comprendo il tuo modo di reagire, sebbene i calunniatori (tuoi) e denigratori (di Giandante X), citati nel film, si esprimano solo perché mossi da infelicità; non possono accettare che un artista autentico e onesto, come fu Giandante X, esca dalla casella preordinata dei "perdenti" e possa essere apprezzato da te, da tuo fratello, da Dino Formaggio e da una lunga serie di vecchi e nuovi estimatori. No, l'artista era "senza alcun dubbio" un disadattato anarchico antifascista ostinato nel non vendersi a qualunque offerente; era un "perdente", un "fallito" e tale deve rimanere per fare sentire "vincente" e "superiore" chi lo liquida senza nemmeno interessarsi alla sua storia.
Complimenti e ringraziamenti a tuo fratello Roberto, per aver recuperato e salvato questa figura dalle ortiche della storia. Insieme ad altri, ho avuto il privilegio di compiere un'operazione analoga con un altro artista, riportandolo in vita, restituendogli parte di ciò che gli eventi e il mercato gli avevano sottratto quando respirava. Purtroppo, ci sarà sempre qualcuno incapace di comprendere e accettare l'amore che possiamo provare per chi avrebbe meritato più amore in vita; sono persone infelici che, dopo cent'anni, nessuno si sognerà mai di salvare dalle ortiche.
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