PENSIERI MICIDIALI

La terra trema, il mio cuore trema, forse anche l'universo trema.
La paura è la colonna vertebrale dell'infinito.

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Non vi capita mai di svegliarvi e di sentirvi australiani anche
se non siete australiani? A me è capitato una volta, forse avevo
sognato un canguro, poi sono andato allo specchio e tutto
è finito nella polvere solare di un riflesso micidiale.

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I quadri di casa mia mi fissano, mi spiano, mi ascoltano.
Queste sono paranoie fertili, ossessioni feconde.

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Chi non sa ascoltare il proprio volto è finito come essere umano,
anche il nostro volto è un'attesa, un mormorìo di cangiamenti.

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La felicità? L'esperienza più semplice dell'esistenza, basta
una buona pasta e fagioli, un bicchiere di rosso intenso, una
insalatina con avocado e gamberi come secondo, e poi farsi
una bella scoreggia notturna in santa pace. Lo sconforto invece,
strano a dirsi, è difficile da provare, quasi impossibile, con
quella puttana della speranza sempre pronta a dare sollievo,
a inquinare i tormenti, con quella maledetta luce del giorno
che illumina anche i vicoli ciechi! Cose da non credersi!

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Mi piace arricciare i clitoridi con la mia fantasia.
Un passatempo.

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Le donne prima di una sega mi sembrano divinità
pulsanti nei genitali, ossessioni irrinunciabili. Dopo
una sega tutto si rivela per quello che è : inganno.

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Ci sono fiori criminali e poliziotti poetici che li
colgono " in fragranza " di reato.

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Se la vita ti sembra una cosa assurda diventa anche tu assurdo.
Due assurdità si elidono a vicenda.

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Sulla carta era una relazione vincente, nella carne diventò
una sconfitta. La carne ha sempre l'ultima parola.

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Nel mio pagliaio ci sono sette aghi. Lo sento.
Profezie di sangue.