VI RISPONDO di domenica mattina, con il sapore del caffè in bocca. Chicca ci gode un casino a intervenire su questioni "etiche", è il suo limite, non sa fare altro su questo blog, e appena ha sentito il paragone Farina-Hitler fatto da Paoly è andata in sbrodolamento d'estasi, come farsi sfuggire una simile occasione? Il paragone è stato fatto, Paoly ha scritto se Hitler fosse stato un poeta e non un pittore...etc, ma come si può concepire una frase del genere nella propria testa? Non ci arrivo, è un mio limite. Sai Paoly? Sono un uomo limitato anche io, mi spiace darti questa fenomenale notizia. Io so leggere. Ti leggo anche sul Fatto, ed è sul Fatto che hai detto che Polanski è un uomo di merda o ricordo male? Dimmi se ricordo male, per carità, ho una memoria vacillante, sono un uomo di una
"certa, certissima" età ormai. Di Hitler purtroppo sono costretto a parlarne perché è stato assurdamente nominato in questo blog. Ed è l'ultima volta che lo nominerò, d'ora in poi dirò Topolino, assurdità per assurdità. Sminuire il pentimento come fa Chicca è cosa
degna da rivista da parrucchiere, evidentemente Chicca frequenta molto i parrucchieri. Ma come? Non avete letto I promessi sposi? L'Innominato è un uomo di merda secondo il ragionamento di Chicca, secondo il mio no. Chicca non si è mai pentita di qualcosa?
Anche solo una parola sbagliata? No? Niente? Mai chiesto scusa? Dovresti chiedere continuamente scusa al sottoscritto per il tuo fregartene di ogni mia opera. E ringraziami che ti sopporto con vero spirito caritatevole. Forza Chicca! Ci sei simpatica in fondo.
Avete mai letto il diario di Etty Hillesum morta ad Auschwitz nel 1943? Nelle sue parole non c'è odio nei confronti dei nazisti, e lo sapete perché? Perché in un mondo dominato dall'odio non voleva aggiungervi una sola goccia di odio in più. Bello, no? Io lo trovo bellissimo e coraggioso. Con Etty quindi rispondo anche ad Attimi, mi sforzerei di non odiare nessuno, questa è la mia risposta, ma non sono coraggioso come Etty, quindi so già che fallirei, resta comunque il mio modello spirituale. Solo grazie a persone come Etty il mondo ha ancora una speranza di salvarsi. Recentemente Manuela Diliberto, la sorella di Pif, mi ha posto un questionario, una delle domande era(cito a memoria): le politiche disumane di Trump sono giustificate dal pericolo terrorismo? La mia risposta è stata: sono proprio le politiche disumane a creare i terroristi. Perché ci odiano? si sono chiesti gli americani dopo l'attentato alle Torri gemelle, la domanda era giusta, è la risposta che è stata sbagliata: bombardare. E voi come avreste risposto a questa domanda? Sono curioso? Ho il sospetto che siate tutti dei destrorsi in realtà. Devo rispondere anche sulla pedofilia, se fossi un pedofilo, se fossi cioè una persona malata, vorrei essere curato E NON GIUDICATO. Ci sono pedofili contemplativi che non oserebbero mai fare violenza ma vivono il loro "amore" dentro e lo esprimono magari con dei versi meravigliosi, vedi Sandro Penna. Polanski quando morirà sarà come Pasolini, verrà ricordato per quello che era: un genio del cinema e un uomo di cultura. Una volta ero in spiaggia in Versilia e un avvocato mi disse: "Ma come fa a piacerti Pasolini? Andava con i minorenni marchettari!". La questione si fa spinosa, si può distinguere nettamente l'uomo dall'artista? Pasolini sarebbe stato Pasolini senza queste sue pulsioni? Non lo so, non ho mica tutte le risposte, allora rispondo a modo mio, amo Pasolini per i suoi film e le sue poesie, è semplice. Il resto lo lascio agli avvocati e a quelli che amano giudicare e linciare le persone. Al cinema di Agosti ho conosciuto un marchettaro che è stato con Pasolini, non aveva parole d'odio nei suo confronti, anche se ha detto che Pasolini sapeva essere un uomo violento e di "potere". Quindi non sto dicendo che gli artisti sono dei santi, possono essere dei farabutti, ma a me interessa il loro spessore artistico perché non sono un avvocato, non sono una vittima, sono un cinefilo, è la mia visione delle cose. Le mie energie le impiego per amare, come Etty, non per giudicare e per linciare gli altri. Mi rendo conto che per chi non ha una vera sensibilità artistica questo discorso non è digeribile. Come per Chicca che legge le riviste dei parrucchieri e pensa che ogni pentimento sia fuffa, la malfidente! Immaginiamo una vittima scampata al massacro. Questa vittima ha il diritto di massacrare i massacratori? Il governo di Israele ha il diritto di massacrare i palestinesi?Altra questione spinosa, su questo la penso come Moni Ovadia che viene accusato di essere un antisemita perché critica le politiche da macelleria di Israele. San Francesco abbracciava i lebbrosi. Vi pongo una domanda scandalosa: e se la soluzione vera alla violenza reciproca fosse rinunciare alla violenza e abbracciare il carnefice o il terrorista? Immaginiamoci Etty Hillesum al potere. Il mondo cambierebbe? Non è facile rispondere, non mi ritengo un uomo particolarmente intelligente, sono solo un genio, non ho soluzioni in tasca anche perché ho le tasche bucate. Buona domenica a tutti.
81 commenti:
Con una sola eccezione al mio ragionamento: Heidegger!
Ricky,
non hai risposto alla mia domanda.
e poi, rileggimi con più attenzione. non c'è condanna nelle mie parole ma tutt'altro..
.a
Ciao Ricky, buona domenica anche a te.
Quando dici: "non sto dicendo che gli artisti sono dei santi, possono essere dei farabutti, ma a me interessa il loro spessore artistico perché non sono un avvocato, non sono una vittima, sono un cinefilo, è la mia visione delle cose", prendi in considerazione il fatto che ad essere violentato potrebbe essere tuo figlio? O tua figlia?
Mi pare di no, dato che ti definisci una "non loro vittima". Non ti pare di essere, come minimo, presuntuoso e superficiale, cinico anche, nel fare questo? Eppure rivendichi il diritto di parlare delle vittime di Hitler, sebbene tu non ne sia stato una vittima, mi pare. E accusi Paoly, secondo me pretestuosamente, di associarti a lui, cosa assurda da qualsiasi lato la si guardi, da qualsiasi lato, ripeto.
Se possiamo usare l'arte per marginalizzare tutto e tutti, facciamo a mio avviso proprio il gioco degli Hitler piccoli e grandi di questo mondo, che sono ovunque, che ci circondano, che si camuffano.
"Fu la prima volta che vidi la selvaggia brutalità dei tedeschi. Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso.” HANNAH ARENDT.
"dei tedeschi", non dei nazisti.
Ancora... ho scritto quella frase perché si parlava di poesia, e siccome tu parli prettamente di poesia e cinema ho voluto affermare che sarebbe stato più azzeccato se Hitler fosse stato un poeta valutarne, per te, la sensibilità artistica magari perdonando pure lui. Non hai compreso ciò che stavo esprimendo, e ti ha fatto comodo per farmi apparire pessima, ho chiarito più volte il paragone, ed il senso del paragone. E continui a sostenere che ti ho paragonato ad Hitler, è solo su quello ti punti, perché non sei in grado di disquisire sula gran parte del resto, perché ti attacchi ai vetri su Hitler evitando invece di disquisire sulle mie vere critiche, quelle riguardanti te!
E se sul Fatto ho definito Roman "uomo di merda"... bhe, mi pare che su questo tuo rispettosissimo blog girino continuamente definizioni dirette a persone -esseri umani come il Roman o no?- di ben altra portata volgare e aberrante. Infatti Medea non ci scrive quasi più perché schifata. Ma quelle vanno bene, perché non le si fa al grande regista Polanski ma ad esseri umani non "eletti" da te a rango superiore di grandi artisti. Quelli si difendano da soli, te ne fotti. Ami gli esseri umani tu?! Fatti un esame di coscienza una volta ogni tanto, mettiti in crisi una volta ogni tanto! Bene. Io guardo i film di Roman Polanski, li guardo e... non posso che ammirarne la bellezza. Ma al contempo lo ritengo un vigliacco e si, magari pure un uomo di merda. Mi sembra poi che tu, molto spesso, abbia usato espressioni anche ben più colorite verso chi ti sta sul cazzo.
Piantala di attaccarti a Topo Gigio (mai più nominare Hitler), chiamiamolo Topo Gigio. In questo modo offendi tu gli ebrei, perché gli ebrei vittime del nazismo chiedono che si urli il nome suo e dei tanti altri carnefici nazisti! Se tu avessi visitato Berlino, il Museo Ebraico, opera architettonica eccezionale, da cui non si esce che non distrutti nell'anima ed anche nel corpo, capiresti che gli Ebrei tengono a dare nome e cognome ai loro carnefici, e non un numerino come impresso loro sulla pelle, o nomignolo. I criminali ed i dittatori ed i carnefici hanno nome e cognome e tale va detto, altrimenti finisce che si perde il ricordo di quella "persona", sfuggendo alla Storia.
Va da un Ebreo che ha vissuto il nazismo, e magari alla figlia che è stata violentata da gerarchi o soldati tedeschi, a dirgli che un geniale regista va perdonato! Vedi cosa ti risponderanno!!!
