria della razza ariana superiore. Da un gruppo di "eletti" che un bel di si son creduti superiori ad altri.
Sei vanitoso, e troppo. Non ti conosco di persona, potrei quindi sbagliarmi Magari nella realtà, che non è un film, non è così. Ma ciò che appare, in modo a tratti autoironico e piacevole, è spesso senso di superiorità che davvero mortifica la tua persona. Non quella di chi attacchi. Recentemente hai scritto ad Andrea Libero, "io ti schiaccio come un moscerino perché io sono un poeta e tu no". Se scherzi, chiariscilo. Perché se parli sul serio... quello messo peggio tra me e te sei tu. I poeti, gli artisti sono una RAZZA SUPERIORE, esente da critiche che non siano dello "spessore" che decidono loro. Esenti pure dall'essere puniti dalla legge... bisogna perdonare loro, perché tutti i grandi artisti hanno i loro lati dolorosi e oscuri -come tutti gli altri esseri umani, caro mio!- sono mostri ma mostri belli. Caspita! Hitler era un discreto pittore... anche lui aveva i suoi traumi interiori... perché non scusare pure lui?! Mah. E ci sarebbe da citarne a iosa, di artisti o presuntosi tali, che credono di poter essere al di sopra dei loro concittadini. Eh, gli artisti possono dire e fare ciò che a loro pare, sono fatti per provocare, rivoluzionare, ma spesso anche distruggere vite altrui.Anticonformismo talmente logoro e stereotipato che fa più moda del conformismo, sveglia!
Non ho mai letto una critica di spessore a te rivolta da te citata. Caspita, nessuna critica di spessore in anni! Non ho mai sentito un vero artista, e ne ho conosciuti, sostenere che lo spessore delle critiche lo decide lui. Perché un vero artista sa bene che sono i critici ed il pubblico a decidere se è un artista o fuffa. Perché sentono il bisogno continuo di chiedere opinioni oneste, per potersi migliorare. Essere eccentrici è ben diverso dal mancare di umiltà. A che servirebbero i critici d'arte, o cinematografici o letterari? Le critiche vengono giudicate non da chi ha il compito di critico ma da chi deve essere criticato, Riccardo? Geniale! E la vanitosa sarei io... io mi soltanto una comune mortale fallibile. Che però dice ciò che pensa. Perché la vita... è reale. Non un film.
Io sarò pure bipolare ma mai mi permetterei di pre-giudicare qualcuno, o tirare in ballo il suo stato di salute o, come hai fatto con Attimi, spiattellare su un blog pubblico cose personali. Senza il suo consenso. Ovvio. Tu non hai bisogno di chiedere il consenso. Sei un artista, un genio. Tu "fai quel cazzo che ti pare, sei libero". La libertà è fare quel cazzo che pare? Cazzo, siam messi bene. Sei "libero" perche tua mamma ti può mantenere, Riccardo, altrimenti dovresti abbassare la cresta e non faresti quel cazzo che ti pare. Scendi sulla terra, dove vivono i comuni mortali che lottano per sopravvivere... non hai idea di quanto molti di essi siano liberi. Più liberi di te. Tu non sei libero, sei un narciso schiavo di te stesso.
Mi dispiace, dovevo dirtela tutta.
Ma facciamo che tu hai ragione, che io sono una squilibrata che sta male e non è lucida, e avanti vai per la stessa strada. Sta bene!
Sul tuo blog fai pure quel cazzo che ti pare, fuori nella realtà eviterei, eh! Ma alla cena con Sgarbi, tu uomo libero, non ti sei alzato e sei rimasto zitto. Io no. Mi sarei alzata, gli avrei detto: esimio Sgarbi lei è un cafone, e me ne sarei andata. E il mio amico avrebbe capito benissimo.
Ciao Riccardo. Buona fortuna.
Ti rispondo. Dovete smetterla di citare Hitler a sproposito! Mi fa quasi senso scrivere questo nome. Lo si citi quando deve essere citato! Lo citi chi può citarlo! Posso sentire questo nome pronunciato da uno storico o da chi ha lottato contro i nazisti o da chi ne è stato vittima, compresi i figli e i nipoti delle vittime. Non usatelo come il prezzemolo con la scusa del pericolo di un ritorno al potere delle destre più radicali. Hitler non va pronunciato invano (in un certo senso è come Dio, e mi si scusi l'orrendo paradosso!). Quindi ti boccio il ragionamento e non perché sono un poeta, te lo boccio perché sono intelligente, semplicemente. Se nel corso degli anni posso averlo citato spero di averlo citato in una poesia, ecco, salvo anche la forma artistica, solo lei può pronunciare l'impronunciabile, con il senso profondo delle cose, comunque non ho memoria di miei slittamenti hitleriani grafologici. Ma citare Hitler( vedi che cosa mi costringi a fare?) nel blog di un antifascista fino nel midollo, beh, per carità, fatti un esame di coscienza che fa sempre bene.
