venerdì 20 aprile 2018

UN FILM DI CLAUDIO CERVERA

80 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma piuttosto, di fare certi giochetti, me lo taglio il cazzo e lo butto nella pattumiera.

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Tanto non è un cazzo da farci un quadretto.

attimiespazi ha detto...

sinceramente non ho capito l'intento comunicativo di questo spot, se mai ce n'era uno, su un argomento così delicato. dialoghi scadenti e scritta finale senza senso, secondo me. Claudio Cervera, se mi leggi, non mi è piaciuto, sai?
con questo video, per come la vedo io, ritorniamo un pochino al discorso di come il web possa banalizzare certe situazioni (come è successo con il famoso click).
a te, Ricky, è piaciuto come è stato proposto e montato questo spot, ti ha trasmesso qualcosa? che cosa? è per questo motivo che lo hai messo in primo piano? o, semplicemente, vuoi stimolare una discussione?
grazie se mi risponderai..

.attimi

Anonimo ha detto...

Non a tutti è dato cantare,
non a tutti è dato cadere come una mela ai piedi altrui.
E' questa la più grande confessione
che possa farvi un teppista ...

Sergej Esenin

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
attimiespazi ha detto...

Freddy, da quanto tempo stavi insieme a Lei?
non arrabbiarti, serve a ben poco..

.a

Anonimo ha detto...

Non è grave. Sopravivverò!

Paoly ha detto...

Ricky...
mi accodo ad Attimi. Pessima la qualità dello spot, niente da salvare, recitato pure da cani, eh. A mio avviso. Scontato. Dopo il primo mezzo minuto sai già come andrà a finire e dove vuol parare. Ma resta sul finale "ambiguo", proprio il momento in cui non dovrebbe esserlo. Perché c'è chi non capisce benone... soprattutto i famigliari che abusano delle donne non stanno benone col cervello. Gioco? Quale gioco? Giocare a fare e subire violenza sessuale?! Cazzo che bel gioco, educativo soprattutto.
Ma questo "regista" delle tube non mie di certo... ci è o ci fa? Non ne ha azzeccata mezza di mezza. Cambi mestiere, santo di quel cielo pietoso.
Scusa se mi sono permessa... eh.
Attimi ha ragione! Cosa ci hai trovato in questo... spot? Non le hai ancora risposto. Attendo pure io, dai.

Freddy
Mi dispiace, sinceramente.
Da ricordare che anche le donne non sono certo sante. Anzi a volte purtroppo... l'opposto.

attimiespazi ha detto...

@Freddy Fosca

https://youtu.be/gYkACVDFmeg

rickyfarina ha detto...

Ci ho trovato che Claudio lo ha fatto con le migliori intenzioni, che il suo stile è ironico e non patetico drammatico ma se vorrà risponderà lui come meglio crede in quanto gli ho segnalato il vostro punto di vista. Ciao ragazze.

altrimentipresente ha detto...

Le cose peggiori sono sempre state fatte
con le migliori intenzioni.

Oscar

attimiespazi ha detto...

"la violenza sulle donne è una cosa seria; falla solo per gioco"
lo slogan finale, già di per sé, è un'ossimoro,
stridente e cacofonico.
lo spot lo reputo di una superficialità adolescenziale abbastanza evidente,
dato il contesto così drammatico e delicato che Claudio ha voluto trattare.
su YT si comunica sempre e comunque qualcosa, e vorrei dire a Claudio che il suo lavoro sembra indurre lo spettatore a pensare
che sia quasi lecito l'incesto (il protagonista si presenta come suo fratello)
e che la ragazzina (passabile per qualsiasi ragazzina) - nonostante nella scena oscurata urli e si dibatta -
alla fine si renda schiava consenziente e incosciente di un abuso
come se si trattasse di un gioco, che non è un gioco se ci giochi.
in temi così importanti sottovalutare la potenza di identificazione di uno spettatore
è fondamentale, secondo me.
concludendo , in due parole:
spot ambiguo.


ciao baby Ricky,
chiamarlo film, da parte tua, mi sembra esagerato e
la tua risposta non mi dice nulla, è insipida..

.attimi

riccardofarina69 ha detto...

Mettici del sale. Claudio mi ha fatto un videoritratto. Se lo monta poi lo posterò qui sul blog. Credo che sappia "difendersi" bene da solo senza bisogno di un avvocato. No? Non penso sia facile trattare certe tematiche, diciamo che comunque ha avuto coraggio, ma francamente non mi sembra ambiguo il messaggio, forse non avete accettato la chiave di lettura ironica.

attimiespazi ha detto...

no, niente avvocato, si tratta di capire cosa ti era piaciuto di questo spot,
perché hai scelto proprio questo filmato per presentare Claudio;
si tratta di capire se oltre allo "stile ironico e non patetico drammatico"
che ci hai letto
ti abbia trasmesso anche qualcos'altro.
si tratta di confronti su un prodotto visivo, verbale e scritto portatore di un messaggio.
se non ti ha trasmesso nessuna emozione, al di là del tuo giudizio tecnico,
non saprei che dirti.

a Claudio mostro la mia critica scritta perché penso che sia importante
fargli giungere gli umori di chi guarda un suo lavoro, soprattutto gli umori
di un pubblico femminile che sente sulla pelle viva una situazione incresciosa;
mostro la mia critica scritta perché mi piace esprimere le motivazioni
per cui una comunicazione web non mi è piaciuta (si fa comunicazione con le immagini, la musica e le parole, lo sai meglio di me) e, chissà, dargli modo di riflettere.
io avrei posto le ultime scene in maniera diversa, ma non glielo dico a Claudio.
secondo me, non è un buon lavoro.

solitamente cucino senza sale, tanto ce lo ritroviamo dappertutto nei cibi,
ma da un Genio
mi aspetto piatti più gustosi nei confronti critici.

ciao pussypussyrickyno..