Continua pure a sostenere la bugia che "ho associato il tuo nome ad Hitler" ma, avendo dimostrato più volte la mia assoluta, a volte dura, onestà... io ripeto che non l'ho fatto e penso che mi si creda. Io so di essere onesta.
E mi sono sinceramente scusata con Medea, perché mi sono resa conto che, non avendo prima letto il contesto, ho commesso il grave errore di travisare una semplice frase che nel contesto invece era più chiara.
Ma non mi scuso con te, perché non ti ho mai paragonato a Hitler!!!!!!!!!!!
Ora... dimentica il mio nome è la mia persona aberrante, vai avanti per la tua strada senza metterti in crisi, sicuro della tua ragione. Hai ragione. Ragionissima. Ma non tirarmi più in ballo... mi sono davvero stancata. Fa come se io non fossi mai entrata nel tuo blog, dato che mi ritieni così stupida e schifosa da averti paragonato ad Hitler. Ma chi cazzo potrebbe mai essere paragonato ad Hitler, o Himmler, e ai suoi gerarchi?! Non paragonerei Hitler nemmeno ad un serial killer naziskin. E lasciami andare in pace. Rendo grazie a Ricky.
E buona domenica.
Un abbraccio forte a tutti coloro con cui ho qui avuto il piacere di dialogare, ed anche di imparare. E pure a te, Riccardo, nonostante la mia triste delusione e il tuo farmi passare per una merda, perché io... mi incazzo ma non so portare rancore.
Paola
Riposto qui:
Dal 1925 al 1950 (almeno) Mao scrisse poesie.
I suoi meriti letterari sono difficili da valutare alla luce del controverso status politico dell'autore e sono più tenuti in considerazione in Cina che all'estero. Ma era un poeta, e perciò un artista.
E' molto probabile che, di fatto, sia stato il più grande sterminatore della storia dell'umanità. Il metodo preferito per lo sterminio era la fame, la carestia pianificata (metodo usato da Stalin con gli ucraini, sospetto perciò copiato da Mao). Si calcolano ca. 100 milioni di vittime, ma alcuni sostengono 300.
Se Paoly avesse usato Mao la posto di Hitler (ammesso che abbia voluto dire quanto da te asserito e a me non pare) te la saresti presa in egual misura?
e hai dimenticato i miei discorsi sulla tua affermazione che esistono i cattivi..
Quando dici: "Immaginiamo una vittima scampata al massacro. Questa vittima ha il diritto di massacrare i massacratori? Il governo di Israele ha il diritto di massacrare i palestinesi?"
Un attimo Ricky... Te la metto giù così: il gov. israeliano avrebbe avuto il diritto di massacrare la stragrande maggioranza dei tedeschi, e di metà almeno dei popoli d'Europa, noi compresi, dopo Norimberga? Dipende dai punti di vista.
I palestinesi combattono con gli ebrei dal 1948, e lo fanno per liberare la loro terra, mi pare alquanto diverso. Che poi ci sia tra loro chi apprezza l'operato dei nazisti... Altri punti di vista. Ma allora mi domando: possiamo equiparare nazisti e sionisti? Dipende dai punti di vista.
Mi pare che devi un po' fare di chiarezza, in quella testa di artista che dici di possedere, e sarebbe ora che capissi che o le cose le sai, storicamente in questo caso, e allora ne parli in modo anche duro, consapevolmente anche spietato se vuoi, come hai fatto qui a cazzo, secondo me, oppure resti disposto a discutere, ascolti, e magari poi ti chiarisci.
Ma la vexata questio resta: Hitler (o Mao, o chi cazzo vuoi tu di similare) possono essere definiti artisti o se vuoi anche semplici fruitori, degli "utilizzatori finali", d'arte?
Farina bello,
hai scritto una cazzata immane dietro l'altra (tu, Ovadia e tutti quelli che non sanno una beata minchia di storia, ma che siccome sono "artisti" con laurea ad minchiam pensano di aver capito tutto a prescindere).
I massacratori degli ebrei non furono i palestinesi, bensì i tedeschi, e altri popoli indoeuropei una tantum. Tra l'altro questa faccenda va avanti da secoli... Ora, il principio biblico "occhio per occhio, dente per dente" ti suggerisce qualcosa? O, nel tuo caso, bisogna scrivere "Scroto per scroto, culo per culo, sega per sega..." perché la tua attenzione salga appena appena oltre la soglia del torpore presenile che ti avvolge?
Polansky era un ebreo polacco che scappò con la sua famiglia in Francia a cui, come a molti devo ammettere, piacevano le ragazzine. Non noti una certa ironia, satira direi meglio, a cui ti esponi nel citarlo come riferimento, in questa specifica circostanza? Ma sei di un'ignoranza abissale Riccardino mio, te ne rendi conto?
La Kinski Nastassja, 15enne, che insieme alla sorella veniva molestata (e sono buono assai) da cotanto padre, detto Klaus, che gliela offrì per potere travagliare... non ti sovviene? Non ti stuzzica, non ti fa grattare lo scroto? Che fa, non ti ispira? Certo, adesso che fa outing, insieme alla sorella, e che decrepita si rimette insieme per disperazione al suo (e tuo) Roman, 81enne... Che dici? Ce la facciamo una bella sega alla memoria? Ad honorem? O magari alla Saint Honore?
Ma poi, che ci importa! Che ci frega a noi, che vediamo i film del bravo Roman, i 400 Colpi, i 100 Passi, le 1000 e una Sega, che vediamo i francesi che tra una pernacchia e l'altra, una bomba e l'altra, un massacro e l'altro, ma sempre dalla "Rive Gauche", e ci mancherebbe, gli danno la legion d'onore di sta minchia al bravo Roman, nei secoli dei secoli. Amen.
E la povera Sharon Tate che ancora si domanda come cazzo è morta, per chi è morta, se sia stato Manson in un film di Polansky, che poi il bravo Roman, non contento, mai domo, sempre arrizzato (da bravo artista, con cazzo duro d'ordinanza, pret a porter, ma anche no) a distanza di qualche settimana, distrutto dal dolore! Si mette a violentare 13enni impasticcate... Ma come? Ma chi? Ma soprattutto: ma che cazzo? Ma anche e soprattutto: ma che cazzo stai a raccontare Farina...
Heil Roman!
ciao Ric,
ti ho risposto un po' di fretta ed ho letto tutto il tuo papiro tutto d'un fiato. sono ritornata dal mio giro in moto ed ora ti scrivo più comodamente.
di "TopoGigio" non voglio parlarne perché non lo annovero tra gli artisti e, quindi, per me è un riferimento sbagliato in partenza.
però il Polanski è stato un artista, ci azzecca, e quindi alla mia domanda:
-se Polanski facesse del male alla tua amica Medea, salveresti il regista comunque?
le vittime vanno dimenticate in nome dell'arte?-
tu mi hai risposto citando Etty Hillesum e affermando che
"mi sforzerei di non odiare nessuno, questa è la mia risposta, ma non sono coraggioso come Etty, quindi so già che fallirei"
quindi, mi vuoi dire che se Polanski facesse male a Medea ti riuscirebbe difficile vederlo solo come regista e non dimenticheresti il male fatto alla vittima?
se sì, allora tutti i tuoi girintondo sono fuffa, no?
:-)
sai? anche a me hanno fatto del male ma non ho reagito con odio, è una parola talmente immensa che mi fa ribrezzo,
ma ho reagito chiedendomi
perché?
se facessero del male a chi amo, invece, non abbraccerei il carnefice ma vorrei giustizia (non farei giustizia da me, non ne sarei capace), chiederei giustizia perché l'orrore non si ripeta su altri innocenti..
.attimi
anonimo 06:51 < Sharon Tate è stata uccisa da Tex Watson e altre due ragazze..Manson never killed anyone >
Precisazioni:
- Sharon Tate venne uccisa nella sua casa di Beverly Hills, insieme a quattro amici, dai seguaci di Charles Manson. Al momento dell'assassinio l'attrice era all'ottavo mese di gravidanza. Non sarà stato proprio Manson, però...
- In effetti Polansky era un ebreo francese, di origini polacche, la cui famiglia scappò dalla Francia e si rifugiò in Polonia nel '36 (lui aveva 3 anni) per il crescente antisemitismo: la cosa sarebbe comica se, come sappiamo, non fosse diventata tragica. Di certo questo non fu colpa sua.
- Tra la morte di Sharon Tate e la relazione con la Kinski passarono 7 anni. Possono essere tanti o pochi, ma non sono state settimane, e questo va detto.
- Per Attimi: la casa dove avvenne la violenza sulla 13enne impasticcata era di Jack Nicholson.
Spero che Farina non si offenda per la mia definizione di "abissale ignoranza", che se è vera lo è solo in questo specifico caso.
Peace and Love.
e quindi, se era di Jack Nicholson la casa dove è avvenuto il fattaccio, cosa vuol dire?
se tu affitti la tua casa ad un amico grande e vaccinato e questo va fuori di testa, organizza droga party o quant'altro devi averne qualche colpa indiretta?
vuoi intendere questo con la precisazione?
Per Attimi:
era solo una curiosità.
Però Nicholson le fisic du role e la faccia del maialone satiro ce l'ha... Non gli lascerei mia figlia 13enne in casa, questo è sicuro. Manco il cane (se femmina) gli lascerei.
Preciso però che la prima malfidenza, comunque, sarebbe verso mia figlia (e il mio cane femmina).
