sabato 30 maggio 2020

PER QUEL CHE VALE

Non ho più versi, nemmeno
un verso riverso.

Si è seccata la vena, è andata via
sbattendo la porta.

Lasciandomi solo con le mie piccole
vertigini da corrimano.

Tornerò alle cartine geografiche
monocrome.

Ai passi e contrappassi, agli scogli
di velluto.

Mi resta una frusta per le farfalle e
un cavatappi di nostalgie.

Orme sul tappeto di debolezze
fresche come uragani.

E la rivolta a salve del suo addio
magnetico sul mio frigorifero.

Per quel che vale, non me ne frega
niente.



7 commenti:

marti64 ha detto...

Tutto quello che hai dentro vale

Davide ha detto...


Scelgo "Mi resta una frusta per le farfalle e un cavatappi di nostalgie."
Ma anche l'ultima mi intriga.

Anonimo ha detto...

Martina ti scriverà un commento.

Anonimo ha detto...

Per quel che valgono i commenti di Martina! ....

attimiespazi ha detto...

quale sia la tecnica dell'inganno,
non è dato sapere.
la vita è esitazione
tra una domanda e l'altra,
è disordine tra cassetti rovesciati
e certezze illusorie.
ci si smarrisce e ci si ritrova,
nell'assenza di peso di tutte le cose..

.@ttimi

marti64 ha detto...

Ho anche dei fan è incredibile, come si dice o in bene o in male
purchè se ne parli

Anonimo ha detto...

Illusa, o furba! "Fan" anonimi... per quel che valgono.