Una delle tue doti innegabili è quella di riuscire a trasferire a chi guarda e ascolta il senso di intimità delle conversazioni con le persone che ritrai. Questo rende tutto più coinvolgente e stimola l’attenzione e la partecipazione. In questo caso, al di là dell’inquadratura molto ravvicinata, è indovinata la scelta di riprendere Elena mentre affetta verdure. Il volto di Elena è luminoso perché pieno di amore, un amore che è soprattutto fisico, un legame tra due corpi, quello suo e quello del pianoforte. Un amore che si chiama musica. Si deve dare atto della estrema facilità con cui sai portare in superficie ciò che in superficie non è.
2 commenti:
Una delle tue doti innegabili è quella di riuscire a trasferire a chi guarda e ascolta il senso di intimità delle conversazioni con le persone che ritrai. Questo rende tutto più coinvolgente e stimola l’attenzione e la partecipazione. In questo caso, al di là dell’inquadratura molto ravvicinata, è indovinata la scelta di riprendere Elena mentre affetta verdure. Il volto di Elena è luminoso perché pieno di amore, un amore che è soprattutto fisico, un legame tra due corpi, quello suo e quello del pianoforte. Un amore che si chiama musica.
Si deve dare atto della estrema facilità con cui sai portare in superficie ciò che in superficie non è.
Uno dei ritratti che hanno contribuito alla mia convinzione :"miglior regista al Mondo, vivente."
Posta un commento