Sono stati gli arabi che non hanno mai accettato la decisione delle nazioni unite di istituite i due stati, quello d'Israele e quello Palestinese. Israele si difende da 60 anni dal terrorismo palestinese.
@Anonimo 11:04
ahahahahah
ah, l'espressività di Nicholson è qualcosa di spettacolare! la sua faccia parla già da sé. indimenticabile in Shining di Kubrick, eccezionale il film, la regia, e Jack. senza Jack che Shining sarebbe stato? Mitico!!!
e poi, che dire della sua interpretazione di Jocker nel Batman di Tim Burton?
apprezzabile anche nelle vesti di boss malavitoso come ne L'onore dei Prizzi, o The Departed, e tante altre interpretazioni che ora non ricordo.
vabbè, Great Actor!!!!
vado a nanna, sono stracotta..
bye..
.attimi
"Recentemente Manuela Diliberto, la sorella di Pif, mi ha posto un questionario, una delle domande era(cito a memoria): le politiche disumane di Trump sono giustificate dal pericolo terrorismo? La mia risposta è stata: sono proprio le politiche disumane a creare i terroristi. Perché ci odiano? si sono chiesti gli americani dopo l'attentato alle Torri gemelle, la domanda era giusta, è la risposta che è stata sbagliata: bombardare. E voi come avreste risposto a questa domanda? Sono curioso? Ho il sospetto che siate tutti dei destrorsi in realtà."
Giusto rispondere alla giusta curiosità del blogger. Premesso che vista dalla parte del destrorso la posizione sbagliata è quella del mancino, mi chiedo se oggi ha ancora senso parlare di destra e di sinistra, e qui Gaber docet (era un artista?). Questioni di punti di vista. Veniamo alla domanda di Manuela Diliberto, sorella di Pif (perché poi specificare di chi è sorella. Forse per conferire maggior dignità alla sua domanda? E se fosse stata la sorella di Paf, Puf o Popovof?). Innanzi tutto avrei detto che la domanda era malposta, le avrei detto che se voleva la mia opinione, una mia risposta, doveva togliere dalla domanda la sua di opinione, ossia quel "disumane" posto dopo politiche e prima di Trump. Politiche che non apprezzo quelle di Trump, sia chiaro. E a proposito della risposta data da Ricky Farina, e sulla sua ipotesi sui commentatori destrorsi, ricordo che, ad oggi, ha bombardato molto più il democratico Obama che Trump (diamo tempo al tempo diranno Farina e la sorella di Pif). Tra l'altro Obama ha "fatto eliminare" il terrorista Bin Laden, e immagino lo abbia fatto senza porsi il dilemma di averlo creato (impossibile per tempistica) o sostenuto come terrorista a causa di politiche bombarole. Riprendo un termine abusato: fuffa. Fuffa la domanda e fuffa la risposta.
Gino (fratello di Mario)
buongiornoooo!!!
avete dormito bene fuffini?
bravi!
:-))
Rickyyyyyy!!!
ma hai letto? ti sei sempre lamentato che nessuno ti intervista e invece? hai visto quante domande ti facciamo?
non sei contento di cotanta attenzione da parte di emeriti e pluriaffermati picchiatelli?
ahahahah
vorrei continuare la mia intervista, e vorrei farti un'altra domanda (mentre aspetto ancora la risposta alla mia ultima che ti ho fatto).
la formulerò secondo i santi crismi, così per darmi un tono, e ti dico pure che sono sorella di mio fratello, può andare?
= Sig. Farina,
recentemente ha dichiarato sul suo blog "ci sono criminali bellissimi".
Lei subisce il fascino cinematografico e patinato del criminale reale?
con la sua affermazione vuole forse dire che, di conseguenza, ci sono vittime bellissime? o delle vittime è meglio non parlarne perché non hanno su di lei la stessa presa dei criminali presenti nella storia reale?
= Sig. Farina,
che cos'è per lei l'Arte?
= Sig. Farina,
quante volte, ogni giorno, va da quel parrucchiere virtuale che è FaceBook?
.attimiintervistatricesorelladisuofratello
P.S.
mi è piaciuto particolarmente il filo logico e la conclusione dell'ottimo intervento critico di
Anonimo 8 aprile 2018 02:52
Riccardo hai scoperto che “provocando con attacchi puerili” il tuo blog prende finalmente vita e smuove più delle tue creazioni? O stai continuando con “i morsi” alle bambine come quando eri piccolo? Ti faccio 3 precisazioni ....1 - non leggo riviste ma solo libri (nessun tipo di romanzo) ...2 - dal parrucchiere ci vado 2 volte l’anno, entro mi tosano ed esco ....3 - su questioni sociali di rispetto e sul perorare il concetto di porre dei freni ai propri egoismi prevaricanti nei confronti del prossimo NON GODO ...MI VIENE SCHIFO A LEGGERE CERTI CONCETTI ESPRESSI E DECIDO DI DARE IL MIO PUNTO DI VISTA. È più facile che tu mi baci il culo ...piuttosto che io ti debba chiedere scusa perché non commento le tue opere Hehehehe. Scusa tanto .....ma perché mai un poeta tronfione, che ritiene una limitata ..una lettrice di riviste dalla parrucchiera ...una che sopporta caritatevolmente, si danna tanto a continuare a farle richiesta di commentare le sue opere? A me ..vieni ancora a chiederlo? Ma chiedilo a quelli di cui hai considerazione. Inoltre non mi preoccuperei più di tanto di una Chicca che dice cose elementari e di buon senso per un vivere civile (cosciente di desiderare una utopia) ....io mi preoccuperei di quello che ti esce dalla mente e dell’effetto che fai su un pubblico.....ed in diversi ti hanno contestato. Ricorda ....solo gli artisti morti ...non ricevono contestazioni vive e vengono posti, più il tempo scorre, come icone sugli altari della sacralità. Prova ne è che ....Oscar Wilde per i suoi contemporanei meritò di finire in galera, per ciò che allora era illegale, e di perire snobbato/dimenticato nonostante tutte le sue creazioni. Poi arriva qualcuno postumo ....decide di far business....ed il dimenticato diventa un’icona di “genialità” su cui lucrare. Chicca
Oscar Wilde fu condannato ai lavori forzati, alla sua epoca (1895) - nella famosa età Vittoriana una società basata più sull’apparenza che sui valori spirituali, sul conformismo e spesso sull’ipocrisia, la famosa età Vittoriana di cui Wilde si faceva beffe -
fu condannato ai lavori forzati per omosessualità, questo dicono le carte processuali.
non violentò e non uccise nessuno.
Wilde veniva ricordato solo per questo processo, per via della curiosità morbosa di molti, lasciando in secondo piano il vero valore di questo drammaturgo (che ebbe successo nei teatri dell'epoca con le sue commedie).
oggi, ricordarlo con le sue opere e non per le sue tendenze sessuali è più che giusto secondo me.
non è giusto ricordare Wilde solo per una condanna che ai giorni d'oggi risulterebbe assurda
"In quanto uomo del suo tempo, facente parte di una società fortemente maschile, nella quale la divisione dei sessi era fortemente accentuata, l'autore ebbe completa influenza sulla propria moglie condizionando la vita della donna dalla moda fino alle idee. Nonostante ciò, egli provava una profonda devozione, sia per la consorte, sia per i due figli che ella gli donò: due eredi maschi. Sotto questo punto di vista, egli si dimostrò impeccabile. Wilde si macchiò più d'adulterio che di omosessualità. Infatti, all'epoca, era il tradimento cosa estremamente comune, specialmente nella vita dispersiva e libertina delle classi aristocratiche. Per una moglie, poco importava che l'uomo l'avesse tradita con una donna o con un rappresentante dello stesso sesso e, comunque, l'adulterio commesso da parte maschile doveva essere accettato dalla donna, la quale doveva impegnarsi al fine che la cosa non creasse scompiglio in pubblico o non si ritorcesse contro il nome della famiglia, mantenendo un rigoroso silenzio.
I risvolti per l'opinione pubblica erano poi ben differenti. La sodomia era condannata dalla legge di vari paesi con anni di carcere duro, basti pensare al caso del poeta francese Verlaine, condannato per atti sodomitici dalla legislazione belga. Ciò dipendeva essenzialmente da uno statuto fortemente condizionato dal pensiero religioso puritano, il quale traeva energia da una rigorosa interpretazione della parola bibilica, la quale, appunto, condannava la sodomia."
ti riporto un link per approfondire la figura del suo amante, personaggio molto oscuro, per farti un'idea più ampia della questione verso cui è attratta la tua attenzione.
http://altrimentipresente.blogspot.it/p/lord-alfred-douglas.html
P.S.
vorrei far notare che, al contrario, ritenere il mondo dell'Arte un mondo a sé,
ghettizzarlo in una qualche maniera,
è cadere nello stesso identico errore per cui si sono mosse le critiche
varso il Farina Ricky.
attenzione.
mi permetto di suggerire di dare
il giusto spazio e il giusto valore ad ogni cosa, imparando a discernere le argomentazioni.
o no?..
.attimiwildiana
ah, riformulo a mi piacimento una frase di Chicca
Ricky,
ricordati,
solo gli artisti morti non vengono intervistati.
:-))
che poi, se vuoi che io non ti intervisti, dimmelo, eh!
ciao Incredibilosocuccioloso
.attimi
Attimi:
"Vorrei far notare che, al contrario, ritenere il mondo dell'Arte un mondo a sé,
ghettizzarlo in una qualche maniera, è cadere nello stesso identico errore per cui lo si critica. attenzione. mi permetto di suggerire di dare il giusto spazio e il giusto valore ad ogni cosa, imparando a discernere le argomentazioni."