.attimi

Paoly ha detto...

Non metto in dubbio le buone intenzioni di Claudio. Ci mancherebbe.
Se l'intento era di essere ironico e non drammatico patetico... non è riuscito per niente. Senso dell'ironia... da imparare da zero. Almeno stando a questo video.
Concordo con Attimi nuovamente, in merito all'ambiguità del finale e del messaggio finale che, detto francamente, mi fa abbastanza orrore.
E, come quasi sempre accade, gli uomini non sono minimamente in grado di comprendere la portata terrificante e abominevole di una violenza sessuale. Ammenoche non sia la compagna, o la figlia a subirla. Sempre che non siano essi stessi i primi violentatori.
C'è poi chi crede, e che un qualsiasi dio li perdoni (ma anche no) che stuprare la propria moglie non sia violenza sessuale ma una sorta di "diritto coniugale". O una violenza sessuale minore rispetto ad un'altra.
Poi si parla di cultura, letteratura, cinema, arte, scienza... e nel 21 secolo c'è ancora chi giustifica abusi sessuali.
Ogni poco anche qualche uomo la subisce. Allora forse... no, quasi tutti gli uomini non comprendono assolutamente, condannano ma giustificano. Mettetevi d'accordo con voi stessi. Calatevi nei panni di chi viene violentata... ma non vi ci calate mai. Gravissima incapacità.
Ironia? C'è poco da far ironia, anzi niente. Ma se si vuole tentare la strada dell'ironia... occorre saperlo fare, e molto molto molto, eccelsamente bene. Il terreno è rischiosissimo e gli errori... non ammissibili, in un contesto virale di portata mondiale come il canale you tube. Se non lo sai fare... non farlo. Non farlo. Occorre prendere coscienza dei propri limiti e non sfidarli. O farli sulla propria pelle e non su quella degli altri. O se preferite... su culo o vagina degli altri, visto il tema.
Spero di vedere un Claudio diverso. Come Attimi ritengo che non sia un buon lavoro, per niente. Sotto tutti gli aspetti. Questo lo rimuovo dalla memoria. Miei personali punto di vista ed emozioni, certamente.
E come Attimi credo nella critica, nel bene che una critica onesta intende fare. Credo sia noto che, quando si tratta delle vite altrui, la mia critica si fa molto severa.

attimiespazi ha detto...

N.B.
che pussy sia inteso
come micio, eh!..
:-)

.attimizoologa

riccardofarina69 ha detto...

Paoly,che cosa ti fa orrore? Il gioco? Che la coppia possa divertirsi con un finto stupro? O ti fa orrore che il corto per te non sia riuscito? Altra domanda e parliamo di un capolavoro: Cane di paglia. Conosci il film? Una scena del film fece scandalo, la moglie di un matematico, Dustin Hoffman, viene violentata, e la scena è ambigua perché la donna si dibatte, urla ma si capusce anche che sta godendo. Qui siamo nella storia del cinema. Parliamone. Il regista che ha filmato questa scena per te è un farabutto?

Paoly ha detto...

Riccardo...
Prima cosa che intendo subito chiarire: chi ha usato l'aggettivo "farabutto"? Tu. Non io. Anzi ho subìto specificato che non ho mai messo in dubbio le buone intenzioni di Claudio, cioè la sua intenzione di lanciare un messaggio contro la violenza, non per la violenza. Questo deve essere chiarito immediatamente e lo chiarisco nuovamente.
No, non mi fa orrore che il corto per me non sia riuscito. Capita a tutti i registi, pure a quelli che fanno la storia del cinema. Solo che riguardandolo se ne rendono conto, praticamente sempre, e lo scartano sul nascere. Per altro il tema dello spot di Claudio è rischiosissimo, ultimamente dibattuto fino alla nausea, sfruttato dai media prettamente per fini tutt'altro che nobili. E rendendo il tema stupro sempre più confuso, ambiguo, opponendo uomini a donne quando invece dovrebbe unirli in una guerra comune.
Mi fa orrore la frase finale ed appunto la frase finale riguardante il "gioco". Si. Perché se una coppia in privato lo fa, buon per loro. Ma nn mi pare un "gioco" da sbattere su internet, su you tube. Perché troppi naviganti, come si può facilmente notare, non hanno l'intelletto per comprendere ma soprattutto troppi sono assetati di violenza, di qualsiasi tipo. E il messaggio, può facilmente essere frainteso. Non mi pare un "gioco" da consigliare. Perché anche la roulette russa è un gioco. Potrei dire: non suicidarti, fallo solo per gioco.
Cane di paglia. È appunto un "capolavoro", tu l'hai detto. Il corto di Claudio è un "capolavoro", Riccardo? Dimmi se si o no. Perché, per affrontare il tema, occorre essere certi di saperlo fare e di averlo fatto egregiamente. Ma tu esuli una scena dal contesto di un intero film. Non è la stessa cosa l'esplicazione del messaggio di un film da quello di un corto. Cane di paglia. Il messaggio sta già nel titolo ed è tutt'altro messaggio, non scevro di amarezza. Non considerato un "gioco". Perché la moglie in parte gode? Lei ha voluto quegli uomini a lavorare, sapendo bene chi erano. E provocandoli, sapendo bene chi erano. Ciò che non era suo marito e che lei desiderava, o credeva di desiderare, che fosse. Il regista, in un capolavoro si spinge in una scena egregia in un contesto ben preciso, girato egregiamente. E riesce pienamente nel messaggio che intendeva trasmettere. Ora... credi che Claudio in questo spot ci sia riuscito?
Cosa apprezzi, tecnicamente parlando, dello spot? Cosa ti è tecnicamente piaciuto? È riuscito nell'intento? Dove e come? Parliamone.
Perché il tema è la violenza. Sessuale. Che appunto è una "cosa seria", espressione banale e spesso usata per banalizzare la cosa come non così seria. La violenza non è una "cosa". È violenza di un essere umano o più di uno su un altro, un altro che sa più debole e destinato a soccombere. Una bestia mai è così vile da accanirsi sul più debole, combatte per sopravvivere non sapendo se vincerà o perderà. Una bestia mai sarebbe tanto vile. L'essere umano si. Ed è mostruoso, non dei "mostri" che piacciono a te però.

