mercoledì 7 marzo 2018

CRISI

Crisi è una bellissima parola che nel suo significato etimologico
significa "separare, discernere". C'è un appello in questa parola,
l'appello alla razionalità umana, alla critica, all'analisi di quello
che ci accade, per arrivare all'illuminazione razionale ci vuole
una separazione, uno iato, una frattura, e più siamo fratturati più
siamo chiamati alla ragione.  Essere in crisi è proprio dell'essere
umano, è un tuffo vertiginoso nella nostra essenza più profonda.
La ragione non è fredda, non è la ragione del calcolo e delle
simmetrie, quella ragione non mi interessa più di tanto, non mi
appartiene. La mia ragione, la mia crisi è la fiammella di una
candela che mi permette di inoltrarmi nelle tenebre del mio essere,
che mi fa vedere le radici del mio essere, che mi rivela a me
stesso, sempre sul punto di essere divorata dal vento questa
flebile luce è la mia divinità terrestre, la mia guida, mi chiede
con voce di cristallo di essere me stesso, di scegliermi sempre,
di non tradire mai il mio respiro, i miei sentimenti, la ragione
mi dice: "Gioca, gioca con il tuo dolore, sorridi e scava nel
buio senza paura, sarò sempre al tuo fianco, illuminerò i tuoi
mostri, ti farò amare i tuoi mostri, i mostri che hai dentro sono
la tua meraviglia, uomo". Questo significa essere in crisi.
Per questo chi è in crisi è nella condizione più naturale della
nostra esistenza di terrestri innamorati della terra e del cielo.
L'uomo che ignora se stesso non conosce crisi ma solo un
vacuo orrore: la superficialità del camuffamento interiore.
Dalla crisi non si esce come non si esce dalla propria natura.
Non c'è nessuna luce in fondo al tunnel, c'è solo un cammino.
Ed è sempre un cammino di gioia, di libertà e di dolore.
Anche uno stagno è gioia, Monet insegna. Dipingo come un
uccello canta. Sono in crisi perché è il mio pane, ed è fatto
con la farina del mio essere. Trovo il centro del mio essere
per tradirlo con la mia fuga. Ed è cosa buona e giusta. Fare.
Disfare. Se stessi. Il letto. Gli altri. Soffrire, fare soffrire.
Farsi un soffritto di cipolle, bruciare le proprie lacrime. Crisi.
Crisi, meraviglia dell'essere. Feconda vertigine. Velluto.
Chiodo. Resurrezione tra i rovi. Dipingere uno stesso soggetto,
un facciata di una cattedrale, un covone di paglia, un piccolo
ponte giapponese, seguire con il pennello il ritmo della
luce. Capire che la luce non è mai uguale a se stessa se
incontra il mondo. Se rivela il mondo. Siamo mutanti e
non c'è mutazione senza crisi. Chi non conosce la crisi
non conosce la luce, il gioco delle ombre, chi non vive la
crisi non vive, è solo un fantoccio di carne, senza amore.
Senza vita.



21 commenti:

attimiespazi ha detto...

MAGNIFICO!


.a

Paoly ha detto...

È bellissimo Ricky... bellissimo!

Ho fatto della crisi e della critica la mia luce, la mia gioia di esistere...
ma essa non riguarda gli altri. Non voglio.
E perdonami ma... nel merito, è molto facile parlare se il proprio rapporto d'amore si nutre di weekend trepidanti ed appassionati.
La mia crisi è altro, con un altro. Un uomo che vive con me ogni giorno, e pure marito. Viviamo il nostro bene e il nostro male. Ogni giorno ed ogni notte. Ci coccoliamo e ci feriamo, non solo coccoliamo in fugaci momenti d'amore. Non so se riesci a cogliere la fidderenza. Ed io vorrei fuggire, come da copione, la mia specialità. Ma non posso. Stavolta no. Ed ora... convivere ogni giorno, guardarsi e chiedermi: cosa ci accadrà, cosa mi accadrà? Potrei vivere senza di lui? Non abbiamo parole da dirci, lui finge sia tornata la pace e io... lo ignoro, rispondo "si" o "no". Nient'altro. E fuori in giardino, gli alberi... e poi mi inabisso sotto il mio amato piumino d'oca. Solitudine. Imploro Solitudine.
Non so se capirai... per certi versi siamo molto simili ma per altri totalmente diversi.
E la tua diversità mi piace, mi piace tantissimo.