Sarebbe doveroso, oltre che logico. Altrimenti il rischio è quello di non vedere la manipolazione dietro il messaggio ben confezionato, infiocchettato nei modi più diversi, usato per gli scopi più diversi.
Questo è diventare dei "fan" (da fanatico).
Il fanatico non vede, perché non vuole vedere, non sente, perché non vuole sentire, altro che quello in cui lui crede. E non si accorge dell'errore, della contraddizione, della manipolazione, perché si rifiuta di ammettere di avere sbagliato, non ci può credere, non può essere. E allora entra in una trance vigile, spesso collettiva, in cui giura di vedere quello che non c'è, di sentire quello non viene detto, e materializza la paura, la sua e quella di tutti, che se affrontata insieme ad altri simili a lui, nella medesima trance, diventa la furia umana più cieca e devastante, una delle forze più oscure della Natura. E a quel punto il Male dilaga.
E non c'è verso di provare a far capire, di provare a dialogare: colui che non è in trance non può far altro che tacere, e aspettare che la tormenta di pazzia collettiva passi. Oppure può morire.
Il fan non vuole vedere, sentire, capire anche se in cuor suo magari avverte, lontano, la eco di una coscienza che gli dice di fermarsi a ragionare, ma non può farlo: le mura nella sua mente, ormai altissime, che lui crede anche robuste, solide, ben strutturate data la sua attenzione intellettuale nel costruirle, con anni e anni di studi e discussioni, di libri letti, di "saggi" ascoltati... Le mura crollerebbero in un attimo, schiacciandolo, e lui di questo è terrorizzato. E continua a mettere mattoni e puntelli, parole e parole per cercare di tenerle su.
Questo capita tutti i giorni, ovunque intorno a noi. Anche qui. Ed è una cosa tragicamente penosa, perché spesso il fan è un amico, un caro conoscente che stimiamo, che sappiamo essere una persona onesta e civile. Uno che non si accorge che il fanatismo è possibile in tutte, tutte le circostanze.
E' una cosa molto triste.
sì, Anonimo 9 aprile 2018 01:20,
concordo.
perfetta disamina applicabile a tutti e ovunque.
internet è una lama a doppio taglio.
.attimi
E cos'è l'arte?
Non si può ingabbiare l'arte, non si può mettere sotto processo l'artista per quello che racconta. Perché non è lui che inventa la realtà che racconta, la realtà esiste. L'arte, anche quella più provocatoria, non deve essere censurata per paura che mostri dei lati spiacevoli, oscuri, anche sbagliati, del mondo, deve servire proprio come segnale di quello che non va. (Vasco Rossi)
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“L'arte è una menzogna che ci consente di riconoscere la verità.”
PABLO PICASSO
kat
Inoltre Riccardo non capisci che Paoly non ti ha paragonato a Hitler, ma ha contestato proprio il TUO concetto “limitato” che in nome dell’arte bisogna accantonare il discutibile dell’artista. C’è chi afferma che artista/uomo è inscindibile ..allora io affermo che, in base al mio sentire, se l’uomo ha commesso atti illegali oltre il mio limite di accettazione o esprime concetti con cui non ho sintonia.. per me la sua condotta va a inficiare il piacere/la credibilità della sua creazione. Per questo motivo non acquisterei mai un dipinto di Hitler, benché vedendoli ...posso dire che non li trovo brutti, sono l’espressione artistica di un uomo. Ed in quanto al pentimento postumo è la giustificazione a cui si attaccano quelli che vogliono pararsi il culo dopo aver fatto un’azione illegale. Vediamo di responsabilizzarci prima verso desideri illegali e non a posteriori blaterare di pentimenti ipocriti. Il nostro mondo va avanti ad egoismi più o meno esagerati e non vedo soluzione umana se non un intervento drastico di un creatore. Responsabilizzandosi nel rispetto di se e del prossimo si eviterebbero piccole aggressioni, violenze, stupri, incidenti a causa di alcol e droghe, uccisioni per rabbia/invidia/gelosia/cinismo. Chi commette illegalità/tragicità esce con l’immancabile frase ”sono pentito ....non volevo....chiedo perdono”. MA CHE MINCHIA SI PENTE E CHIEDE PERDONO DOPO!!!!! A CHE SERVE!! A CONFERMARE CHE È UNO SENZA AUTOCONTROLLO TANTO DA VIOLARE LEGGE/PROSSIMO?? Inoltre tu....esprimi il concetto che nonostante un artista, che piace/o potente, commette reato ..l’importante è l’arte. E cioè considerare solo l’arte (e già succede, vedi anche per il caso Hitler) e accantonare l’uomo, ma se viene sollevata la discussione sul fatto che l’artista non era un santo/genio sociale, bensì umano con vizietti od egoismi eccessivi, non bisogna inalberarsi come un religioso a cui si tocca un dogma sacro. Non vedo perché non si debba valutare anche l’uomo, e non solo l’arte, e fare considerazioni, anche in base alla propria coscienza. Inutile inorridire sec è stato citato Hitler come artista (perché non ti piace) ...proprio per il fatto di essere stato un creativo e per il famoso “fascino del male” da te citato, le sue opere hanno valore, guarda caso più valore di atri artisti dimenticati e senza fascino negativo. Lo trovi ingiusto? La percepisci ora l’ingiustizia di cui si è parlato ..quando hai decantato di “criminali bellissimi” esaltati dalla cinematografia????? Una “certa arte negativa” fa diventare il crimine affascinante, fa scordare la realtà che vi è dietro, le vittime, è così che viene promulgato il messaggio “il male è affascinante”. Deforma la realtà, spegni le coscienze, segui le pulsioni egoistiche eccessive, togliti responsabilità e poi chiedi perdono pentendoti ed il gioco è fatto. Da sempre sorgono società ma di civiltà sono sempre carenti. Siamo sempre più una Società fatta di pulsioni per frustrazioni inculcate, vogliamo controllare il pianeta e non siamo neanche in grado di controllare impulsi di cui siamo consapevoli del pericolo sia per noi che per il prossimo. Minchia ..che genialità!! Tirato su piramidi, cattedrali, scienza in galoppo, arte ..e poi? Non controlliamo pulsioni sessuali ed aggressive, poi “consapevolmente” però sappiamo pentirci. Decisamente dei geni sociali votati all’autodistruzione. Mi chiedo se “alcuni” siano gelosi dell’eventuale Creatore/Creatori, vogliono arrogarsi il diritto di vita e di morte sul prossimo per potersi sentire meno “banali merdaccette umane di passaggio” e lenire la loro frustrazione. Grazie.di avermi dato più autocontrollo su tali frustrazioni! E già, chi ringrazio di avermelo dato? Forse dovrei contestare chi ha (fallito?) ..scusssi Creatore/ Creatori ...dovrei avanzare contestazione! Chicca
Ad Anonimo 03.31
L'arte è un'espressione umana, che può essere intellettuale, fisica, concettuale e concreta, tangibile. L'esempio, anzi un esempio, è quello dell'artigiano, che fa arte quando esplica il suo lavoro, o uno sportivo, che attraverso un gesto particolare, non per forza atletico, rappresenta una forma d'arte (si pensi ad es. a un pattinatore/trice sul ghiaccio).
Quindi, l'arte, è un concetto assai ampio, e non è, così come molti dicono, meglio, pretendono di affermare, un concetto ristretto.
Faccio un esempio, qui calzante (per favore, non si voglia dare alcun senso politico a ciò che scrivo): quando Hitler pronunciava i suoi discorsi, famosi e famigerati, non esplicava una forma d'arte? Chiunque, osservandoli, ascoltandoli, poteva riconoscerci recitazione, la prosa, il teatro, ma anche coreografie sceniche, i costumi, le luci, un testo studiato "ad arte" appunto, da uomini culturalmente molto preparati (Goebbels su tutti), al fine di condizionare, convincere, avvincere, plagiare, la folla tedesca, e non solo, plaudente, adulante, idolatrante.
Hitler era una attore, così come lo fu Mussolini. La loro, non era arte? Possiamo onestamente escluderlo?
Farina non può accettare Hitler in un discorso dove si parla di arte, e francamente ho "paura" di capire perché: la valutazione di Hitler, e non parlo del pittore, ma pure dell'attore (di straordinario e incontestabile successo), o del poeta Mao (non così malaccio), porterebbe, meglio costringerebbe, in modo subliminale a una valutazione del concetto di "arte" che lui e i suoi colleghi (quelli mica tanto di successo, temo, e quelli che usano molto fare ritratti altrui, con l'intendo di spiegarci quella che spesso è una normalissima mediocrità umana, accettabilissima, per quanto ormai un po' fuori dagli schemi) non possono sostanzialmente permettersi, costringendo, de facto, a fare una valutazione che porterebbe, relegherebbe la loro a ciò che è. Come fa un artista, di qualunque artista si tratti, ad ammettere che un Hitler deve, può, essere incluso nella loro comunità? Che loro fanno, vogliono, pretendono ristretta, cose che palesemente non è, non è mai stata. L'idiosincrasia sta nel definire se stessi un poeta, un artista, un regista, metterci dentro il primo che passa per strada, e escluderci Hitler, il cui successo è indiscutibile.
Giochiamo a non capirci, che bello giocare! Mi piace.