attimiespazi ha detto...

Ricky,
nel tuo cuore tanto, troppo cinema.

una violenza è sempre una devastazione.
e tentare di esorcizzarlo con supposta "ironia" è peccare di superficialità..

.a

rickyfarina ha detto...


Ciao Paoly e ciao Attimi, c'è un equivoco, farabutto era riferito a Sam Peckinpah e mi interessava il discorso dell'arte e se ci sono dei limiti per voi alla rappresentazione dell'arte. Molte femministe dell'epoca accusarono il regista per questa scena. Sulla violenza dello stupro siamo tutti concordi nel definirla una violenza, una infame violenza, su questo non ci sono dubbi. Qui stiamo parlando di un corto, un piccolo film, uno spot, chiamatelo come volete, quindi stiamo parlando di un'opera che tratta il tema della violenza, non della violenza stessa. Non sto dicendo che il corto sia un capolavoro. Ho postato il corto perché Claudio mi è simpatico, ho potuto apprezzare la sua sensibilità e la sua intelligenza, e mi interessava creare una discussione. C'è un piano estetico che è stato aspramente criticato: la recitazione degli attori per esempio. Sul piano etico mi sembra di capire che la critica sia rivolta all'ambiguità e quindi pericolosità del messaggio, se fruito da utenti sprovveduti, giusto? A me il messaggio non sembra molto diverso da certi slogan tipo: FATE L'AMORE E NON LA GUERRA. Giocate all'amore, giocate come vi pare, basta che sia amore e che sia gioco. Questo mi sembra il nucleo. Se poi questo messaggio rischia di essere interpretato in modo scorretto, non credo che sia responsabilità di chi fa un film, dopo Il cacciatore di Cimino ci sono stati alcuni spettatori facilmente suggestionabili che hanno fatto la roulette russa e ci
hanno lasciato le penne, la colpa è del regista Cimino secondo voi? Mi interessa il confronto su questo tema. Anche per chiarire le idee che ho e confrontarmi con altri punti di vista. Grazie.


attimiespazi ha detto...

purtroppo, nella realtà accade che vengano circuite bambine e ragazzine, come pure bambini e ragazzini, nella loro innocenza, presentando i tentativi di abuso come fosse un gioco o come se si trattasse di un film o un videogioco. a 11 anni sono stata molestata per "gioco" ma, per fortuna, mi è andata bene. mi sono accorta del rischio corso solo da adulta.
capisci quante sfumature può contenere la parola gioco in un contesto simile?
non si sta accusando il filmmaker ma si sta tentando di far capire che trattare argomenti simili con "ironia" e leggerezza non è delicato e rispettoso verso un problema grave ed annoso, molto molto sentito che presenta mille sfaccettature e che non ti sto a scrivere da smartphone.
i messaggi subliminali all'interno dello spot sono quelli che ti ho già elencato nei miei precedenti commenti.

tornando al cinema:
hai visto mai Sotto Accusa con la Forster?..

.a

rickyfarina ha detto...

Mai visto o non ricordo. Ho chiesto a Claudio di intervenire.
Quindi tornando al punto, per te Attimi, ci sono temi che non
possono essere trattati con il registro ironico? Tipo La vita è bella?
Ho capito bene?

Claudio ha detto...

Salve,
Che dire? In primis che sono felice di aver suscitato delle emozioni, in secondo luogo, che lo sono un po’ meno per le critiche negative.
Con questo non intendo dire che non mi si possa criticare, anzi.
Rispondere punto per punto mi sembra impossibile, l’unica cosa che mi sento di fare e dirvi la mia. Non per essere assolto ma solo per darvi un ingrediente in più, e per rispetto al vostro interesse verso un mio lavoro.

Io adopero l’ironia da sempre. È l’unica arma che conosco e che mi tiene vivo al mondo. So usare solo lei.
Ed è solo attraverso questa chiave che riesco a dire la mia su qualsiasi argomento. Non penso che ci siano argomenti dove si possa ironizzare ed altri dove, invece, no.

Detto questo, a me fa ridere il contrasto tra “non vorremmo mica abbassare la media” e tutto il resto detto prima. Mi fa ridere. A me.
E questo mi basta per farci un corto.
Come diceva Luttazzi “se ti fa ridere, allora va bene”.

Alla fine, però, si evince che lo scettro del potere è sempre stato della donna, perché nell’ultima inquadratura, la battuta di Aurora dovrebbe spiegare che non c’è stata violenza né incesto, e che i protagonisti altro non sono che una coppia di amanti che giocano.
Le fantasie sessuali e le perversioni sono molteplici al mondo, e io non sono bigotto da giudicarne nessuna.

