Il giorno più felice della mia vita è quello che sto vivendo, vivo di piccole
felicità tascabili, e il dolore non è mai un ospite inatteso, c'è sempre
una stanzetta bene arredata per lui, coperte pulite e profumate e una
bella bottiglia in fresco di champagne se il dolore vuole ubriacarsi.
Le finestre della sua stanza sono sempre aperte, questo è l'unico
accorgimento, aria fresca, il dolore deve respirare aria fresca e se ha
voglia di volare via può farlo, i miei dolori sono tutti alati, e le mie
lacrime hanno le piume. Vivere così non è male, e non fa male...
non troppo almeno, vivere così è l'unica saggezza che sopporto.
2 commenti:
Non c'entra con il tuo post, però...
https://www.youtube.com/watch?v=1Usl0iaTr4Q
Alla felicitá offrì solo il taschino e al dolore un'intera stanza. E se la felicitá si sentisse discriminata?
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