...ma lei è gia visibilmente cambiato come autore, e quindi non sarà mai uguale a se stesso!Penso che essere appagati, magari grazie al sentimento di un amore neonato, tolga quella sete, quella fame, quel desiderio, quella disperazione, quello spleen che genera arte...lei che ne pensa!?
Per non "rovinarti" con troppa felicità consiglierei alla fidanzata di tagliarti con le forbici "i pizze da paglietta" come fa Luisa in ciccio formaggio di Nino Taranto. Troppa felicità fa male all'autore Ricky Farina. Luisa aiutaci tu.
Anonimo, ha ragione il signor Freddy Fosca: dammi pure del tu. Sapete che ogni tanto mi diverto a tradurre il signor Fosca, ecco la traduzione del commento : O cavoli, lo spleen! Chi sei anonimo? Sono curioso di te. Non dare del Lei a un regista di quartiere che non pone distanze tra sé e gli altri. Spleen delle mie gonadi, quelle sì...Ecco, vedete il signor Fosca va semplicemente tradotto e risulta di una gradevolezza sublime e tutto il suo candore si rivela con femmineo nitore.
Per quanto riguarda la domanda di Anonimo rispondo così: dipende dall'artis...ops...dall'autore. Fame, sete e disperazione sono sempre rivolte all'Assoluto, a qualcosa che ci trascende, che va oltre la nostra condizione umana...ci sono artisti satolli, famosi, super scopatori, con l'uccello grande o la fica aspirante e restano artisti, perché? Perché la vita è meravigliosamente ingiusta e il genio non guarda in faccia nessuno...a Picasso le cose non andavano poi così male, ed era Picasso.
...si, in parte mi sono data la stessa risposta anch'io: dipende dall'autore! Ma sono sempre più convinta che anche nei gramdi artisti, non è da un sentimento appagante d'amore, ma proprio dalla sofferenza, dal tormento, dallo struggimento o della nostalgia di un viso e di un corpo (non evochiamo più lo "spleen":), che scaturiscono i più grandi capolavori! Kat (mi dispiace ma ieri ho, non volutamente, dimenticato di scrivere il mio nome).
l'importante è che tu sia onesto con te stesso. più che convincere chi ti segue che, penso, lo faccia accettando tranquillamente quello che offri, ho il vago sentore che tu abbia voluto fare il punto della situazione con te stesso..
Sono state individuate sei emozioni primarie, universali, dell'essere umano, dalle quali in sostanza derivano tutte le altre: felicità, paura, rabbia, disgusto, tristezza, sorpresa. Appare chiaro che, nella vita di ognuno di noi, le emozioni positive siano più rare di quelle negative. Che gli artisti esprimano principalmente il dolore è quindi del tutto naturale. Scontato. Innaturale, inumano è anelare all' infelicità. O anche solo accettarla. Non prendiamoci in giro: nessuno anela all'infelicità. Nessuno. Per nessun motivo. E' un prezzo troppo alto, intollerabile. Nemmeno l'eternità vale tanto. E l'artista è il primo a comprenderlo. A volte è un idiota, ma non così idiota. Si ritrova spesso a subire l' infelicità... la subisce, non la cerca mai. E si ribella, la combatte con tutto se stesso, come tutti gli altri, in modo più o meno elegante, con la lama più affilata che ha, a volte la sola a sua disposizione... il suo lavoro. E gode sommamente di ogni istante di felicità che gli è concesso, ne gode eccome, con tutto l'egoismo di cui è dotato. In genere ne è ben dotato. Perché sfuggire la felicità è immorale. E l'artista è un essere profondamente morale. Io la vedo così... in sintesi.
Ricky... ci vuol coraggio anche ad essere felici! Non poco coraggio. E godendo della felicità, renderai felice anche la tua mamma... sante mamme! Sai che mi ricordi questo qui? (Ihihih)
Paoly, sulle cose che hai scritto sono pienamente e intellettualmente d'accordo con te. Sul riferimento musicale no! Non si capisce nulla, prevale la musica, tra l'altro, non c'è una voce, e senza una voce vera non mi identifico.
Il vero riferimento musicale(con connessione parentale) è questo:
Ricky, con me puoi stare sereno, non sono tra quelle in attesa.
Ah, dimenticavo! In questo autovideoritratto, che considero uno dei migliori, sei davvero irresistibile. E...anch'io voglio essere onesta, l'ho già visto due volte e tutte e due le volte non ho potuto fare a meno di ridere. Ti lovvo.
Ps: ...non farti tutte queste menate. La felicità è una gran botta di culo. Goditela.
Fai schifo al cazzo come traduttore. E pure come uomo felice. La felicità è una cosa seria!... Tu sei solo un uomo frivolo. PS: citazioni cinematografare a gogó!
14 commenti:
...ma lei è gia visibilmente cambiato come autore, e quindi non sarà mai uguale a se stesso!Penso che essere appagati, magari grazie al sentimento di un amore neonato, tolga quella sete, quella fame, quel desiderio, quella disperazione, quello spleen che genera arte...lei che ne pensa!?