Gino non ha risposto alla domanda e si è rifugiato nella
fuffa. Un anonimo mi taccia di ignoranza abissale, come
se non sapessi la differenza tra palestinesi e tedeschi,
questa è buona, mi viene da ridere, veramente. Per Israele
i palestinesi sono o non sono dei terroristi massacratori?
Ma ci piace giocare vedo. Paoly, anche lei gioca.
Non doveva nemmeno nominarlo Topolino, non ha scuse.
Ho già detto chi può nominarlo! E lei fa finta di
non capire, e mi accusa di considerarla una merda,
cosa lontanissima dalla mia percezione di lei, dico
solo che sta attraversando un brutto momento dove
sente tutto in modo alterato, non posso che augurarle
una ritrovata serenità e mi dispiace assai di perderla,
mi piaceva il suo modo franco e schietto. E tutto è
nato da un malinteso, il suo sfogo intendo, e lei
persevera nel malinteso, non so perché. Cavoli suoi.
Chicca è Chicca, una presenza tautologica.
Non ha risposto secondo me alla mia critica
sul mutamento interiore delle persone, cosa alla
quale credo dato che è successo anche a me,
alle medie ero uno stronzo violento, ora sono
solo uno stronzo pacifico. Non è male, no?
Se Topolino o Heidi scrivono poesie bellissime
sono persone che hanno scritto poesie bellissime
e nel tempo libero hanno commesso un genocidio,
cosette da ridere, no? Diciamo che mi fiderei
di più dello spirito poetico di un Sandro Penna.
Polanski non mi risulta abbia commesso un
genocidio, è già qualcosa. Come ci sono
omicidi di vario livello così ci sono
stupri di vario livello, non ero in quella
villa e non ho letto gli atti, quindi non
posso giudicare e nemmeno voglio.
Immagino che sia accaduto qualcosa di molto e
molto sbagliato, e mi piacerebbe ascoltare
Polanski e la vittima, e dopo avere sentito le
due campane mi formerei una mia modesta
opinione. Lui resterebbe un grande regista.
Lo stesso vale per Allen Woody.
Registi che amo infinitamente, e che amerò
sempre, perché senza i loro film il mondo
sarebbe molto più noioso.
E alla fine veniamo alla domandona: se
Polanski violentasse Medea?
O Chicca? O Attimi? O Paoly?
O Gino? O Freddy? O Ricky?
O mamma? O mio fratello?
Prima cosa gli direi: Roman, hai
dei gusti molto molto stratificati
vedo, ti sembra di esserti comportato
come un bravo ragazzo?
No, caro mio, ora vado a vedermi
una rassegna di tutti i tuoi film,
poi torno e ti gonfio.
Ma...Polanski è sempre stato circondato
da bellissime donne, quindi il
problema non si pone, e non credo
che queste donne si siano innamorate
di uno stupratore, voi che dite?
Comunque...un caro saluto.
Mah io non vi capisco. È un dato di fatto che l'opera trascende l'artista. Anche perché diciamolo; gli artisti c'hanno il vizio di esagerare. (Che manco sarebbero artisti sennò) leggo solo polemiche da parrocchia parrucchiere tram o bar sport qui. Cianciate meno e cercate di capire di più.
Caro Ricky,
il problema non sembra essere ciò che sai, ma l'uso che fai di ciò che sai. E qui ce, caro mio, iniziano a esserci delle perplessità.
Se allineassi la storia, anche solo cronologicamente, non potresti, tu per primo, citare palestinesi, israeliani, tedeschi, americani... Lasceresti semplicemente perdere. Ma pare che la storia, quella vera, quella che non ti fa comodo, non ti conviene, non la usi. Pazienza.
Essere un fan, poniamo di Polansky, non implica il fatto di lasciagli la figlia 13enne impasticcata in custodia, a meno di non volerlo fare in modo cosciente: la domanda è caro Farina: tu lasceresti tua figlia 13enne a uno come Polansky? Purtroppo temo di sì, o almeno lo faresti qui a parole. Ma perché lo faresti? Per suffragare una tesi "artistica" che sostiene un impalcatura che omai sta cedendo (mica solo la tua, ci mancherebbe).
Faccio un esempio: qualcuno si ricorda di quando David Bowie andò alla trasmissione di Celentano?
Finita la canzone Bowie e Celentano si sedettero per terra, al solito, e Celentano provò a rivolgere qualche domanda "delle sue" a Bowie. Purtroppo per Celentano, Bowie non è ne Morandi ne Baglioni, ne Santoro, e soprattutto non è Fazio, disposti a star lì a sentire le pause, i vaneggiamenti, le perdite di filo logico del discorso, intervallate da applausi scroscianti e le urla adulanti della claque più o meno pagata. E quindi, il buon Bowie, che non aveva problemi di nessun tipo, ne di fan ne di altro, non è uno stupido, e probabilmente non è manco ignorante (il Re degli Ignoranti) come Celentano, a un certo punto chiese, in inglese, guardandosi intorno incredulo: "Ma chi cazzo è questo idiota?". La cosa passò quasi sotto silenzio, Celentano non capì o fece finta di non capire, solo Mollica al TG1 del giorno dopo si spese in una difesa dell'ignoranza geniale di Celentano e attaccò lo snobismo anglosassone di Bowie, segnando la sua italica delusione.
Fu lo scontro tra due idoli, che mi piacciono tutti e due tra l'altro, ma la cosa che mi colpì fu quello che pensai subito: che Bowie aveva fatto centro, e finalmente diceva di Celentano quello che ormai in tanti pensavano, a livello intellettuale, e che la piantasse di spiegarci la vita, e che si limitasse a cantare. Ma sapevo anche che, nonostante l'evidente ragione di Bowie, Celentano avrebbe avuto schiere di fan pronte ad abiurare Bowie, e la logica evidente, pur di tenersi le (andro) pause di Celentano. E non si poteva discutere su questo, non si ragiona su questo: e, fino ad un certo punto, se ci provavi dovevi pure fae attenzione con chi lo facevi.
Ma Celentano, era, è un grandissimo cantante, un artista? Certamente sì. Un giorno Fegiz disse che Celentano in Italia poteva mettere in musica l'elenco del telefono, e avrebbe venduto lo stesso milioni di dischi. Perché?
sì prima vado a giocare a tennis poi ti gonfio.
ahahahahah
beh, fossi un uomo ben piantato in un metro e 84 (?)
per cento chili di peso prima gonfierei quel tappetto
di Polanski, lo denuncerei e poi porterei all'ospedale la donna
che ha subito violenza.
sicuramente verrei perdonato per aver pestato il regista,
anche se non sono un artista, vero? o no?
Ricky, io che son piccoletta non uscirei con te. non mi dai mica sicurezza, veh!
se mi ritrovo in una spiacevole situazione prima ti vai a vedere i film o i quadri di un
artista e poi pensi a me?
ahahahahahah
sei pazzesco!!!
comunque me devi da risponne alle altre domande.
oh, io sono sorella di mio fratello, mica ca**i!!!
:-))))
Freddy, zitto tu, che non hai contribuito alla discussione e sei rimasto passivo
come al solito.
sitzend!!
ihihihihihihihih
.attimi
Chi parla della "ragazzina" che Polanski si è scopato, come vittima totalmente innocente; evidentemente non ha capito o non ha letto Lolita di Nabokov. Dove la vittima non è di certo Dolores. Fatevela una cultura. Magari riuscite a capire pure la realtà!
Da parte mia i creativi del passato, che ho preso in causa, servono da esempio per contestare il senso di fastidio di chi non gradisce ricordare che “un artista che piace” ha alle spalle un comportamento sociale non eccelso e che per la sua epoca poteva essere considerato illegale/immorale. Wilde pecco’ di ingenuità o forse confidava che tutto gli fosse concesso per la curiosità/attrazione che sviluppava attorno a se ....nella nostra epoca il suo comportamento/orientamento è irrilevante per la legge, e a parte alcuni intolleranti, pure per l’opinione pubblica. Insomma ora come ora della attività sessuale tra adulti di Wilde o di altri...che importanza ha? Dopo il passaggio pubblico dalle stelle alle stalle .....Wilde scrisse una sorta di pentimento/conversione con recriminazione verso il Padre perché non lo aveva educato più rigorosamente in merito .....è cioè il fatidico pentimento postumo (poco credibile come vero senso di colpa) con spostamento però di colpa/responsabilità verso il genitore. Lo stesso potrei dire di S.Agostino .....allo stato attuale uno con il suo passato sarebbe stato fatto Santo? Non credo .....da sue stesse confessioni ....eretico, sessualmente promiscuo, fornicatorevcon tanto di figlio, pure ladro senza giustificazione di necessità per sopravvivere, irrispettoso verso la madre ...e poi dopo aver fatto i suoi egoistici comodi si sposta di fede e inizia il “pentimento postumo”, concubina e figlio vengono accantonati, inizia a scrivere su ciò che è giusto e sbagliato focalizzandoci pure morbosamente sulla donna dando un bel contributo alla sua condizione di essere umano di serie “B”. E penso che tanti altri che hanno voluto lasciare traccia di se e delle loro convinzioni/creazioni.....esaminati con occhio non accecato dal “ci credo/mi piace così tanto da sacralizzarlo”......hanno avuto comportamenti sociali discutibili o lanciato messaggi contestabili. Chicca
Perché l'idolo, il guru, il riferimento, è così abile nella sua "arte" che spinge il fan verso un confine che, una volta superato, data la grandezza di una sua opera, qualsiasi esse sia, a considerarlo un essere superiore, divino, toccato da dio, e quindi non fallibile a prescindere. Poi, quando il seguito sarà quello qualitativamente e/o quantitativamente quello giusto, quello adatto allo scopo, l'idolo inizierà la sua opera di manipolazione, spesso disgustosamente criminale, senza che nessuno si accorga del terreno in cui ora si viene a trovare. E' il caso di Polansky, o altri artisti? Ovvio che no, ma il concetto è lo stesso. Vedo l'opera, non vedo, o meglio non voglio più vedere l'uomo, qualsiasi tipo di uomo esso sia. Conosco una bellissima ragazza che in tempi non sospetti mi disse che trovava Berlusconi un uomo attraentissimo, anche sessualmente, e la mia amica era una ricca di suo. Perché? L'attrazione verso un uomo, Polansky (che non mi pare bello) o B. che una donna, giovane o meno, verso un uomo è una cosa imponderabile: il poblema si pone se l'uomo pur di fasi la ragazza (ina) commette un reato, e poi pretende, esattamente come fa B., che gli si passi sopra, che non lo si giudichi, che Lui e Lui. E il mondo è pino di Farina che gli danno non solo retta, ma che egli dicono che c'ha ragione!