Ricky, mi dispiace se ti ho rovinato la reputazione ;-)
Dai, magari Sala D’Attesa piace di più :-)

attimiespazi ha detto...

La Vita è Bella è a registro poetico, secondo me.
se Claudio voleva fare dell'ironia l'ha fatta in maniera forzata e sconclusionata. leggerò Claudio con piacere..

Paoly ha detto...

Interessante, Riccardo.
Vorrei quindi far notare una chicca di "Cane di paglia". Il protagonista, pacifico e che rifiuta la violenza fino a sebire ingiustizie, si ribella ed è capace di violenza... non per se stesso, o per un suo caro, ma per un uomo qualunque. E questo uomo qualunque è il più debole, più debole di lui. Un malato di mente... in quegli anni, ma spesso ancora, considerato un essere inferiore e spesso sbeffeggiato, maltrattato, picchiato, reietto della società. Il protagonista sceglie di usare violenza per un uomo qualunque, un malato di mente destinato a soccombere. E questo è un messaggio che va oltre "il cane di paglia", che supera quasi la violenza per amore dell'essere umano. L'accorata preghiera sottintesa del regista. E giustifica la scena ardita della violenza sessuale, opponendo la generosità, l'amore incondizionato di un essere umano per tutti gli esseri umani. E la moglie... è come il gruppo di violenti un'antagonista. Che ha sposato un uomo senza amarlo, altrimenti avrebbe amato per prima la sua non violenza, generosità tanto grande da subire l'ingiustiza senza ribellarsi (e questo non è bene in realtà, buoni si ma succubi no). Ed essa vuole provocare il marito, lo fa con coscienza, facendolo subire. Essa subisce la violenza psicologica che lei fa subire a suo marito, che non ne gode ma cede per farla contenta. Lei subisce violenza ma un po' ne gode, perché a lei la violenza in realtà piace.
Ed il regista crea un capolavoro, osa. Ma c'era chi non era in grado di apprezzare il capolavoro artistico e non aveva la capacità di cogliere i messaggi che pulsa... donne accecate da una battaglia giusta, spinta però spesso verso il rancore contro l'uomo in quanto maschio, senza fare eccezioni. E questo detesto nelle femministe di allora e nelle femministe invasate di oggi. E le cazzio ad ogni occasione.
Ora, FATE L AMORE E NON LA GUERRA è diversissimo! Lo astrai da un contesto storico specifico, di non poca importanza. Si manifestava apertamente il diritto di chiedere la fine di una guerra specifica, disastrosa e senza un perché tale da giustificarla, e della guerra in generale. E si combatteva per la prima volta per l'emancipazione della sessualità, per liberare la sessualità da tabù, preconcetti, giudizi per poterne finalmente godere, perché fare l'amore è un piacere immenso, e generoso se fatto con rispetto ed amore, che non fa male ad altri esseri umani. A differenza della guerra.

Paoly ha detto...

Claudio.
In merito all'ironia ed alla sua importanza vitale... sento verso di essa esattamente ciò che sentì tu. L'ironia, e il suo dono di far genialmente ridere, è per me forse il bisogno psicologico primario. Solo la risata riesce a salvarmi quando mi sento perdiuta. L'ho espresso su questo blog più volte. Mi basta ridere, e so tutto passa.
Si può ironizzare su tutto, vero. Chi fa Satira ironizza su tutto, provoca risa ed al contempo, quando osa spingersi all'estremo, aspre critiche e discussioni. Ho sempre rivendicato e rivendico il diritto della Satira a farlo su tutto. Tutto. E c'è ci ci è morto per rivendicare questo diritto. Ed ancora viene pianto, da pochi, e condannato dai molti. Lasciamo stare che ancora questo mi avvelena il sangue.
Secondo me però tu non ci sei riuscito. Mi dispiace dirtelo ma ritengo che la tua ironia, in questo caso specifico, non sia stata assolutamente all'altezza del compito. E ti cazzio. Non è stata a livello di Luttazzi, e non si pretende che si sia al suo livello in generale (compito arduo) ma in un caso come questo. Quando si tratta di un tema così delicato e socialmente drammatico. I vignettisti di Charlie Hebdo massacrati erano geniali. Spesso spietati, cinici, quasi sadici verso l'assurdità dell'uomo, spinti oltre il limite mentale di troppi altri esseri umani. Ma lo facevano con genialità. Risate amare, molto amare ma risate che giustificavano la loro spietatezza in virtù dell'essere mirate, piazzate e azzeccate con genio. Allora si può fare ironia su tutto. Nel tuo spot ci voleva un livello pari ed io non l'ho proprio trovato.
"Non vorremo mica abbassare la media" è una battuta azzeccata, si. Ma il contesto in cui è la rende quasi brutta. Perché, a mio personale ed opinabile avviso, non un buon lavoro.
Il finale... l'ho interpretato in modo corretto. Ma ci ho messo un attimo... è troppo ambiguo. Ed il giocare a fare e subire violenza, utilizzando per di più un fratricidio, non è a mio parere esattamente un gioco da esaltare con uno slogan finale, per di più su un canale come you tube, a cui chiunque accede, anche la maggior parte dei minorenni. Ci sono giochi estremi e un po' o molto perversi che magari si fanno con piacere nell'intimità e sta bene, ma che non andrebbero esaltati su you tube, per altro in uno spot con un tale tema.
Il mondo è per lo più bigotto, vero. Ma occorre anche prendere atto che questo non giustifica l'esaltazione di perversioni, che di fatto non si disapprova, ma che possono essere facilmente fraintese da troppi cerebrolesi.

