Ho appena letto questo pezzo sul Fatto e mi ci sono ritrovata. Da ragazzina e fino ai trent'anni circa, ero timidissima, una timidezza paralizzante, dettata principalmente da (immotivato, ora lo so) senso di inferiorità, e per questo ho perso diverse occasioni dato che stavo moooolto sulle mie, a volte anch'io "protetta" da un libro. La domanda che tutti fanno di fronte a un timido che non dice una, ma nemmeno una parola, immancabilmente è: ma tu non dici niente? Idiozia pura, e non c'è bisogno che spieghi il perchè. Ma se è vero che la timidezza ti fa perdere occasioni, anche soltanto di valide amicizie, io penso sia una qualità altissima, propria degli animi nobili e che vada quindi rivalutata alla grande. Oggi che sono quasi attempata, non arrossisco più e un po' mi dispiace; non mi dispiace invece l'aver capito che non sono la più deficiente di tutti.
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Ho appena letto questo pezzo sul Fatto e mi ci sono ritrovata.
Da ragazzina e fino ai trent'anni circa, ero timidissima, una timidezza paralizzante, dettata principalmente da (immotivato, ora lo so) senso di inferiorità, e per questo ho perso diverse occasioni dato che stavo moooolto sulle mie, a volte anch'io "protetta" da un libro.
La domanda che tutti fanno di fronte a un timido che non dice una, ma nemmeno una parola, immancabilmente è: ma tu non dici niente? Idiozia pura, e non c'è bisogno che spieghi il perchè.
Ma se è vero che la timidezza ti fa perdere occasioni, anche soltanto di valide amicizie, io penso sia una qualità altissima, propria degli animi nobili e che vada quindi rivalutata alla grande.
Oggi che sono quasi attempata, non arrossisco più e un po' mi dispiace; non mi dispiace invece l'aver capito che non sono la più deficiente di tutti.
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