Se però io gli squarciassi la gola da orecchio a orecchio, se la 13enne fosse mia figlia, io sarei un pazzo, un devastatore, un uccisore di poeti.
Avere commesso tutti i crimini, tranne quello di essere padre.
Mi è sempre piaciuto questo aforisma di Cioran. Non ho figli e
quindi il problema non si pone. Perché crearsi problemi
immaginari? La mia vita con i suoi confini ha un valore.
Rispondo sempre partendo da me stesso. Tu dici "la storia"
e nomini un abisso, che cosa è la storia? Quale storia?
Ognuno ha la propria visione delle cose. Vi ho citato Etty
e manco l'avete cagata! Il suo diario ha una importanza
colossale e in pochi la conoscono. Iniziate a studiare voi!
Poi parlatemi di ignoranza.
Ricordo quella puntata!
Dalla parte di Bowie, sempre!
Celentano è un banalizzatore.
Ma come MOLLEGGIATO è super.
Freddy, io ho letto quel capolavoro di Lolita di Nabokov (pura opera d'arte letteraria)
e non sono giunta alle tue stesse conclusioni. se lo hai letto ed interpretato bene la postfazione dell'autore sei totalmente fuori strada. ma lo hai letto su internet dove non c'è postfazione o in carta stampata?
.a
Etty non l'ho cagata, Ricky,
però sono stata ad Auschwitz e Birkenau e pure sulle costa francesi dove avvenne lo sbarco
per rendermi conto dei bunker in cui erano buttati i ragazzi tedeschi che combattevano in nome di un pazzo criminale.
c'erano tantissimi Etty silenziosi a Auschwitz e Birkenau, sai?
non ti ripeto le sensazioni che si provano ad andare in quei posti, però bisogna andarci.
io lo proporrei come viaggio di istruzione a tutti gli alunni delle superiori.
leggere va bene, ma poi io vado di gambe e, se posso, vado a vedere dove la storia dell'essere umano ha raggiunto il suo più basso e vergognoso livello di bestialità.
Di sicuro non lo abbiamo letto con lo stesso occhio!....
"non ti ripeto le sensazioni che si provano ad andare in quei posti"
perché ne ho già parlato in questo blog..
io ho in possesso una vecchia edizione del 1959
del capolavoro letterario. forse è un cimelio.
boh, non lo so e non mi interessa saperlo.
nell'opera, secondo me, non è stato glorificato Humbert Humbert ma
c'è la descrizione degli impulsi fisiologici di un amore malato
che ha rovinato la vita ad una ragazzina.
alla fine della lettura, oltre all'ammirazione per la forma con cui
lo scrittore ha dipanato la trama (scritta in inglese da un russo),
il romanzo mi ha lasciato profonda tristezza per i destini dei protagonisti.
in Humbert ci ho visto vittima e carnefice allo stesso tempo,
perché lui l'amava, seppur di un amore malato,
mentre nella sua Lolita ho visto la vittima designata della sua
patetica lussuria
alla quale non ha concesso scoprire l'amore con i ragazzi della sua età.
.a
Per quanto concerne cos’è l’arte ......posso solo dire che, per me, è la rivisitazione e trasformazione della realtà attraverso un essere umano, Umano che ha la necessità di portare all’esterno di se e ben visibile/udibile ciò che sente ed interpreta proveniente sia dall’esterno che dentro di se. Facendo ciò può portare all’esterno sia il positivo che il negativo ......facendo ciò lancia dei messaggi che possono ispirare altri sia in positivo che negativo. A questo punto il concetto “non si può censurare l’arte, tutto è lecito attraverso di essa” ...diventa un po’ come “per fede religiosa/ideologica/politica tutto è lecito” ....una sorta di Autorità astratta non contestabile ma che nella realtà smuove nel singolo delle emozioni ed input. Spostando il problema del tipo di messaggio inviato da un Artista ....sull’Arte (molto generica e non colpevolizzabile) ....si toglie qualsiasi responsabilità al singolo creativo e per alcuni fan lo stesso viene rivestito di genialità/sacralità....tanto da non voler considerare suoi comportamenti sociali sbagliati, reagire con fastidio/rifiuto e affermare “ma lui è un artista”. Così io (ipotetica artista) posso continuare a scrivere poemi tragici, canzoni inneggianti il negativo, posso dipingere scene cruente, posso girare film con omicidi, posso creare videogame da delirio omicida/suicida ......senza sentirmi colpevole (l’arte non si può censurare) ma in effetti sto passando dei messaggi, sto inviando degli input a chi è più predisposto. A questo punto un artista/creativo “specializzato ed amante” del genere negativo .....quanto è diverso da un telegiornale o da un programma di cronaca nera (molto schifati da artisti che si dichiarano sensibili o che si destabilizzano davanti ad un ingiustizia di una malattia infantile). Perché il suo portare “il negativo” ammantandolo di fascino con utilizzo di attori belli o parole musicalmente concatenate o bei colori .....diventa arte ...mentre la medesima cosa mostrata da un telegiornale o da un programma diventa spettacolarizzazione del male e del dolore da rifiutare? L’Arte e l’artista hanno forse la presunzione di poter rendere più belle/accettabili....negatività e la morte? Riccardo ti rispondo subito in merito al pentimento/mutamento interiore non proprio veritiero .....ora hai confermato che alle medie eri violento (così ha una logica la tua scelta di accettare il comportamento di Freddy, riconosci in lui te stesso) io ho sempre percepito una tua rabbia interiore ..traspariva dal linguaggio del corpo, dai componimenti, dai racconti e dai dialoghi (e te lo misi in rilievo in tanti commenti e ti contestai più volte su alcuni concetti). Non sei veramente pacifico....sei solo frenato e sublimi la rabbia/violenza attraverso lo scritto. Alle medie, grazie alle norme di legge, non eri punibile ....ma ora sai che se non tieni controllati gli impulsi negativi perdi la libertà, un discreto benessere e pure rischi la vita. La consapevolezza di tutto ciò riuscirà a continuare a tenere sotto controllo i forti impulsi egoistici ed aggressivi? Freddy sappiamo a cosa è dovuto il suo comportamento aggressivo sui social (anche se non condivido e non capisco il perché prosegua...visto che ha un cervello per capire .....sempre che non sia troppo danneggiato dell’alcol/droghe. Ma tu? Ha cosa è dovuta la rabbia antica? Chicca
Un violento ma senza esagerare e rabbia mi sembra una parola troppo forte, ero un ragazzo inquieto e scalmanato e manesco (con i maschi, sia chiaro).
Mi picchiavo ed ero punito: andavo in presidenza.
Ma sono sempre stato nobile, sempre dalla parte dei più deboli.
E mi picchiavo con quelli grossi come me.
Poi mi sono imposto di controllare il mio lato manesco. E ci sono
riuscito. Ma il vulcano è sempre vivo.
L'origine? Forse non mi ha mai convinto del tutto la nascita.
Credo sia un malessere ontologico.
A volte invidio le statue, ma poi vado a farmi un
aperitivo.
Baci.
Ma che guardavi 'l'uomo Tigre"??? Ahahah
Attimi guarda che lolita si da da fare in campeggio con un suo coetaneo....
Quindi B. è Polansky sono simili? Un prete pedofilo (etero) e Polansky, e B. sono simili?
E Ricky Farina, a chi è simile (oltre che a se stesso)? Chi sono i Farina che fanno dei B. e dei Polansky degli eroi?
Ci sono regole che se non le rispetti trovi chi ti fa il conto. E non sempre è uno in divisa.
Tuo padre ha sbagliato a generarti? Tua madre è pentita? Il loro reato sei tu e tuo fratello?
Ci sono miliardi di diari da leggere... O forse no.
@FF
va in campeggio prima di avere rapporti con Humbert?
chi l'ha iniziata al sesso Lolita?
se non ricordo male in campeggio ci va dopo che Humbert la deflora.
la prima parte del romanzo si snoda sull'incontro incestuoso tra Humbert e
Lolita, essendo il nostro protagonista il fidanzato della madre egocentrica.
inoltre, lui racconta in questa sorta di romanzo-confessione
che in realtà va dietro a sua madre per arrivare a Dolores.
non penso di ricordare male la trama del romanzo, sai?
non è che ti confondi con la trasposizione cinematografica, che io non
ho visto?
dopo i rapporti malati con il suo papà-fidanzato la ragazza ha rapporti
complicati con i ragazzi, ecc. ecc..
