Immagina, immagina altre forme,
altre forme di dolore, e nuove insidie
di felicità. Non cedere al solito rito
dell'amore sofferto, lacrime e lettere,
contorcimenti vari, e attese monocrome.
Cancella il palinsesto della vanità
ferita, elabora arcobaleni idrofobi, e
fotti il destino con un gesto ironico.
Non sei nato per questa macabra noia.
Non sei nato per l'ultimo respiro.
Accogli in te la gioia limpida delle
cose che accadono, e tieniti a debita
distanza dalla valle che fiorisce nelle
lacrime, straccia le lettere, scardina
il tuo petto blindato, un fiore nasce.
2 commenti:
ottimo consiglio ..
.attimi
C'è una costante evidente nei pensieri di Farina che non si può negare: un voler orientarsi alla gioia spinto da un desiderio di bene, è come se sentisse oltre, vedesse altro, per questo a me piace come scrittore di brevi prose e poesie, quando i suoi scritti non trattano di organi genitali, sono come boccata d'aria fresca e benefica.
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