giovedì 22 marzo 2018

LA STANZA DI CHAPLIN

Chaplin aveva bisogno di chiudersi in una stanza bianca e disadorna
per creare. Non dovevano esserci distrazioni. I suoi film sono nati
nella sua mente, il segreto della creazione è semplice: pensare, pensare,
pensare. Il piccolo vagabondo è una creatura amniotica, cerebrale,
neuronale. I pantaloni larghi, la giacca stretta, la bombetta, le scarpe
grandi, il bastone, i piccoli baffi, le avventure per le strade del mondo,
sono tutte sinapsi, elettricità comica di un cervello in scatola, rinchiuso
in un'altra scatola bianca e spoglia: la stanza dove Chaplin pensava.

5 commenti:

-farinomane- ha detto...

La bravura sta anche nel saper trasformare il pensiero in opera d'arte.

attimiespazi ha detto...

Il Circo
Tempi Moderni
Il Grande Dittatore
per me, le sue perle più preziose.
adoro The Little Tramp.
le garbate emozioni che trasmettono i suoi silenziosi affreschi visivi sono stati da sempre per me il giusto rifugio dove trattenermi per sfuggire ad un mondo tanto e troppo spesso urlato.

condivido questo mio piccolissimo omaggio a Sir Charles Spencer Chaplin, dove ho tentato di unire la poesia delle immagini alla poesia di un cantautore italiano.
(naturalmente, tanto per cambiare, YT me lo ha oscurato per violazione copyright musicale)

https://vimeo.com/258170396


.attimiCharlottina

Anonimo ha detto...

Tristissimo Chaplin. Forse si regge in Monsier Verdoux. Ma il resto è pietoso e tutt'altro che comico.

Anonimo ha detto...

Manca una u

attimiespazi ha detto...

comici erano Stanlio e Ollio.
Chaplin era un clown triste. i suoi film in sonoro, per mio gusto, hanno un po' perso di quel fascino del muto di cui lui e Keaton sono stati grandi Maestri nel loro genere. i film muti erano delle vere Opere d'Arte. Magnifici! secondo me, la vera Arte Cinematografica risiede nel muto..

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