Parli anche di razza superiore! E secondo te io mi sentirei un eletto e distinguerei l'umanità tra persone valide e invalide?
Vedo che mi hai seguito con molta attenzione. Bocciata! Sento una voce (sono matto anche io!), una voce che mi dice di
uscire a raccontare quello che vedo: persone, cose, splendori nascosti. E so di farlo bene. Questa non è presunzione, è
semplicemente non essere dei falsi modesti ed essere consapevoli del proprio valore. Del resto mi sembra che questo
valore lo abbia riconosciuto anche tu. O no?
La realtà non è un film? Un'altra banalità colossale, ma devo proprio risponderti?
Non voglio farti questo affronto, sei troppo intelligente. Una poesia non è realtà?
Un film non è realtà? E da dove nascono queste cose? Su che pianeta fioriscono
le poesie, la musica e i film, secondo te? Sul pianeta Pinco Pallo?
Bocciata! Paoly, ti sto bocciando su tutta la linea! Devi studiare di più.
Sono mantenuto da mia mamma, è verissimo. Vuoi farmene una colpa?
Uso il mio tempo per raccontare il lavoro degli altri, gli altri vengono pagati
però, io no. Creiamo un sindacato dei poeti? Inizia tu che sono pigro.
Sulla terra ci sono già, ma ho i piedi ben piantati sulle nuvole, come
Flaiano.
Per quanto riguarda Andrea Alatriste Libero sono pure andato a
trovarlo e ci siamo mangiati una bella bistecca assieme, ci siamo
punzecchiati a vicenda, capita, ma lo rispetto molto.
Leggi quello che ha scritto Medea, così ti schiarisci la testa annebbiata.
Non prendertela, sarò generoso, non ti boccio più, ti rimando.
Ti rimando a una Paoly ritrovata, una Paoly che torni a ragionare
e a sentire con serenità.
con simpatia Ricky
Odio le marmellate agli agrumi, dovevo dirtelo!
Però ho apprezzato tanto il gesto.
Mi sono permesso di riferirmi al tuo disturbo bipolare perché tu hai "usato" questo blog come un diario
personale, a me fa piacere che tu lo abbia fatto, ma dato che parli di te con tutta questa libertà (come
il sottoscritto) mi sono permesso di farti rilevare che la tua reazione esagerata è proprio una reazione
disturbata!
Paoly, se fossi stata anonima avrei pensato...questa è Chiccha al 100%
Inamono Nomoani
Riccardo... Hitler va citato, deve essere citato. Ed ho tutto il diritto di citarlo io come chiunque. Perché è esistito, è stato reale, e ciò a cui ha portato il nazismo pure. E non venire a parlarmi di antifascisti, perché il mio sangue è quello di partigiani! Capito?! Proprio per questo va citato, va conosciuto soprattutto. Me l'hanno insegnato i miei nonni a parlarne, loro che hanno vissuto il fascismo sulla pelle. Chiedendomi di ricordare e tenerlo a memoria anche agli altri. Perché poi ci si dimentica... E ci si dimentica che in nome di questo Dio innominabile sono state e vengono sterminate migliaia e migliaia di vite! Non nominiamo, censuriamo. Evitiamo di guardare. E Stalin si può nominare sul tuo blog? Perché Stalin fece sterminare all'incirca si presume 60/70 milioni di esseri umani. Come, Hitler no e Stalin si? Quindi un alunno che sta studiando il nazismo, anziché fare il nome Hitler, dovrebbe dire: l'uomo nero? E attento, Riccardo... un fenomeno come il nazismo, o il fascismo... può riverificarsi. Dici di non citare Hitler perché sei "intelligente". E non esistono film, anche splendidi capolavori, documentari, satira... in cui si nomina Hitler perché di fatto raccontano il nazismo e usare un nome di fantasia per non nominare il brutto nome sarebbe da dementi?! Bocciami!
Riccardo, essere coscienti delle proprie potenzialità è un bene. Certamente! Diverso è quando si pretende di avere sempre la ragione è disprezzare le critiche, che tu censuri perché giudichi da te "non di spessore", praticamente mai una di "spessore". Questo è senso di superiorità. E difendere a spada tratta nefandezze compiute da grandi artisti in quanto grandi artisti è di fatto distinguere tra esseri umani superiori ed inferiori. Bocciami!