.a
Forse me lo sono cambiato a mio piacimento. Lolita è comunque una piccola troia! Alizee docet!https://youtu.be/QEOJxc3d8T8
Se credi nell'innocenza di Dolores stai sicuramente svalutando il genio di Nabokov. E appiattendo la storia.
Freddy,
quale traduzione dall'americano hai letto di Lolita
del Nabokov?
La traduzione che leggo negli occhi delle 13-14 enni quando le guardo con una ammirazione estatica.
Fidati..tu lolita non lo hai capito.
FF
che fai?
quando si viene al dunque, sorvoli?
ma che? ti "leggi" i libri su youtube, dal Valter?
ciao ti saluto..
.a
ah, tutto può essere FF. chi può dirlo?
posso anche non averlo capito e le interpretazioni
possono essere molteplici.
ari-ciao
Eh io sorvolo? Ho letto questa edizione. https://www.ibs.it/lolita-libri-vintage-vladimir-nabokov/e/5000000017970
ah, ecco!
ciao capitan Harlock
;-)
https://www.youtube.com/watch?v=Yxo3soclk_A
Quella testa di cazzo, ed è un complimento, di Freddy Fosca ha detto:
"Chi parla della "ragazzina" che Polanski si è scopato, come vittima totalmente innocente; evidentemente non ha capito o non ha letto Lolita di Nabokov. Dove la vittima non è di certo Dolores. Fatevela una cultura. Magari riuscite a capire pure la realtà!"
"......Lolita è comunque una piccola troia!"
Quindi secondo questo fenomeno la fantasia di un autore deve fare premio sulla realtà, e chi ha letto Lolita dovrebbe pensare, dovrebbe avere capito, che i pedofili non esistono ma esistono soltanto ragazzine troie. E poi invita alla cultura, l'imbecille.
Gino
L'ho letto nel calderone della botta di cultura. Compravo capolavori per 2.000 lire a Porta Portese. Era esaltante. A 20.000 trovavi "L'ingranaggio" (quasi sconosciuto) di Sartre, o a 10.000 "L'uomo a una dimensione" du Marcuse. A 15 mila lire "Minima Moralia" di Adorno... Ma i capolavori da leggere non sono infiniti.
Gino mi dispiace tu abbia un cervellino molto piccolo. Non ci posso fare nulla. Ne prendo atto.
Rettifico: quella GRANDE testa di cazzo di Freddy Fosca.
Se li ha letti, dubito, non li ha capiti.
Gino
C'hai pure il nome da stronzo. Ci hanno fatto una cosa virale su "gino" ultimamente su Yt. Nome omen? Mortacci tua e de tu madre!
Manca una "n". Comunque questa mi piace e sono sicuro che ti è stata suggerita.
Gino
Mah suggerita quella vecchia strappafiletti sbrindellata de tu nonna. Vecchia bagascia di tutto rispetto....famosa porca ingorda di liquidi biologici .... eh?
Certo che la cultura ti aiuta. Bye.
Gino
So pieno! Mi esce dal culo la cultura ormai! Ahahahahha
Attimi è un colpo basso. Allora beccati questa: https://youtu.be/Os9IakD5NOw
In merito al Diario di Hetty, che non ho letto e pertanto prendo per buona l’interpretazione data da Riccardo, posso solo dire che ho letto delle autobiografie di chi è sopravvissuto .....e le emozioni/sentimenti trasmessi erano ben diversi dall’immagine poetica filosofica (bella infiocchettata) di non voler provare odio per non aggiungere altro odio. Il dato di fatto ....che chi rifiuta forti sentimenti aggressivi non riesce molto ad “infettare” chi invece gli dà ampio sfogo ed anzi....viene deriso/criticato/ucciso. Anche molti che sono sopravvissuti ai lager poi hanno voluto solo dimenticare ....non sono andati in cerca dei torturatori e degli assassini ....ma non sono proprio riusciti ad essere così filosofici perché i ricordi dolorosi impressi nella loro mente erano una piaga purulenta che gli ha intossicato il resto della vita. Al solo suono di una parlata tedesca sentivano gli intestini aggrovigliarsi dal terrore. Gli aguzzini e gli assassini di allora, con la giustificazione “era la guerra, erano ordini” si saranno mai pentiti ? Ma con tutto quello che avevano commesso ....il loro pentimento, NON CREDIBILE, non serviva comunque ad una benemerita minchia!!! Quindi trovo inutile fare i caritatevoli ed i buonisti verso chi si macchia CONSAPEVOLMENTE di atti pesanti, trovo inutile dare troppa credibilità a chi ciancia di ipocrita pentimento ..quando non può certo pretendere di far credere “prima ero un deficiente cerebrale ed ora sono guarito”. In età adulta ...come sei consapevole adesso del male ......lo eri anche prima.....solo che te ne sei egoisticamente sbattuto le palle. La comprova inoltre di quello che ho detto in merito al messaggio/input lanciato da un artista....la fornisce Freddy ed il dialogo con altri in merito all’interpretazione del romanzo Lolita. Per Freddy, e tanti altri tendenti al desiderio sessuale verso adolescenti, quel libro fornisce la convinzione e la giustificazione per avere un input al suo desiderio sessuale e sentirsi nel giusto. In questo caso un libro, un romanzo ...per un pederasta ...diventa una sorta di Bibbia da portare a comprova di un suo desiderio che per la legge attuale ....È REATO. Ed il pederasta adulto ...direi tardone ....pretenderà anche di dare la responsabilità dei suoi impulsi sessuali sull’adolescente ....che proprio per la sua giovane età non ha una consapevolezza completa. Chicca
Per Chicca:
Pederasta???
Alle medie avevo una mia bellissima compagna di classe 12/13enne che sapevo (perché me lo raccontava lei) tutti i giorni, dopo la scuola, faceva sesso con un ragazzo di 21/22 anni, di un giro un po' torbido del mio quartiere. E a lei andava benissimo. L'ho rivista qualche anno fa che vendeva in un negozio cose e abitini per l'infanzia. Un po' sciupata dalla vita ma sempre con un aria che io mi sono ricordato, e che sono andato a cercare in tutte le donne che ho avuto poi.
Sempre alle medie sapevo di altre ragazze molto disinibite, ma quello che mi intrigò, da allora, è sempre stato il capire se anche quelle meno disinibite, quelle sotto traccia, quelle che non lo avresti detto mai, facevano sesso. Capii anche che a quell'età una ragazza sesso quasi esclusivamente con un adulto, in quanto un coetaneo o simile non sa cosa fare e finirebbe quasi certamente per parlarne in giro e questo la ragazza lo intuisce all'istante come problema. L'adulto sin sta zitto, anche per motivi legali, e gode.
Gli anni di assidua frequentazione femminile mi hanno portato a scoprire un mondo segreto, quello delle donne. Moltissime fanno hanno fatto sesso con adulti da poco più che bambine e spesso, so di toccare un tasto dolente, il loro primo partner era un parente, anche strettissimo. Questa situazione, in certe aree geografiche, è quasi endemica, e storicamente accettata e coperta, proprio dalle donne stesse. Questo è quello che ho capito, perché ne ho parlato con loro, ma non pretendo che chi legge sia d'accordo. E ciò che so io.
Ma la cosa è molto più profonda di quando non si creda. Le donne vivono da sempre in un mondo di segreti.
@Anonimo 10 aprile 2018 01:29
posto il fatto che un ragazzo a 20 anni è ancora in fase adolescenziale e un uomo di 35/40 anni è già bello che fatto uomo,
dal canto mio potrei raccontarti una storia inversa.
un ragazzino di 12 anni di mia conoscenza è stato iniziato al sesso da sua zia di 40.
la questione è che un adulto - in cui la sessualità è già ben definita - dovrebbe lasciare che le cose si svolgano secondo una naturalezza fisiologica e non patologica. posso anche accettare (anche se faccio fatica a capirlo) che un uomo o una donna si innamorino di un adolescente ma, approffittare della loro immaturità sessuale per soddisfare un amore che non avrà futuro lo ritengo sbagliato.
guardare, anche amare, ok, ci sta
ma non toccare.
se davvero amano il ragazzino o la ragazzina non dovrebbero instaurare un rapporto già sbagliato in partenza e far capire loro che non è giusto, che la loro è solo una cotta e un'idealizzazione, è fretta di diventare grandi.
a 17 anni, ancora inesperta di sesso, presi una cotta per il mio maestro di tennis di 32 anni.
lui capì ma non approffittò mai della mia debolezza. poteva farlo benissimo, c'era attrazione, poteva approfittare della mia testa fra le nuvole ed instaurare un rapporto malato e destinato alla sofferenza. non lo ha fatto. è stato un Grande!
una mia amica, 16 anni, al contrario, ha incontrato un uomo di 30/35 anni che invece ha approfittato dei suoi sentimenti. lei non si è mai ripresa veramente bene dalla delusione quando ha scoperto che i suoi sogni romantici e assurdi di aver fatto perdere la testa ad un uomo sposato non erano altro che illusioni regalategli dall'uomo..
.attimi
Polansky. Piccola premessa collegata a quanto scritto sopra: circa 4 anni fa le sorelle Kinski fecero outing e dissero che il loro padre, Klaus, le "molestava" fin da quando erano piccole.
Ognuno ne tragga le conclusioni che vuole.