Perché, Riccardo, uno spot antiviolenza non è un film. È fatto solo per lanciare un messaggio. E se resta ambiguo, e la scelta dell'ironia non è all'altezza, come io reputo in questo caso, fa più male che bene. E si, un regista è responsabile di ciò che comunica se gira uno spot su un dramma sociale. Verso appunto la società. Un film invece non è tanto mirato a lanciare un messaggio, anche se a volte lo fa eccome, quanto al godimento ed apprezzamento della visione stessa del film. Non ha la stessa responsabilità di uno spot su un tipo di violenza perpetrata da sempre ed a tutt'oggi viva e vegeta, ed ancora da troppi giustificata.

Questo è il mio personale punto di vista, che può essere opinabile e magari scorretto per gli altri.
E Claudio... non hai rovinato alcuna reputazione! Capita di toppare ad avviso del pubblico, ma un caso non può certo pregiudicare il lavoro di un regista e la sua persona! :)))

Anonimo ha detto...

Per me non avete capito tutti un beneamato.

Cane di Paglia è un film sulla natura umana, come tutti i film di Peckinpah: c'è dentro tutto e di tutto, e costringere a guardare quanto siamo sporchi, capaci di grandissime violenze, se necessarie o gratis. Quanto siamo marci, corrotti, e disposti a cedere alla violenza e al godimento se solo ci viene fatta l'offerta giusta.
E qui Claudio dimostra una certa comune visione con Sam, anche se non penso ne si sia ispirato direttamente, consapevolmente. Spiace che adesso tiri indietro la mano, e dica "Infondo è solo una coppia che si diverte...".
Non credo che l'intento fosse questo. Aldilà delle menate che si fanno Paoly e Attimi, francamente inutili qui (tanto al limite il danno è ormai fatto), io penso che Claudio avesse in mente ben altro facendo il film. L'insulto, assolutamente relativo, è verso il fratello, non tanto alla sorella. Perché adesso Claudio dice "Una coppia"? Non ha alcun senso. Questi sono due fratelli che scopano, altroché. E come in alcuni film si vuol stupire il pubblico con lo shock rappresentato dal fatto che è la dolce sorellina la "padrona", e non il fratello coglione. Idea non originalissima, anzi direi quasi per niente. Un tentativo. Ma di dire cosa? Domanda interessante a cui se vuole Claudio potrebbe dare risposta.
DAF.

attimiespazi ha detto...

ciao Claudio, quanti anni hai?

Ricky, ti consiglio la visione di
Sotto Accusa. è molto crudo e ti lascia con delle domande e dei dubbi in testa.
quasi un film documento. da vedere, se non altro per la stupenda interpretazione di una Foster bravissima. merita la visione, credimi..

.attimi

Paoly ha detto...

Scusate se ho rotto troppo le palle. Prolissamente nauseatamente.
È per me un tema sociale a cui tengo in modo particolare, e beninteso anche se perpetrato su uomini.
E poi sono in vena di critica oggi. Critica pimpante.
Giuro non lo faccio più. Per oggi.
Ciao ciao, ora mi faccio una dormitins.

Anonimo ha detto...

Credo che Claudio abbia voluto parlare di un taboo, l'incesto, condendo l'argomento con l'ulteriore perversione di una violenza sessuale francamente un po' ridicola, ma necessaria, indispensabile alla sceneggiatura. Il fratello fa una presentazione di circostanza che giustifica il titolo del film, in modo del tutto sarcastico. Nell'elenco dei crimini sessuali è indicato chiaramente che la famiglia è spesso il luogo principale delle violenze. Questo è senz'altro vero. Tuttavia percepisco che Claudio preveda che sia si il luogo di un sesso proibito, ma spesso nient'affatto violento, implicitamente per quanto tacitamente tipico. Attendo smentita. Anzi: spero in una smentita?
Il tema non sarebbe la violenza quindi, bensì l'incesto, e i suoi risvolti psicologici. Ed è questo che Claudio dovrebbe spiegare: cosa intende, cosa ci vuol dire, cosa ha immaginato.
Forza Claudio non essere timido.

Anonimo ha detto...

Attimi e Paoly non avete capito l'argomento del film, secondo me.

Paoly ha detto...

Anonimo...
ti sfugge il fatto del fatto che Claudio ha dichiarato tema ed intento.
E non è esattamente il tema che tu hai interpretato.
Per Claudio in realtà quelli non erano fratello e sorella ma una coppia di amanti che giocavano ad un incesto violento. L'ha esplicitato chiaramente.
Forse tu stai interpretando forzatamente il corto perché è ciò che vuoi vederci.
Non avrò capito un benemerito cazzo di "Cane di paglia", come tutti gli altri... tua opinione, io però mi sarei espressa con più educazione.
Chiaro che squarcia il tema della miseria umana, sta nel titolo che non è stato creato dal regista ma preso in prestito per il suo film. Titolo che rappresenta un pensiero preciso. Poi io ci ho visto altro. Posso non aver capito, l'intento di cui parli però mi era chiarissimo già dal titolo. Io ci ho visto anche altro... magari sbagliando. Sta bene. Tua opinione.
Nanna ninna per me.

rickyfarina ha detto...


Paoly, la devi smettere di dormire proprio sul più bello!!!

attimiespazi ha detto...

Anonimo DAF, ma stai facendo la mia stessa domanda posta nel mio primissimo intervento:
"sinceramente non ho capito l'intento comunicativo di questo spot, se mai ce n'era uno, su un argomento così delicato".

??????