Ciao, Riccardo.

rickyfarina ha detto...


Paoly...vai dal parrucchiere, tu ignori le potenzialità dei parrucchieri, fatti rossa, anzi: blu!
Capelli blu. Poi baratta il tuo piumino d'oca con la pelle d'oca.
Ma attenta: non diventare oca. Altrimenti fai il giro, il giro dell'oca.
Finalmente potrai andare dal tuo uomo e dire la verità: ho bisogno di te
ma anche del bagnino, ricordi quel bagnino? Proprio lui.
Infine raggiungi il bagnino, fai una dichiarazione d'amore al
bagnino, una dichiarazione d'annegamento. Annega. Con i capelli blu.
E la pelle d'oca. Poi torna dal tuo uomo più oca di prima.
Non vedi che è tremendamente semplice?


attimiespazi ha detto...

Paoly,
scusami se mi intrometto.
io rivivo in te quello che è successo a quella persona di cui ti ho parlato in un altro nostro incontro qui sul blog del nostro amato Ricky.
quando, parecchio tempo fa, chiesi a questa persona:
"come va con tuo marito?"
lei rispose:
"dopo tanti anni cosa vuoi che abbiamo ancora da dirci?"
ebbene, questa sua frase mi colpì e mi rabbrividì, perché sono del parere che vivere come degli zombie un rapporto a due possa essere l'agonia più crudele che una coppia possa infliggersi.
non conosco la tua storia nei dettagli se non da una campana sola, la tua, ma l'unico consiglio che posso darti è che quel tuo rinchiuderti (che non è una fuga ma una tua scelta di stagnazione e ristagnazione in te stessa) non risolverà nulla e contribuirà ad affossare ancor di più una situazione che, forse, tu non vuoi prendere tra le mani.
sono anche convinta che, all'interno di una coppia, la donna abbia un ruolo determinante al suo interno perché è portatrice di quell'amore che va coltivato come una piantina delicatissima, che va anche messo in discussione, guidato, riplasmato se davvero
ne sente il forte richiamo.
vivere la quotidianità di coppia è una grossa scommessa ed è anche un meraviglioso viaggio se tutti e due siete disposti a percorrerlo insieme, tra tempeste e bonacce.
amare è anche impegno o meglio, è soprattutto impegno..

non so, per ora non mi viene più nulla da dirti e scusami se per caso io ti possa aver urtata in qualche maniera.

P.S. trattami bene il Ricky, eh! non chiamarmelo più coglione come hai fatto nell'altro post, sennò comincio a diventare manesca e invece di un gatto ti tiro amabilmente una topazza in testa
:-)

sinceramente tua
.attimi

attimiespazi ha detto...

Ricky, questo tuo post
non lasciarlo solo a noi.
pubblicalo anche sul FQ.
è eccelso!

c'è anima. la tua. falla vibrare in rete
e fatti amare..

.attimi

Paoly ha detto...

Caro Ricky... io detesto andare dal parrucchiere! Ci vado di mala voglia ogni tre/quattro mesi. È bravissimo e discreto ma... mi fotte la pigrizia. Comunque da ragazza. ho fatto pure ciocche lunghe blu. E mi sono fatta pure fucsia. Terribile. Tempi psicho-dark. E poi ora ho deciso di farmi crescere i capelli, dopo anni ed anni di capelli corti. Voglio farmi i codini e lo chignon. Per me stessa sto cercando di fare qualcosina... si. Era ora, credo. Ho comprato pure dei trucchi! Evento epocale.
Oca lo sono, ahimè... per questo amo tanto il mio piumino!
I bagnini non mi piacciono, sono troppo vanesi, unti e palestrati. Io vorrei un bell'ebreo con un bel nasone... un sosia di Adrien Brody insomma. Potrei anche fargli una dichiarazione d'amore, eccome! ... certo, se non fosse un benemerito coglione... altrimenti lo manderei a cacare sulle ortiche.
Tornare dal mio uomo? Mah... già ci sto col mio uomo. Soltanto lo ignoro e cambio stanza.

