Ieri non so più quante GIF ho mandato, per non parlare
dei giorni scorsi. Poi sono uscito di casa e mi sembrava
strano che le persone avessero una continuità espressiva,
mi dava quasi fastidio la vita dei volti, la loro imprevedibile
carica energetica. Se immagino un inferno mentale perfetto,
immagino una mente saturata da costellazioni congelate di
GIF. Dio è morto, la parola si è atrofizzata, e viviamo nel
regno ripetitivo delle GIF. E questo ha un senso, la fine del
mondo sarà una GIF eternizzata nello schianto del Nulla.
3 commenti:
la decandenza fenomenologica
della parola e dell'essere?..
.attimi
Ci siamo!
eh, il buon Friedrich aveva previsto tutto già nel 1886.
"Si riconosca in cuor proprio sino a che grado il nostro mondo moderno senta la mancanza di tutta la specie degli Eraclito, Platone, Empedocle.."
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