domenica 3 maggio 2020

CINISMO, DISINCANTO E AMORE

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non ho mai avuto crisi post servizio o missione. Non ho mai avuto incubi o problemi.
Ho solo dato un senso più preciso al disprezzo che in realtà, mi sono reso conto poi, ho sempre avuto per la stragrande maggioranza della gente che popola il pianeta. Mi si sono chiariti un po' di dubbi. Ma non è mica che da lì in poi sia diventato cinico o nichilista o cazzate varie: non funziona così. È una questione di guardare le cose in modo diverso. Cioè, parti pragmaticamente e concettualmente pessimista verso ogni relazione umana. Poi, eventualmente, ti stupisci.
Non è mica sta gran cosa, lo fa un sacco di gente, da sempre.
Quello che è diverso, che differenzia, è la quantità di marciume che hai visto, che ti ha fatto capire quanto può davvero fare schifo una persona, in determinati contesti, che crea come un'intercapedine. Tra l'altro capisci che il concetto stesso di contesto è assolutamente relativo e variabile, adattabile, spesso è solo una scusa. Inoltre impari a valutare velocemente gli stupidi, se non lo sei tu stesso.
Niente di che, all'apparenza. Ma non è così.

attimiespazi ha detto...

non saprei Ricky, l'argomento è abbastanza complesso.
nel mio piccolo, penso che i disillusi o i cinici partino già da un loro preconcetto preconfezionato nell'affrontare ciò che gli capiterà. forse lo fanno per non farsi male, per proteggere quella parte di loro stessi che ha ricevuto una ferita profonda.
dentro di noi ci sono due bambini: uno gioioso e uno ferito. sta ad ognuno di noi far prevalere quello gioioso per poter guarire quello ferito.
e ci vuole coraggio per fare ciò..

rickyfarina ha detto...

Partano, e te lo dice uno che una volta scrisse "la madonnina è d'orata"!

Io voglio tenermi tutte le ferite, se le guarissi mi sentirei
una mummia!

attimiespazi ha detto...

non hai capito,
ma non importa.

grazie ragioner Filini, mi facci le correzioni :-)))

rickyfarina ha detto...


Attimi, a furia di correggerci rischiamo di diventare perfetti: stiamo attenti!

attimiespazi ha detto...

vade retro!
adoro le imperfezioni..



Anonimo ha detto...

Concettualmente riconosco al De Niro de Il Cacciatore un posto importante nella comprensione di quello che ho tentato di spiegare sopra.
A lui la gente faceva già schifo da prima, la guerra lo ha reso solo più diretto, intransigente, selettivo. Ma non è che lo abbia trasformato in un eremita. Cosa che lui per primo non vuole.
E non è che pensi di se stesso che solo lui ha in tasca la verità. Anzi, sa precisamente che non è per niente così.
Ovvio che i cretini, dato il suo comportamento, pensino il contrario.

Anonimo ha detto...

Attimi, questo tuo scrivere per metafore... ho capito cosa vuoi dire.

Anonimo ha detto...

Spero sia colpa della quarantena, ma mi sembrava di avertelo detto che sembri proprio De Niro.

Anonimo ha detto...

Ma ce l'hai con me? Ma dici a me? Ma veramente parli con me?
Cit. Taxi Driver.

rickyfarina ha detto...

Non mi riferivo tanto a De Niro, ma al berretto verde che dice "in culo", De Niro invece ha mantenuto
il suo amore per l'umanità tentando di andare a salvare Walken, pronto a sacrificarsi per un amico,
più di così che cosa vuoi da un essere umano in termini di amore?

Anonimo ha detto...

Non esattamente questo.

Anonimo ha detto...

Ti sfuggono un po' di cose.
All'amico, disperso non morto, De Niro intanto torna e gli scopa la donna, cosa lecita ma eticamente discutibile.
Il fatto di tornare poi a prenderlo, secondo me, ha poco a che fare con l'amore, ma con l'onore. De Niro si sentiva in colpa per varie questioni, e forse non ti ricordi che aveva promesso a Walken di non abbandonarlo, cosa che invece ha fatto. Onore, non amore, non solo almeno. Questa è una cosa che tu non puoi capire.
De Niro poi è l'unico che passa la selezione per i berretti verdi, gli altri due vanno in fanteria. Si separano, e poi si ritrovano. Nella merda.
De Niro però li aveva già abbandonati. Era e si sentiva diverso, più forte, determinato. E infatti poi lo dimostra. Ma si rende conto anche che il berretto verde dell'in culo aveva tecnicamente ragione. Era tutto falso. Ma era un soldato e doveva tornare. Nessuno deve essere abbandonato, vivo o morto. Per te queste sono solo cazzate, lo capisco, e forse lo sono.

Anonimo ha detto...

Il vero atto di amore, se vogliamo, De Niro lo fa quando va a riprendersi Savage tirandolo via dall'ospedale dei veterani, contro la sua volontà.
Assumendosi non solo il carico della sua cura, della moglie e del figlio, ma di fatto dicendo a tutta la sua comunità che erano stati sconfitti. Inaccettabile per un popolo di stronzi. Ben rappresentato da Casale e gli altri.
Ma ripeto: tu questo film non lo capirai mai.

Anonimo ha detto...

Gli altri, al di fuori di questo anonimo, non capiscono mai. Annamo bene!

Anonimo ha detto...

Paranoia.

Anonimo ha detto...

Ho detto non capisci il film.
E poi è ovvio e sottinteso che questa sia solo la mia opinione.
Ma tu che vivi per corrispondenza non te ne accorgi.
Paraculo?

Anonimo ha detto...

Siete un gregge. Pascolate e razzolate dove il pastore e il suo cane vi portano. Belate per capire se siete ancora vivi. Per il momento lo siete. Salvo immunità.
Fate branco, banco, gruppo, ma non avete la minima idea di quello che avviene intorno a voi. Vedete, ma non guardate. E quindi non capite.
In attesa della tosata, e poi della scopata, e poi della macellata, inevitabile.

Anonimo ha detto...

Ovviamente io non troverò mai senso ne scopo a un film di Fellini e altri maestri.

attimiespazi ha detto...

@Anonimo 11.02___
mi fa piacere.
a tal proposito, per riallacciarmi a quello che ho scritto e in chiusa,
ti dedico questa
[che l'autore ha scritto e musicato per se stesso]

https://www.youtube.com/watch?v=cLJp-YJeuzc









Anonimo ha detto...

I peggiori stronzi, sono quelli che parlano sempre d'amore.

Anonimo ha detto...

Grazie Attimi. Tu sei uscita dalla caverna platonica. Firmato 11:02

Anonimo ha detto...

Comunque, la chiave di interpretazione del film sta nella roulette russa, prima e dopo. Morte, salvezza, morte.
Walken esce completamente di testa quando, uscito dall'ospedale, trova De Niro che assiste alla roulette russa a Saigon. Un colpo solo era una presa per il culo. Anzi, era tutta una solenne presa per il culo.