Claudio ha dato la sua risposta e mi è piaciuta. la forma, la regia, i dialoghi e lo slogan finale con i quali ha cercato di trasmettere il suo messaggio, purtroppo, sono mal riusciti secondo me poiché possono indurre ad una interpretazione errata per l'ambiguità che si respira dal primo all'ultimo pixel.
La Forma, importantissima..

.a

attimiespazi ha detto...

io salvo l'intento del regista fino alla scena della presunta violenza. ecco, a quel punto andava montata una scena diversa che non rivelo a Claudio, ma che avrebbe cambiato il risultato.
e poi, Claudietto!!!!
le parole sono importanti, lo slogan stride da matti!
dai, ammettilo.
:-)

.a

attimiespazi ha detto...

comunque, avevo già incrociato il tuo canale tempo fa. ho visto un tuo corto ma poi non ho guardato altro perché le fiction su yt, stiliscamente molto similare fra loro, generalmente non attirano la mia attenzione. peri, magari, appena ho tempo a disposizione mi faccio un giretto nel tuo canale.
ciao..

.attimi

Anonimo ha detto...

Paoly
ho scritto "beneamato": il "cazzo" ce l'hai aggiunto tu ;)
Vedi com'è bello poter interpretare? Certo che interpreto: passo la vita a cercare di interpretare cosa passa nello testa della gente, sapendo che al 99% dichiara il falso: esempi a richiesta. Ah, pure nella mia, ovvio. E non ti dico le balle.
Avei una domanda: mi sapresti spiegare perché una coppia di amanti dovrebbe giocare a inventarsi un incesto, violento o meno? Mi sfugge la libidine, il pensiero perverso che porta a immaginarsi di scoparsi e farsi scopare da una sorella o un fratello, per eccitarsi e godere quindi di più. Cos'è, un nuovo gioco di società a tema? No perché sarebbe interessante farci due chiacchiere con codesti personaggi, non trovi? Qui non si tratta di una tizia che gode se il marito la violenta fingendosi un bandito, mi pare.
Non è che a) questi sono veramente fratelli? (solo che non si può dire ma solo intuire) e che a lei la "solita solfa" non basta più, in aggiunta alla porcata?
E b) questi sono sì una coppia "normale" ma che avrebbe voluto che gli fosse capitala la faccenda, se la sono immaginata, e quindi la mettono in scena per libidine ulteriore? Beh, interessante. E che quindi non c'entra un beneamato (?) la violenza sulle donne da te e Attimi postulata, ma solo la mente perversa della gente, non che un certo bagaglio di ipocrisia? Cose che Sam conosceva di molto bene...

attimiespazi ha detto...

Anonimosochecerchidiinteroretareipensieridellagente,

lo slogan finale chiarisce il tema principale "La violenza sulle donne"

capito CiccioAnonimoso?

.@

Anonimo ha detto...

Attimi no, mi pare che non affatto dicendo la stessa cosa.

Secondo me Claudio ha fatto un film con intento sarcastico sulla gente e le sue perversioni, e non su uno specifico tema, sia esso l'incesto (e mi pare probabile), la violenza sulle donne (e non mi pare proprio), o volesse sottolineare il potere femminile in una delle sue espressioni.

Che sia un po' "tirato via" è evidente. Ma sai perché (secondo me): perché non scrivono ciò che poi girano. Non c'è sceneggiatura. Comunque Claudio almeno usa degli attori.

Se sceneggiassero i loro film il risultato sarebbe diverso.

Anonimo ha detto...

Attimi,
questo lo dici tu. lo vuoi vedere tu.
E anche se Claudio avesse scritto o fatto dire da una voce fuori campo "No alla violenza sulle donne", come messaggio finale per evitare attacchi delle Paoly e Attimi, inevitabili, a me il dubbio che ci abbia voluto dire altro resta.
Che poi io sia perverso questo è un fatto ineluttabile.

Capito Ciccia?

attimiespazi ha detto...

Anonimoso, ma nei titoli di coda si legge:
scritto e diretto da Claudio Cervera!

guarda che ti rimando a settembre, eh!

attimiespazi ha detto...

Ciccino Anonimoso,
le scene iniziali iniziano con le notizie di cronaca sulla violenza alle donne, il fratello discute dell'argomento con la sorellina e poi inscenano una violenza. fine con frase finale a rinforzo.
cioè, più di così si muore..

Anonimo ha detto...

Attimi,

hai abbastanza scassato il beneamato con sto modo di fare da mamma anarchica: o fai la mamma o fai la anarchica. Sembri una del PD. Renziano.
Cerchi di portare l'interlocutore dove vorresti tu, con garbo, ma alla fine dai più fastidio di Freddy Fosca. Se non hai argomenti non sei obbligata a scrivere.

attimiespazi ha detto...

ciao Anonimosetto Cicetto,
mi sono già affezionata alle tue contorsioni cervellotiche ma devo lasciarti. scusa errori smartphoneschi.
saluti ciccini cicciotti
:-))

.attiminaciccina

Anonimo ha detto...

Cos'è che non capisci se uno ti scrive:

ANCHE SE CI FOSSE UNA VOCE FUORI CAMPO CHE LO SPIEGA IO NON CI CREDEREI?

E basta dai.

attimiespazi ha detto...

no, ho risposto al tuo

"Se sceneggiassero i loro film il risultato sarebbe diverso."

invitandoti a leggere i titoli di coda.

mamma mia come siamo permaloseeee!!!

attimiespazi ha detto...

non nominarmi se non intendi confrontarti con me e siamo apposto, ok?
il ciccino, ciccetto e vari erano toni affettuosi.
scusa tanto.
mamma mia che caratterino..
:-(

Anonimo ha detto...