@Attimi
Figurati, mi fa sempre piacere leggerti.
Io e il mio uomo abbiamo passato anni bellissimi, abbiamo affrontato assieme momenti dolorosissimi, ci siamo creati un nostro nido di pace. Ma piano piano qualcosa è cambiato... lui è sempre lo stesso: poco empatico, incapace di condividere le emozioni, persino di provarle... non è colpa sua, è retaggio della sua infanzia ed educazione famigliare. Io ho sempre cercato di venirgli incontro, va pure da uno psicologo per affrontare il suo problema... ma io sono stanca. È in me che si è rotto qualcosa: sono stanca. Vorrei che... fosse diverso? Ma le persone non cambiano, raramente lo fanno. Lo amo? Lo amo ancora? Questa domanda mi terrorizza! Darei la mia vita per lui, davvero. Ma non so più cosa provo per lui... e mi sento stanca ed impaurita. Mi ha detto cose che mi hanno uccisa dentro, ed io ho fatto lo stesso. Vorrei tanto poter restare sola con me stessa.

Ah... in merito al Ricky coglione... dopotutto ha due testicoli pure lui! O no?!
(Ihihih)

Un abbraccio
(Ora stiro e poi mi tuffo nel piumino... ma love)

attimiespazi ha detto...

alla malora gli psicologi!
hey Coccola, le chiacchiere stanno a zero:
prendetevi a cuscinate sul lettone e poi fate l'amore.
questa è la mia terapia.
fammi sapere se funziona.

è bellissimo prendersi a cuscinate, bellissimo!
in piedi, saltando sul letto, eh!
provare per credere.

ciao CoccolaPaolyssima

.attimissima

Paoly ha detto...

Ah! Vorrei rendere onore alle parole del fascinoso (si, ti sto solo leccando il culo, ma non fisicamente) Ricky Farina, con questo pezzo che merita crisi riflessive profondissime:

https://m.youtube.com/watch?v=4JJxgV5ad98

Eh???!!! Roba forte!

Adieu.

Anonimo ha detto...

@Attimi... Quella coppia di cui parli come è andata a finire?... Sono ancora insieme?

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
attimiespazi ha detto...

beh, quando lui si accorse (in ritardo) che lei stava passando un periodo di sofferenza devo ammettere che ha cominciato a portarla un po’ in giro.
se l’è portata dietro quando è andato a lavorare a Londra. passato un breve periodo di calma, lei è rientrata nelle sue paranoie.
allora, in occasione di una trasferta lavorativa di 20 giorni a Manhattan se l’è portata negli Stati Uniti. quando sono tornati, lei era ancora più in incaxxo di prima verso il mondo e con il suo non ben definito malessere. entusiasmo zero per l’esperienza. boh!
in seguito, quando lui si recò in Francia non se la portò dietro, anche perché lei scelse di non seguirlo questa volta. quando rientrò, lui era contentissimo e raccontò tante belle cose e, fra le altre, di svirgolata accennò anche ad una cosina che ha fatto presupporre che (forse, e sottolineo forse) si era fatto una storiellina con una collega. mah, il dubbio mi è sempre rimasto, anche perché da allora la coppia è entrata definitivamente in crisi profonda. lui ha cominciato a lasciarla nel suo brodo e in più, penso che avessero già qualcosa che non andava anche a livello di intesa sessuale, il che sommato a tutto li ha portati alla deriva.
da allora in diverse occasioni lei ha cominciato a mostrarsi verbalmente aggressiva verso il marito, in maniera eccessiva a volte, come non era mai accaduto. lui non fiatava e la lasciava sfogare.
quando hanno iniziato il loro percorso insieme hanno attraversato difficoltà non da poco e, con il senno di poi, posso dire che mi sembra quasi che queste loro difficoltà ravvivassero la coppia, mi sembra che proprio grazie ad esse il loro stare insieme avesse uno scopo.
quando si sono sistemati e hanno raggiunto i loro desideri, ecco, mi pare che da allora lei si sia messa in discussione, si sia accorta che dentro di sé c’era un’altra donna ed è entrata in rivolta contro quell’ideale di se stessa che aveva costruito per andare incontro alle aspettative degli altri.
oggi come oggi sono ancora insieme. non per amore, penso che il loro amore sia una fiammella quasi spenta se non esaurita. forse stanno insieme per convenienza. non lo so.
l’ultima volta che ho parlato con lui era depresso e si chiedeva perché quando nella vita sembra di aver raggiunto degli obiettivi in realtà è solo un’illusione, però si sforza di sorridere; mentre lei sente il bisogno insopprimibile di raccontare dei suoi malesseri da cui raramente si stacca. i suoi malesseri sembrano esser diventati i suoi soli fedeli compagni di non-vita.
forse lo stare bene la farebbe stare male
da tanto che si è affezionata alla sua condizione di martire masochista.
ha qualche sprazzo di ridiscesa in Terra ogni tanto, ma dura poco.
quel tanto che basta per provare nostalgia e tornare a rinchiudersi nel suo bozzolo dove si trascina per convivere con quella se stessa
con la quale lotta per la continua accettazione-non accettazione della Vita.
ecco tutto..