E no, la realtà non è un film, non è una poesia o un quadro e nemmeno una fotografia. Bensì rappresentazioni della realtà elaborate, con più o meno genialità, dalla mente umana, dall'anima. Filtrate attraverso il personale sentire di chi le crea, che non è la realtà! Nascono dalla nostra mente, dal nostro sentire e dal nostro vissuto, stato d'animo del momento... non germogliano dalla terra! La morte di Marat non è stata quel quadro, è stata prima reale ed è ben diverso! Bocciami!
Io apprezzo il fatto che tu, fregandotene dei giudizi altrui, puoi farti mantenere e quindi lo fai. Ti ho fatto però notare che sE tua madre non potesse farlo tu non potresti camminare sulle nuvole, fare quel cazzo che ti pare, inventarti la giornata. Questo te lo dico anche per rispetto di chi, diversamente da te, non ha il tuo privilegio e magari si ritrova pure in lista di collocamento. Ci sono esseri umani che non possono scegliere come di culo è toccata a te. Scusa tanto. Bocciami!
Non saprei dove leggere ciò che ha scritto Medea, la frase riportata da Attimi però è piuttosto sgradevole. Non trovi? Mi manca il contesto. Se me lo indicassi forse potrei comprendere di aver frainteso. E mi scuserei, ovviamente! Perché chiedere scusa è bello. Diversamente... riscriverei pari pari ciò che ho scritto.
Vedi Riccardo... io sono schietta. A volte comprendo che occorrerebbe imparare a mentire, soltanto un pochino. Si vive meglio sapendo mentire, lo so bene. E mi piacerebbe tanto... non sto scherzando. Quanti guai ci si eviterebbe.
Il riferimento al mio disturbo in realtà non mi fa né caldo né freddo. Anzi, ne parlo appena posso e non tanto per me, quanto per il fatto che vorrei se ne parlasse. Per chi sta male e non si fa aiutare perché il pregiudizio lo blocca.
Il fatto che io abbia usato il tuo blog come diario è stato molto sbagliato. Solo io non sapevo cosa fosse esattamente un blog.
Se mi bocci su tutti i fronti, anche su tutti quelli che non hai citato... se nulla di ciò che ti ho scritto ti ha messo in discussione... ho allora visto in te una persona diversa da ciò che credevo.
Ti ritengo comunque una brava persona.
Con simpatia ti saluto infine, è stato comunque un piacere.
cara Paoly,
potrai leggere la discussione e gli interventi passati di Medea nel post intitolato "Una piccola precisazione" del 20 marzo 2018, titolo che ti ho anche segnalato all'interno della discussione precedente sviluppatasi in "Una vita da toro", ma te lo torno a segnalare e ti torno a scrivere l'opinione espressa che copio e incollo
"Paoly, io penso che Medea si riferisse agli anonimi che non si firmano, quelli che seminano zizzania e insulti gratuiti a tuttE, approfittando di qualsiasi evento per demolire chi fa i complimenti a Ricky. se rileggi gli scambi, non penso di sbagliarmi.
se poi Medea considera fuffa tutto il commentario e il cucuzzaro, mah, non saprei.."
inoltre, penso che Ricky ti abbia invitata a leggere Medea nell'intervento suo ultimo (di Medea) nel post del toro.
ricordavo che agli inizi della tua apparizione su questo blog parlasti di tua nonna in particolare (se non sbaglio) che ti parlò del suo vissuto durante il fascismo e comprendo la tua sensibilità (forse accentuata) sull'argomento.
sorridi Paola, siamo sulla candid camera della vita, anche su questo blog che di virtuale o filmico non ha nulla davvero, secondo me.
una carezza..
.attimi
Se ti rispondo significa che mi metto in discussione, infatti discuto con te.
Ho mai detto di amare Stalin? Dove? A me non piace manco Lenin, figurati.
Sono un antifascista di matrice liberale e non comunista. Per quanto riguarda
i partigiani sai bene come la penso se hai visto il mio film e di mio fratello
a Onorina Brambilla Pesce, sai sicuramente chi è, vero? Ma leggi quello
che scrivo? Ho detto che l'opera artistica può nominare Hitler e anche
la storia, ma se lo nomini a vanvera per darmi contro sei tu che riduci
Hitler a un semplice uomo nero da tirare fuori dal pacchetto delle patatine.
Quindi ti riboccio, ancora con più convinzione di prima. Poi se vuoi
dirmi che per te"realtà" è quello che cresce dalla terra, se hai una
visione così riduzionistica della realtà, non posso farci niente, ma proprio
niente. Se una poesia mi stringe il cuore, quella stretta al cuore
è reale. Don Chisciotte è più reale di me e di te che viviamo su questa
terra e scriviamo come ectoplasmi su un blog. Parlare di te ti ha
resa più reale? Secondo me sì, se le tue parole sono nate dalla tua
verità. Ciao.
Mettersi in discussione non è discutere con qualcuno ma con se stessi.
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