Qui sono tutti in attesa del reddito di cittadinanza.

Anonimo ha detto...

E io ti invito a non credere alla favole. Anzi no: credici Attimi, tu credici.

Non sono permaloso ma tu proprio non sai cosa sia il termine "dialogo" e rispetto delle altrui opinioni. Solo che sei furba, e ti camuffi dietro a una gentile patina di garbo. Ma con me caschi di molto male.

Anonimo ha detto...

Ah, siamo al "non nominarmi"? E allora che cazzo lo fa a fare il blog Farina...?

Io ho un opinione su ciò che ha fatto Claudio, che non è la tua.

Te la vuoi giocare sulla "violenza sulle donne"? E che ti devo dire... Se non sai come passare il tempo questo è un modo come un altro

attimiespazi ha detto...

magari fossi furba.
pensala come vuoi..

Anonimo ha detto...

Eh, cara mia...

Ne ho fatti abbastanza di giri di pista per non riconoscere una donna che se la gioca come fai tu... Guarda che non c'è mica niente di male, solo non pretendere che dopo un po' non ti si sgami.

Non sei d'accordo su una questione? Lo dici, punto e basta. Paoly, per esempio, è di una chiarezza adamantina, anche se spesso il suo bipolarismo la fa cadere in contraddizione (ho il dubbio che ogni tanto ci giochi ma la perdono ;)
Tu ti metti a giochicchiare con il tuo interlocutore senza mai dire chiaramente cosa vuoi, cercando di portarlo a spasso per poi calare la botta al momento giusto, quando lui si scopre. Ma che, credi che non si sia capito?

Guarda che se non stai facendo la furba e mi sto sbagliando (e ci mancherebbe), l'alternativa non è così consolante.

Ciao, e su con la vita (che qualche allocco ancora lo becchi ;)



Anonimo ha detto...

Manco un autovelox sulla Pontina le pigliava una foto come questa

attimiespazi ha detto...

vedi, quando i dialoghi si disperdono sui giudizi ad personam per me diventano scadenti.
il mio modo di pormi può non piacerti e puoi fare le tue supposizioni.
capisco solo che mi vedi al negativo, che non cogli i miei tentativi di stuzzicare l'intelletto altrui.
non conosci i miei moti di affetto spontanei e la voglia di giocare con intelligenza, senza furbizie di cui non capisco. furbizie di che?
stavamo scambiando opinioni e tu ti sei lanciato in "complimenti" nei miei confronti. l'argomento non sono io e se non ti sono simpatica non so che farci.
purtroppo, questi atteggiamenti mi sgustano e mi fanno passare la voglia di partecipare a discussioni civili.
non mi piace la guerra, io sono per l'amore e quando discuto qui è per confrontarmi con altre menti, con affetto e simpatia. e non mi risparmio di dar consigli seguendo sempre la benevolenza verso le anime che frequentano questo blog.
se il mio è uno sbaglio voler comunicare con tutti per come sono, allora è uno sbaglio, ok.
e sono una fessa per questo, perché mi aspetto sempre serenità negli scambi.
ti lascio campo libero, così non ti creo fastidi di alcun genere.
sono triste.
sono un'illusa
un'eterna illusa..

.attimi

attimiespazi ha detto...

calare la botta?
ma che botta e botta?
ma dove siamo? in un'arena?
diomio..

:-(

ho sbagliato a rimanere qui.
scusate il disturbo..

.attimi

attimiespazi ha detto...

dovevo fare come Paoly
e andare a dormire.
lei sì che ha capito subito
che aria tirava..

rickyfarina ha detto...


Attimi, tu fai un fischio e lo sbrano se vuoi, sarò il tuo bulldog!
Mi si accusa di non correre in difesa delle "mie" donne!
Giammai!

Anonimo ha detto...

Mannò dai non piangere...

Ti fai insultare nei peggio modi da Freddy Fosca, sei tutta comprensiva... e adesso fai l'offesa con me che dico che fai la furba? Che sei furba? Ma allora sei proprio furba! Con tanto di faccina triste.

E la madonna... e poi arriva il Farina cane da riporto. Ma state tutti buoni su. Che poi la domanda vera è un'altra.

Farina, stai a cuccia. Bau.


Anonimo ha detto...

Attimi, ascolta: se tu dici 1, io dico 2, tu ti spieghi, io mi spiego, tu puntualizzi, io ti rispondo... Sì, ma poi basta tesoro. Abbasta.

Tu, prova a farti un esamino di coscienza, piccino picciò: non molli mai figlia mia... Pari tutta dolce, fai l'educata educanda... ma in realtà se non "vinci" il dialogo, giri, rigiri, diagonalizzi, sposti il piano... E poi, quando il tuo interlocutore ti apre uno spiraglio, anche perché magari non ne può più... te ne esci con la sentenza. E qui viene fuori la tua vera natura: tu non vuoi parlare, vuoi giudicare.

Tu dici violenza sulle donne, io incesto senza violenza. Attendiamo un cenno dagli autori amici. Ebbasta.

Nel frattempo vedi di rilassarti, ciccia ;) Take it easy and vaja con dios.

Anonimo ha detto...

Ricky queste tue "donne" t'hanno ammazzato il blog mi sa

attimiespazi ha detto...