Ora, ammettendo che ci sia un "universo parallelo", che alcuni conoscono più di altri (vedi per esempio i preti), può un adulto, in ragione di questo retaggio sociale, convincere o lasciarsi convincere, se non costringere (si riscontrò che la ragazzina era drogata), a fare sesso con una ragazzina 13enne, con qualsiasi tipo di storia si voglia alle spalle? La legge dice di no, ma secondo me, che ripeto conosco come vanno le cose, pure la coscienza e il buon senso dovrebbero far dire a un uomo, qualsiasi uomo, di non fare sesso con una ragazzina. E se l'uomo è poi uno come Polanski, colto, e con donne bellissime attorno a iosa, il no doverebbe essere ancora più logico.
Farina, i Farina di questo mondo, spiegano la stupidità di quelli come Polanski, la loro geniale creatività artistica, con ogni tipo di cretineria possibile e plausibile, al fine di provare ad aggregarsi a artisti di fama, a dissi omologhi, della stessa razza, secondo me rendendosi ulteriormente ridicoli. Quelli come Polanski si salvano poi dalla galera per i loro soldi, e perché spesso ai festini sesso e droga c'era pure qualche ministro, o figlio di, che per mettere a tacere la cosa foraggia giornalisti, critici, intellettualoidi vari che giurano che Lui, è un genio, uno che crea capolavori che arricchiscono l'umanità intera, e che la ragazzina in questione si sapeva che già aveva avuto esperienze, e che è stata la madre a portarla al festino.
I Farina non si accorgono che quando l'arte è usata per camuffare e giustificare la stupidità, l'illegalità, il cui contrario si chiama civiltà, tutto diventa possibile da giustificare, e dico tutto.
Se almeno quelli come Farina venissero pagati per scrivere le difese dei Polanski... E invece no: pagano loro, anche in dignità. E sono tutti orgogliosi di farlo!
Attimi:
scrivendo ti sei data la risposta da sola.
Maschi e femmine hanno un approccio differente alla sessualità, come tu sai. Se la zia inizia al sesso il nipote egli tenderà a vedere le donne mature come riferimento. Ma poi ci penserà la Natura a compensare la deformazione, facendo vedere al ragazzo cos'è la bellezza e la freschezza di una giovane donna.
La ragazzina, viceversa, non compenserà mai la deformazione, dato che per l'uomo, di solito, la massima espressione psico fisico sessuale arriva tra i 30 e i 40 anni.
Personalmente ho avuto da ragazzino esperienze con donne parecchio più grandi, che mi hanno solo insegnato a capire meglio le donne. Non credo che valga lo stesso per una ragazzina (tolto che non c'è molto da capire su gli uomini, in generale).
Da uomo ho avuto la possibilità di fare sesso con una 15enne (stupenda). Tra l'altro la cosa mi è capitata in un periodo in cui ero sesso dipendente, e avevo relazioni sessuali con una ventina di donne, a rotazione. Ma mi sono saputo fermare. Perché Polanski non lo ha fatto? E sappiamo di quante donne, e di che tipo, potesse disporre.
Pensi che non lo sappia le sensazioni che il corpo di una giovane, giovanissima donna, possa dare a un uomo? Certo... Ma se sei cosciente e pensi a quello che stai rischiando di fare alla psiche di quella giovane donna, oltre che alla tua, non fai niente. Si chiama coscienza.
Quelli come Farina non sanno cosa sia la coscienza, temo: la scambiano per un sentimento creativo passionale in ragione del quale non ragionano più. Spesso, e non so dire se sia il caso di Farina, usano questo sentirsi ispirati all'estasi, per forza, di diritto, a prescindere, per giustificare quello che è quasi sempre uno scompenso di origine chimica. La psicoanalisi tenta di spiegare questa "incoscienza" con fatti accaduti nell'infanzia e rimossi, ma sono al 99,99% sciocchezze: gente che si giustifica tra loro. O almeno tenta.
Precisazione:
ci sono uomini e uomini. Vero che un ragazzo a 20 anni è spesso ancora un ragazzo. Ma non era il caso di quello che ho descritto sopra: era uno spacciatore, di medio livello, e la sua famiglia era legata alla mala vera. Per sfortuna (o fortuna) della mia compagna, lui era molto bello, e aveva ragazze e donne ai suoi piedi da sempre, anche perché a molte di loro vendeva droga. Era una brutta bestia, si sapeva, ma la mia compagna, che era già una donna a 12anni, proprio questo cercava. E le andava benissimo. Non penso lei si drogasse: troppo intelligente, in quel senso. Lui fu ucciso in un regolamento di conti insieme a tre suoi scagnozzi/amici. Lei, che i soldi li aveva di famiglia, il giusto, aprì un negozio per l'infanzia. Si chiama vita. Io, che la desideravo come un 12enne può desiderare una donna 12enne al quale lei raccontava il suo sesso con il tizio, ho provato a capire cosa vi passa per la testa, a voi.
Forse, se ci avesse provato anche lui, dico il ragazzo uomo spacciatore scopatore, l'ultima cosa che gli sarebbe passata per la testa non sarebbe stata una pallottola.
a 12 anni è stata forte a non cadere nel giro la tua amica.
come cavolo ha fatto?
mi ricordo di una mia amica, bellissima, 17 anni.
due ragazzi gli facevano il filo contemporaneamente.
uno un bravo ragazzo, l'altro uno spacciatore.
indovina con chi è andata a cascare?
esatto, con lo spacciatore che l'ha introdotta anche
alla prostituzine. dire che era un pezzo di merda è complimento.
unabbestia!
la mia amica era stata chiamata per un provino cinematografico, tanto era bella,
pensa un po'.
è morta per overdose..
.attimi
La differenza tra la mia amica e la tua sta nella semplice intelligenza di una dell'altra. Direi meglio nella loro consapevolezza. Bisogna cominciare a dirsi la verità: la droga è uno dei meccanismi con i quali la Terra si libera (o tenta) di liberarsi degli stupidi. Una volta c'erano le belve, le malattie esantematiche... Oggi la droga. Il problema è che c'è chi pensa che sia il toccasana dell'umanità, guarda caso gli stessi che giustificano le cazzate alla Polanski, spesso e volentieri. Vorrei dirti che mi spiace per la tua amica. Vorrei.
La mia compagna era, ripeto, già donna a 12 anni. Pensava da donna, agiva da donna, scopava da donna. E non era una stupida. La sua natura l'aveva messa nel letto di un uomo, secondo lei, che le dava quello che cercava, che non era evasione chimica, ma la più reale delle realtà da quando l'uomo è apparso sulla Terra, che è di per se stessa la droga più naturale del mondo. Questo ovviamente l'ho capito dopo.
Quello bravo a non cadere in qualche "buca" forse, sono stato io, dato il contesto.
Di storie di ragazze e donne, bellissime, ne ho viste e registrate parecchie. C'è stato un momento, lunghissimo, in cui era la mia passione questa. Tanto che per questa passione sono diventato un tossico dipendente da sesso, e ne ho pagato il prezzo. Ho conosciuto autentici maestri di manipolazione della testa delle donne. Avevo un amico di una bellezza sconvolgente, un dio in Terra, che era un "delinquente naturale", un essere di una malvagità camuffata da fascino che ti lasciava sbalordito. Era uno spettacolo tagico e bellissimo vedere le donne che impazzivano, letteralmente, per lui, quello che lui faceva loro fare, a volte per far divertire noi, o altri. A volte per pura malvagità. Era uno degli uomini più intelligenti e astuti che io abbia mai conosciuto, e per il mio lavoro ne ho conosciuti tanti, in tutto il mondo. Un bellissimo uomo malvagio. Simpaticissimo. E un assassino.
sì, la mia povera amica aveva problemi di autodeterminazione, era un'insicura, un po' troppo vanitosa, e pensava che interpretare il ruolo di tossica, di sfattona potesse fare più fico e avrebbe attratto comunque quell'attenzione di cui aveva costantemente bisogno.
forse, in due parole era una egocentrica masochista.
io ci uscivo con lei, ma mi sono sempre tenuta distante anche dal provare una semplice canna perché mi è sempre piaciuto essere vigile e gli artifici mi piacciono poco. le dicevo che non condividevo quella sua scelta ma ciò non mi ha impedito di frequentarla perché era divertente ed estrosa. poi, con il tempo, più andava in fondo alla melma si è incattivita. l'amicizia si è facilmente dissolta in favore dell'eroina. mi è entrata in casa per derubarmi, insieme al suo tipo bbbestia, quando io ero assente.
due miei amici hanno fatto azione punitiva e non li ho più visti. troncato ogni contatto.
successivamente seppi della sua attività di prostituta. il suo tipo le forniva i clienti quando lei era in crisi forte di astinenza, si faceva pagare dal cliente (chiamiamolo così, vah) e consegnava la bustina alla mia amica per farsi il buco.
una volta venne a casa mia e nel bagno si fece la pera. per me è stata una scena raccapricciante. dopo il buco mi disse: "è poca cosa, smetto quando voglio". le diedi 20 mila lire che avrebbe speso come puoi immaginare.
sì, la droga è la cosa più schifosa di questo mondo. ce ne sarebbe da parlarne da qui all'eternità per tutti i risvolti che contiene.
ciao, grazie delle chiacchiere..
.attimi
Freddy Fosca (9 aprile 2018 12:44) a proposito di cultura ha detto:
"So pieno! Mi esce dal culo la cultura ormai! Ahahahahha "
Non "ormai" ma "solo" da lì gli esce. Roba destinata al cesso. Swoosh!
Gino
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