Porcoddio lo spleeeeeee?! Ma chi cazzo sei anonimo di mmerda? Dai pure del LEI a 'sto cinematografaro da canile.
*Spleen dei miei coglioni. Quelli si...
Per non "rovinarti" con troppa felicità consiglierei alla fidanzata di tagliarti con le forbici "i pizze da paglietta" come fa Luisa in ciccio formaggio di Nino Taranto. Troppa felicità fa male all'autore Ricky Farina. Luisa aiutaci tu.
DonAlfonso
Anonimo, ha ragione il signor Freddy Fosca: dammi pure del tu. Sapete che ogni tanto mi diverto a tradurre il signor Fosca,
ecco la traduzione del commento : O cavoli, lo spleen! Chi sei anonimo? Sono curioso di te. Non dare del Lei a un regista di quartiere che non pone distanze tra sé e gli altri. Spleen delle mie gonadi, quelle sì...Ecco, vedete il signor Fosca va semplicemente tradotto e risulta di una gradevolezza sublime e tutto il suo candore si rivela con femmineo nitore.
Per quanto riguarda la domanda di Anonimo rispondo così: dipende dall'artis...ops...dall'autore. Fame, sete e disperazione sono sempre rivolte all'Assoluto, a qualcosa che ci trascende, che va oltre la nostra condizione umana...ci sono artisti satolli, famosi, super scopatori, con l'uccello grande o la fica aspirante e restano artisti, perché? Perché la vita è meravigliosamente ingiusta e il genio non guarda in faccia nessuno...a Picasso le cose non andavano poi così male, ed era Picasso.
...si, in parte mi sono data la stessa risposta anch'io: dipende dall'autore! Ma sono sempre più convinta che anche nei gramdi artisti, non è da un sentimento appagante d'amore, ma proprio dalla sofferenza, dal tormento, dallo struggimento o della nostalgia di un viso e di un corpo (non evochiamo più lo "spleen":), che scaturiscono i più grandi capolavori!
Kat (mi dispiace ma ieri ho, non volutamente, dimenticato di scrivere il mio nome).
l'importante è che tu sia onesto con te stesso.
più che convincere chi ti segue che, penso, lo faccia accettando tranquillamente quello che offri,
ho il vago sentore che tu abbia voluto fare il punto della situazione con te stesso..
.attimi
Sono state individuate sei emozioni primarie, universali, dell'essere umano, dalle quali in sostanza derivano tutte le altre: felicità, paura, rabbia, disgusto, tristezza, sorpresa. Appare chiaro che, nella vita di ognuno di noi, le emozioni positive siano più rare di quelle negative. Che gli artisti esprimano principalmente il dolore è quindi del tutto naturale. Scontato. Innaturale, inumano è anelare all' infelicità. O anche solo accettarla. Non prendiamoci in giro: nessuno anela all'infelicità. Nessuno. Per nessun motivo. E' un prezzo troppo alto, intollerabile. Nemmeno l'eternità vale tanto. E l'artista è il primo a comprenderlo. A volte è un idiota, ma non così idiota. Si ritrova spesso a subire l' infelicità... la subisce, non la cerca mai. E si ribella, la combatte con tutto se stesso, come tutti gli altri, in modo più o meno elegante, con la lama più affilata che ha, a volte la sola a sua disposizione... il suo lavoro. E gode sommamente di ogni istante di felicità che gli è concesso, ne gode eccome, con tutto l'egoismo di cui è dotato. In genere ne è ben dotato. Perché sfuggire la felicità è immorale. E l'artista è un essere profondamente morale. Io la vedo così... in sintesi.
Ricky... ci vuol coraggio anche ad essere felici! Non poco coraggio. E godendo della felicità, renderai felice anche la tua mamma... sante mamme!
Sai che mi ricordi questo qui? (Ihihih)
https://m.youtube.com/watch?v=n86qPSRezk0
Ciao Attimi. Sì, anche verso me stesso. Ovvio.
Paoly, sulle cose che hai scritto sono pienamente e intellettualmente d'accordo con te.
Sul riferimento musicale no! Non si capisce nulla, prevale la musica, tra l'altro, non c'è una
voce, e senza una voce vera non mi identifico.
Il vero riferimento musicale(con connessione parentale) è questo:
https://www.youtube.com/watch?v=fs8r-8EJ4c8
Ah, ciao Kat!
Anche questa:https://www.youtube.com/watch?v=8wA_0lSxkG8
Ricky, con me puoi stare sereno, non sono tra quelle in attesa.
Ah, dimenticavo! In questo autovideoritratto, che considero uno dei migliori, sei davvero irresistibile.
E...anch'io voglio essere onesta, l'ho già visto due volte e tutte e due le volte non ho potuto fare a meno di ridere. Ti lovvo.
Ps: ...non farti tutte queste menate. La felicità è una gran botta di culo. Goditela.
Farinomane!
Sono fico, vero?
Fai schifo al cazzo come traduttore. E pure come uomo felice. La felicità è una cosa seria!... Tu sei solo un uomo frivolo. PS: citazioni cinematografare a gogó!
oddio, gli insipienti concittadini Offlaga...!
Molto meglio Albano, sono di accordo :-)
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