.attimi


Paoly ha detto...

A volte... l'amore non basta.
Un rapporto va alimentato ogni giorno, messo continuamente in discussione, coccolato, protetto, amato, ma soprattutto... mai dato per scontato.
Io non voglio un matrimonio del cazzo, tanto carino all'apparenza.
Voglio essere felice con un uomo, nonostante le difficoltà della vita. Altrimenti preferisco stare sola.
Voi che dite?

Buon weekend a tutte/i!

attimiespazi ha detto...

hai ragione Paoly.
sai? io la parola felicità non la sopporto.
io penso che sia un'invenzione dell'uomo come lo è Babbo Natale.
e questa utopia fa star male la gente che la insegue come fosse al soluzione
ultima al suo vivere.
in una coppia, in un rapporto di amicizia, in un rapporto figliale, in un rapporto
familiare io non cerco la parola felicità ma la parola
INSIEME
amo spropositamente questa che non deve rimanere solo una parola ma un obiettivo
da raggiungere... insieme!

buona festa della donna, coccolina
:-)


.attimi

P.S. oggi che cosa fai per la tua festa? io tra pochissimo esco e mi dedicherò a spese quasi pazze solo per me. trucchi, balocchi e libri. ah sì, anche sushi..

Paoly ha detto...

INSIEME.
Hai ragione, tesoro.
La felicità è fatta di momenti, a volte si vivono soli, altri si condividono. Condivisione. Altra bella parola.
Mah... da ex floral designer detesto la festa della donna, detestando le mimose. Si lavorava da pazzi, per giorni... per 'ste cazzo di mimose!
Però però... sono a casa sola, pure stanotte... e quindi: bottiglia di vino, bagno di due/tre ore con colonna sonora eccelsa, tuffo nel piumino e forse... un po' di shopping su internet. Ma devo fare attenzione perché ultimamente ho già speso qualche soldino extra.
Viva la vita! Viva lo sciallo! Viva noi donne.

Un bacio,
bella bella donna!

Anonimo ha detto...

C'avete rotto il cazzo con la felicità! Siete proprio mediocri. Donne di merda! Fate pena. Comunque sia uscite sempre da una roba alla de filippi o della d'urso. Che Dio vi maledica!

attimiespazi ha detto...

bravo Freddy (con riserva per il linguaggio usato),
diglielo a quegli uomini e a quelle donne che la felicità non esiste.
so di uomini che seguono quei programmi discutibili.
anche tu, mi pare, in passato hai seguito la De Filippi.
ahahahahah
lo facevi per curiosità?
ora sei cambiato?
io la tv non la guardo proprio perché esistono programmi simili,
tipo anche S.Remo.
accendo la tv per ascoltare la radio locale e i video clip musicali, accendo la tv perché mi hanno regalato un sound system che riproduce suoni pulitissimi ed è una goduria ascoltar musica bbbona.

meh. oggi invece della mimosa ti regalo questo. a te Freddyno Cucciolino, a ricordo dei tuoi vecchi tempi, quando guardavi la De Filippi
(io me la ballo)

https://www.youtube.com/watch?v=Fz1eXWUzcRU


.a

Paoly ha detto...

F.F. (Fosco Freddino)
ci hai fatto venire la candida alla vagina con la tua misoginia di 'sta topa!
De Filippi e D'Urso te le trombi tu a pecorina, oppure alla missionaria, pure se sono vecchie cesse col botulino, perché ciò che conta è solo infilararlo in un buco?
E che cazzo, ora ti rispondo come si confà a uno scaricatore di letame.

Ciao amorino... cazzone.

attimiespazi ha detto...

io dico che Fosca è il nome e Freddy è il cognome..

Paoly ha detto...

Freddy, tesorino, dimmi che non ti sei piccato!
Dopotutto... te la sei cercata...
cucci cucci gigiuolone.

Anonimo ha detto...

Ma che piccato? Sai che cazzo mi fotte? Capisco la vostra disperazione...anche se mistificata in patologie bupolari e merdate varie. Che cazzo mi frega.

Anonimo ha detto...

Bupolari.... ahahahh