Anonimo Andrea,
non c'è nessuna vincita o perdita.
ma vincere che cosa? ma ti sembra che siamo in una gara?
sono dibattiti, funzionano così, non sono monologhi, di-bat-ti-ti e ognuno si propone come si sente e fin quando si sente.
se a me mi sembra che a te ti siano sfuggite delle cose (come x esempio che la sceneggiatura era del regista) te lo faccio notare.
ti devo lasciare nel tuo errore? io sono così, te le dico le cose.
se non lo gradisci possiamo ignorarci bellamente, vai tranquillo. mica dobbiamo sposarci, eh!
mi stai pure antipatico con il tuo fare "so tutto io perché ho girato il mondo".

non ti farò notare le tue distrazioni, me ne guarderò bene e gli errori te li puoi tenere stretti.

e non coinvolgere i rapporti umani, super umani che si son creati nel lunghissimo tempo con altri commentatori, abbine la decenza e il rispetto. nessuno mi ha mai mancato in sentimenti malevoli e tantomeno l'utente da te citato.

questo a me importa. il sentimento.

giro e rigiro, sposto il piano per aiutare a vedere le cose sotto vari punti di vista. terminato il confronto ognuno tirerà le proprie somme in base ai propri pensieri e le proprie convinzioni.

io non giudico, tu lo hai fatto nei miei confronti. vatti a rileggere.

"pari tutta dolce" che vuol dire che non devo ribattere? che devo stare zitta per farti piacere?
non.succederà. ignoriamoci. Va bene?
io sono io e non sono le donne che hai conosciuto. non catalogarmi, per favore, che mi fa incazzare.

grazie Ricky, ti terrò presente.
lo sai che sono imbranata a difendermi.
non mi piace difendermi da alcunché,
non è il mio mestiere.






Anonimo ha detto...

Attimi ti voglio bene.

Ma perché ti arrabbi tanto? Sapere che non ti sono simpatico mi ammazza proprio... Sono distrutto.

Ma pensi che potrò sopravvivere al fatto che non mi rispondi più? Dai, ripensaci...

Sei spietata.

attimiespazi ha detto...

Andrea - "gggrrrrrrr.. bau bau bau bau.. ribau.. ribau.. aribau.. baubau.."

Attimi - "fffffffffhhhh..miao..ffhhhh..miao.. sgragnauummiiaaooo.. miao.. fffhhhh.."

Anonimo ha detto...

Anonimo 13:48:... Dopo le tue arroganti invettive verso la sua persona dovevi risultare simpatico a Attimi?
Anonimo Omonimo

Anonimo ha detto...

Diciamo che ci speravo.
Se che riuscito Freddy...

Pesanti invettive poi... Perché le ho detto che fa la furba? Ma vedi di andare a fare in culo va, te e chi ti ha vestito stamattina (ecco, questa è una pesante invettiva).

Anonimo ha detto...

Scusate, sono in spiaggia, c'è vento e sono con lo smartphone. Riscrivo.

Per Anonimo Omonimo.

Diciamo che ci speravo.
Se c'è riuscito Freddy...

Arroganti invettive poi... Perché li ho detto che fa la furba? Che non dialoga ma giudica? Che gira e rigira su un argomento fino a quando uno per stanchezza molla? Perché le ho detto che il suo modo di fare "diagonale" mi ha stancato?

Ma vedi di andare a fare un po' in culo te e chi ti ha vestito stamattina, va (ecco, questa è un'arrogante invettiva).

Anonimo ha detto...

Freddy è Freddy non puoi competere con lui
Anonimo Omonimo

Anonimo ha detto...

E' tristemente vero: Freddy è Freddy.

Tu però intanto vattene affanculo, siccome tu sei tu.

attimiespazi ha detto...

ciao Andrea,
premetto che non so se ti fa piacere che io ti disturbi ulteriormente ma corro il rischio di un eventuale non gradito vaffanculo per dirti che
se tu mi hai inquadrata in una certa maniera e la mia personalità ti ha stancato in quello che tu definisci "modo di fare diagonale" non vedo perché dovremmo continuare ad avere degli scambi.
se insistessi, allora sì che sarei spietata, non trovi?
spero ardentemente tu possa comprendere la logica che mi spinge a scriverti questo.
tu sei libero di pensarmi come vuoi, non c'è problema, e farò tesoro di alcune tue parole, mentre altre tue parole le cicatrizzerò presto,
ragion per cui parteciperò in minor misura ai dibattiti.
sappi che mi fa una fatica boia scriverti per paura di irritarti in una qualche maniera a me sconosciuta. non voglio questo, è l'ultimo dei miei pensieri.
ciao..

.attimi

Anonimo ha detto...

Non fa 'na grinza. Peace.

Anonimo ha detto...

È risaputo che da un'antipatia può nascere un amore :)

Anonimo ha detto...

Lui c'è già dentro di brutto.

Anonimo ha detto...

Se son rose fioriranno, se son spine pungeranno.

Anonimo ha detto...

mitòmane s. m. e f. [dal fr. mythomane: v. mitomania]. – Persona affetta da mitomania, portata cioè alla fabulazione, a dare realtà alle creazioni della sua immaginazione, spesso vivendo in una realtà fittizia e cercando di imporre anche ad altri, come vere, situazioni puramente inventate: essere un m., una m.; la telefonata era opera di un mitomane; nell’uso com., millantatore, impostore, megalomane.

Anonimo ha detto...

Sì, e lei che dice "non catalogarmi"? Come nei migliori classici. Mi ricordano la Taylor e Burton :))

Anonimo ha detto...

Già. Questo sì che è un film vero... altro che Claudio Cervera e Ricky Farina.

Anonimo ha detto...

Un film mitomane.

Anonimo ha detto...

Ma tutto sto casino per sta cagata di corto? Ma sono recitati e girati, meglio i porno-trash, di stupro e incesto, alla Andy Casanova e gli altri pornocazzari italiani. Ahaahahah!