Il teatro è miracoloso: ha il potere delle guarigioni. Le labbra di Anna sono della stessa potenza seduttiva di un'echidna; è una piccola barbara, le parole "fragorose" del suo monologo ricordano il piglio di una Medea, di un'Antigone: i suoi seni perfetti di sfinge hanno la potenza del grembo scoperto di una Clitemnestra spogliata dei suoi anni e di tutti i suoi peccati. L'armonia disarticolata di Victor è così palpitante che fa venir voglia di mordere una pesca; poi Mila. Somiglia per davvero a Sarah, in quei fotogrammi in cui lei è Phedre e canta le lamentazioni di Racine. Mila ha negli occhi la (R)estitenza: la beve e ad ogni sorso stringe tra le mani il santo Graal e beve il sangue degli dei, come se fosse ambrosia; è vampiresca e irresistibile. E' di una bellezza così audace, talmente coraggiosa che quel lenzuolo con la scritta "rivoluzione" le calza a pennello, chè rivoluzionaria è lei, come una Pizia, come se dentro di lei si muovesse un arcano prodigio che la rende fisica, metafisica e patafisica insieme. La sua natura è multiforme. Come quella del mio regista, che va da lei per fare delle sue prose una Poesia.
Meraviglia.
31 commenti:
io ci ho visto solo un gatto con molto stile, e un paio di tette niente di che!E il commento di Medea non lo leggo perché non permetto a nessuno di rompermi i coglioni, solo perché scrive per noia!... Chiaro?
Il troppo stroppia – Il troppo è troppo
"Del male ognuno lo sa; ma anco il bene quando passa i limiti, o scema di valore o induce a sospetto; e quando eccede cangiata in vizio la virtù si vede."
Caro Fosca, mica metto i commenti di Medea per farteli leggere, quello è facoltativo. Li metto perché
ci stanno bene, sono intelligenti e profondi, sono personali, sono Medea.
Chiaro?
Ma quale troppo? Medea ragiona sui miei film, cosa che tu non fai.
Medea riflette, si emoziona e trova le sue sintonie.
Tu che fai? Tu che troppi il troppio?
Potete fare ciò che volete, e mi piace che che vi dibattete, come pesci fuor d'acqua, vi guardo senza vederci niente..."Polpi in un secchio di acqua sciapa."... Chi lo diceva? Me sa che era Céline.
Ah ti dico una cosa, io preferirei impiccarmi a un tubo giù in cantina, che inventarmi stronzate per giustificarmi.
Fosca, sei cieco, tieniti cara la tua cecità, è la tua salvezza.
Ma poi cosa deve ragionare sui tuoi film? Ma chi sei Herzog?
No, sono Ricky Farina.
Senti a stronzo, se ti prendo ti strappo la capezza d'oro, e il Rolex, e poi ti faccio la ceretta con la lancia per mettere la guaina sui tetti ... come a nu porc!
https://youtu.be/u9z53RLyNMI
Una volta non eri in cerca di approvazione, stai a diventà una vecchia mignotta insicura. Sifilitica slabbrata, cadente...
E cancelli pure i commenti neanche offensivi. Ormai stai ridotto a una purea...
Quali commenti avrei cancellato? Di recente? Non mi sembra.
Sei così scemo da non capire che cosa cerco? Cerco un pensiero
articolato su quello che faccio, Herzog o non Herzog.
Pensiero articolato, hai presente? Anche critico e negativo
ma motivato e articolato.
Ne ho le palle piene del festival del rutto.
Cerco intelligenza, questa strana cosa, eh Fosca?
Articolato come quello di Medea? Mi sembra più da campi spinati. Costruzioni di futilità. Castelli carte, Medea fa decoupage con le parole. Si dovrebbe vergognare. Non si usano le parole, come vecchie pezze, da incollare su un comodino. Non se lo meritano, le parole.
E come diceva Céline (tanto per cambiare cito uno a caso...) "in principio non era la parola, ma l'emozione!" Non c'è emozione negli esercizi di stile parolaieschi di medea. Brava, bravissima...un sacco di paroloni, tornanti del linguaggio, ma 0 emozione.
Freddy mi ricordo quando ti sei indignato per le parole di Medea "Contini è Caligola e insieme il suo cavallo".. meglio poteva scrivere "Contini è Don Chisciotte e insieme il suo somaro"
È buona per fare un Rally dello scrivere...
Secondo me manco ha capito chi cazzo era Caligola! Camus lo sapeva. La sua piece teatrale è meravigliosa.
Bah Contini che ha scritto? Non mi risulta niente. Non ho scritto...? Citazioni a gogò... mah le faccio pure io.
Vedi pure sta ragazzetta che fa l'attrice...ma ndo va? Mica è Valentina Nappi.
Cioè ma me ne fotto di tutto...Epperò una bella porca innocente, mi fa bene. Delle stronzate di Medea o di Chicca che cazzo mi frega!
Quel comodino sono io e le pezze di Medea mi rendono più prezioso di quello che in realtà sono.
Medea ha questa cosa di sensazionale: i miei film risuonano in lei, lei li fa suoi e me li restituisce
con un senso ulteriore, mi spiega a me stesso.
Quando leggo Fosca vedo solo Fosca, non sento la risonanza dei miei film, come se tu fossi
prigioniero di uno specchio che ti rimanda sempre a te stesso.
Ma prigioniero di che? Non voglio discutere con te. Lo sai perché io sto qui? Lo sai dai. Antibodi. Diceva il Mascetti. Non vedo la poesia nelle tue cose, Esenin mi fa piangere alla seconda strofa. Te sei una scrofa della poesia. Ma sei in aFfolLata compagnia! Fammi piangere!
Non ho mai pianto leggendo una poesia. In un certo senso ti invidio. Ho pianto vedendo i 400 colpi di Truffaut. Le parole mi fanno tremare la mente e il cuore ma non mi fanno piangere. Se in me non senti poesia puoi sempre vedermi come un presentatore, uno che con i suoi film ti ha presentato delle persone. Vedimi come una specie di Pippo Baudo e vedrai che magari una lacrimuccia sgorga, almeno di pietà.
Mah la poesia è meno sentimemtale dei film. Ma anche più vera. Che ha fatto film Esenin?
A me la verità non fa piangere.
Mi fa ridere.
Bellissimo questo dialogo sopra (fatta eccezione per la dolorosissima ceretta)! Era quello che intendevo in un mio precedente post: le critiche, anche quelle meravigliosamente distruttive, contribuiscono a definire un'opera! I commenti qui sopra sono piu' sintetici e veraci, meno artificiosi forse (sono d'accordo con FF che la signora M. crea, a decoupage, mirabolanti caleidoscopi di parole), ma non per questo meno raffinati!!
Kat
Kat, i dialoghi sono una cosa, nei quali Medea è qui intervenuta raramente, un articolo dedicato ad un'opera è altra cosa. diamo a Cesare quel che è di Cesare e poi si puor discutere se piaccia o no uno stile di scrittura. tu, per esempio, metti distanza con quel Lei, seppure è da diverso tempo che appari qui..
Medea è come quegli imputati che invece di rispondere alle domande, fanno dichiarazioni spontanee.
Dicevate. Nella colonna dei blogger su il Falso Quotidiano il Filosofo Diego Fusaro in questo momento sta, con un articolo demenziale, immediatamente "sopra" al filmmaker e aforista Ricky Farina. Selezione naturale?
Se non hai mai pianto per una poesia, o sei una merda, o leggi poesie di merda! Non ci sono altre opzioni.
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